Innanzi tutto, una precisazione: il trapasso da Sergio Tacchini a Giorgio Corbelli è avvenuto a titolo completamente gratuito, in altre parole anche senza la gestione delle due ultime mensilità.
La squadra e la società sono salve, ed è quello che conta in questo momento", esordisce Antonio Cappellari.
"A parte ogni altra considerazione, Corbelli è un personaggio che ama il basket, che ha già salvato società in altre situazioni (vedi Forlì e Roma), che conosce profondamente la materia e sa agire di conseguenza. Non mi sembrano garanzie trascurabili. Avevamo soprattutto bisogno di stabilità, e la stabilità che Corbelli può fornire è garantita".
Indubbiamente è presto per stilare programmi in dettaglio, ma quali saranno le strategie per il lungo periodo?
"Certamente è presto. Corbelli non è rientrato nel basket per lanciare proclami. Si tratta di un imprenditore, anche sportivo, non un mecenate, razza del resto estinta da un pezzo. Ma un passo alla volta, la sua volontà è di far tornare Milano al vertice. Quanto tempo sarà necessario, impossibile a dirsi ora."
Certo Milano non è piazza facile...
"Lo sa anche lui. Però ha il pregio di avere già lavorato in una grande città, Roma, e da questo punto di vista parte quindi con un leggero vantaggio."
Esistono già indicazioni più particolareggiate sullo staff e sulla squadra?
Ovviamente no. Quello che al momento si può dire, è che lo seguiranno nell'avventura persone a lui vicine, a cominciare da Gino Natali, già G.M. a Roma sotto la sua presidenza, e che intende comunque avvalersi dello staff esistente in società, ivi compreso il sottoscritto."
Franco Casalini
La squadra e la società sono salve, ed è quello che conta in questo momento", esordisce Antonio Cappellari.
"A parte ogni altra considerazione, Corbelli è un personaggio che ama il basket, che ha già salvato società in altre situazioni (vedi Forlì e Roma), che conosce profondamente la materia e sa agire di conseguenza. Non mi sembrano garanzie trascurabili. Avevamo soprattutto bisogno di stabilità, e la stabilità che Corbelli può fornire è garantita".
Indubbiamente è presto per stilare programmi in dettaglio, ma quali saranno le strategie per il lungo periodo?
"Certamente è presto. Corbelli non è rientrato nel basket per lanciare proclami. Si tratta di un imprenditore, anche sportivo, non un mecenate, razza del resto estinta da un pezzo. Ma un passo alla volta, la sua volontà è di far tornare Milano al vertice. Quanto tempo sarà necessario, impossibile a dirsi ora."
Certo Milano non è piazza facile...
"Lo sa anche lui. Però ha il pregio di avere già lavorato in una grande città, Roma, e da questo punto di vista parte quindi con un leggero vantaggio."
Esistono già indicazioni più particolareggiate sullo staff e sulla squadra?
Ovviamente no. Quello che al momento si può dire, è che lo seguiranno nell'avventura persone a lui vicine, a cominciare da Gino Natali, già G.M. a Roma sotto la sua presidenza, e che intende comunque avvalersi dello staff esistente in società, ivi compreso il sottoscritto."
Franco Casalini