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Virtus e Fortitudo decidono il futuro

Ieri vertice da Madrigali per la successione; oggi Boniciolli da Seragnoli

Ettore Messina era anche ieri l'allenatore della Virtus, benchè, ad allenare, fosse finito a Cesenatico: un camp dell'Adidas, lo fa tutti gli anni, e magari è un bel modo di staccare la spina del fumettone bolognese. Non sono previsti altri incontri con Madrigali che, peraltro, era in riunione ieri per individuare il successore di Messina. Resta più debole l'opzione Consolini, occhieggia Sagadin (Lubiana), ma soprattutto salgono forte le due stelle serbe, Dusan Ivkovic e Boscia Tanjevic. Quelli di cui s'è parlato ieri. Quelli tra cui si sceglierà.
La snodo rimane il duello rusticano Madrigali-Messina, da ieri passato nelle mani degli avvocati. Se sarà pace (ossia divorzio senza alimenti) la stipuleranno loro; se sarà guerra (egualmente divorzio, con volo di stracci assortiti), la dichiareranno pure loro. Poi, se si fa presto, diciamo 48 ore, pare meglio per tutti: non solo per Messina, che potrà correre ad accasarsi dove vuole, anzichè subire il serio rischio di stare fermo, vincolato al contratto bianconero: ma pure per la Virtus, che prima o poi andrà fatta e, con un allenatore in sella, vero, pronto per cominciare a lavorare, verrà fatta meglio.
Dusan Ivkovic, santone ex Olympiakos e Aek, nonchè ex nazionale jugoslava, è stato contattato nel week end. Trattava già per andare a Mosca e se il CSKA arrivava al milione di dollari d'ingaggio non si volgerà certo indietro. Però Bologna è Bologna. Quanto a Boascia, vinto il titolo francese a Villeurbanne e levati i calici, non aveva incenerito l'ultimo toscanello che già pensava di trovarsi un altro alloggio. A Lione, ora che ha trionfato, vorrebbero pure riconfermarlo, e una strada praticabile in questo senso ci sarebbe pure nel contratto. Ma Bologna sarebbe meglio, per l'ex ct.
Ieri sera c'era un gran movimento di agenti alla Cto. Oltre alla partita della panchina, c'era da giocare pure quella dei rinforzi. Ma qualcosa, nelle more, s'è fatta più difficile di prima: Kambala pare ormai perduto, trattenuto dall'Efes; con Welsch si può provare, ma se domani notte sarà prima scelta NBA sarà dura riuscirci. Di certo, oggi si decide su Granger. Scade il termine per tenerselo (a 430mila dollari) o per rinunciarvi.
Oggi è pure la giornata chiave per la panchina Fortitudo. Matteo Boniciolli è atteso a colloquio con Seragnoli e potrà sapere se ci sarà un suo governo bis, oppure se sarà libero di sistemarsi altrove (Napoli?), liberando a sua volta il sedile (per Sagadin, Sakota o magari un colpaccio assassino). La calma piatta del bacino Fortitudo può sottendere qualsiasi soluzione, e neanche di Savic, che tornerà sabato, si sa se rimarrà in famiglia o se opterà per Barcellona.
Infine, varie ed eventuali della rete. I giornali di San Antonio scrivono che Ginobili avrà un contratto da 1,4 milioni di dollari e un posto nel primo quintetto degli Spurs. Quelli di Milwaukee che Griffith non andrà lì, ma cerca lavoro nella Nba. Da Barcellona arriva che Pesic vorrebbe uno tra Bodiroga e Fucka, cedendo Rentzias: già sotto Real, Valencia e Tau. Da Belgrado piove che Sakota, re di Grecia con l'Aek, potrebbe essere il coach di Treviso, anzichè Messina, se la guerra dei Roses andrà per le lunghe.
Walter Fuochi
Fonte: La Repubblica
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