Continua alacremente il lavoro post campionato in casa Benetton; dopo la rinuncia di Mike D'Antoni, andatosene da vincente, la squadra necessita ora di più conferme possibili, calcolando che stanotte a New York i Draft Nba (ove sarà presente anche l'ex tecnico biancoverde) potrebbero privare definitivamente Treviso sia di Tskitishvili - dato come primissima scelta, entro sicuramente i primi 10 - che dello sloveno Bostjan Nachbar. Le due pedine sono già negli States ma torneranno nel fine settimana nella Marca, probabilmente per riordinare le ultime cose prima del volo definitivo oltreoceano.
Chi invece non farà le valigie prima del 2005 è Massimo Bulleri, che soltanto ieri ha siglato l'accordo e prolungato il contratto (che sarebbe scaduto fra un anno) che ora lo lega alla Benetton per altre tre stagioni. "Sono contento di rientrare nei piani di Treviso - ha affermato il 24enne regista di Cecina, che ha vinto in biancoverde la Coppa Italia (2000), la Supercoppa italiana (2001), e lo scudetto 2002 - soprattutto dopo un'annata esaltante come quella appena trascorsa". Il nome del nuovo allenatore deve ancora venir fuori, firmare alla cieca non può essere rischioso?
"No, assolutamente. E poi il progetto che la società porta avanti è molto serio, i programmi sono noti ai più, quindi credo non ci siano problemi di sorta; non nego d'esser curioso di sapere chi mi allenerà nel prossimo futuro, però l'attestato di stima che la società ha fatto nei miei riguardi credo vada premiato".
(F.M.)
Chi invece non farà le valigie prima del 2005 è Massimo Bulleri, che soltanto ieri ha siglato l'accordo e prolungato il contratto (che sarebbe scaduto fra un anno) che ora lo lega alla Benetton per altre tre stagioni. "Sono contento di rientrare nei piani di Treviso - ha affermato il 24enne regista di Cecina, che ha vinto in biancoverde la Coppa Italia (2000), la Supercoppa italiana (2001), e lo scudetto 2002 - soprattutto dopo un'annata esaltante come quella appena trascorsa". Il nome del nuovo allenatore deve ancora venir fuori, firmare alla cieca non può essere rischioso?
"No, assolutamente. E poi il progetto che la società porta avanti è molto serio, i programmi sono noti ai più, quindi credo non ci siano problemi di sorta; non nego d'esser curioso di sapere chi mi allenerà nel prossimo futuro, però l'attestato di stima che la società ha fatto nei miei riguardi credo vada premiato".
(F.M.)
Fonte: Il Gazzettino