FABRIANO — Si chiamano Maria Paola e Vittorio Merloni le scialuppe di salvataggio del Fabriano basket. E' a loro che, con ogni probabilità, ci si rivolgerà in questi ultimi due giorni prima della presentazione dell'iscrizione al campionato, accettabile soltanto in caso di risanamento di buona parte della situazione debitoria dei biancazzurri.
Aiuto o cessione? La famiglia dell'ex presidente della Confindustria ci starebbe pensando. Non solo alla possibilità di salvare la pallacanestro cittadina, ma anche alla maniera con cui proporsi. Due le ipotesi. La prima riguarderebbe un nuovo sostegno a fondo perduto, come già avvenuto lo scorso anno quando a inizio stagione venne concesso un finanziamento di oltre 400 mila euro. Più o meno le stesse cifre che servirebbero ora per evitare il fallimento e almeno dimezzare il 'rosso' nel bilancio attuale. C'è poi la pista della vera e propria acquisizione della società da parte del gruppo. In quel caso verrebbero 'liquidati' i dirigenti di oggi e sarebbe la famiglia Merloni a esporsi direttamente guidando il gruppo tecnicamente, ma anche sborsando cifre indubbiamente consistenti.
«Parliamone». Di questo si parlerà oggi anche in... consiglio comunale. Strano a dirsi, ma proprio nell'assemblea civica torneranno a confrontarsi il presidente del Fabriano basket, Claudio Biondi e il sindaco, Roberto Sorci, da sempre molto vicino all'industriale. «Sorci mi ha anticipato di essere interessato alle sorti della pallacanestro locale», spiega Biondi mettendo da parte le recenti «sfide» a carattere politico. «Ci confronteremo e mi auguro che possa uscire fuori qualcosa di costruttivo. Del resto, siamo in una fase enormemente critica, per cui c'è assoluta necessità che qualcosa si muova in termini concreti e tempi strettissimi. Altrimenti...».
Tifosi in sit in. L'appuntamento è per questo pomeriggio a partire dalle 18, quando i responsabili del club «Alta tensione» invitano tutti gli appassionati a partecipare alla manifestazione davanti all'ingresso della sede in via Di Vittorio. Sciarpe, cori e striscioni non mancheranno, ma il vero obiettivo è di «strappare» un colloquio con qualcuno degli adepti societari.
Impresa, per la verità, non troppo agevole, visto che il presidente Biondi sarà in Comune e il vice Ninno è impegnato all'estero per lavoro. «Comunque — aggiungono i sostenitori — intendiamo far capire a tutti che noi alla pallacanestro ci teniamo davvero. Più siamo e più possiamo 'sollecitare' chi di dovere».
Alessandro Di Marco
Aiuto o cessione? La famiglia dell'ex presidente della Confindustria ci starebbe pensando. Non solo alla possibilità di salvare la pallacanestro cittadina, ma anche alla maniera con cui proporsi. Due le ipotesi. La prima riguarderebbe un nuovo sostegno a fondo perduto, come già avvenuto lo scorso anno quando a inizio stagione venne concesso un finanziamento di oltre 400 mila euro. Più o meno le stesse cifre che servirebbero ora per evitare il fallimento e almeno dimezzare il 'rosso' nel bilancio attuale. C'è poi la pista della vera e propria acquisizione della società da parte del gruppo. In quel caso verrebbero 'liquidati' i dirigenti di oggi e sarebbe la famiglia Merloni a esporsi direttamente guidando il gruppo tecnicamente, ma anche sborsando cifre indubbiamente consistenti.
«Parliamone». Di questo si parlerà oggi anche in... consiglio comunale. Strano a dirsi, ma proprio nell'assemblea civica torneranno a confrontarsi il presidente del Fabriano basket, Claudio Biondi e il sindaco, Roberto Sorci, da sempre molto vicino all'industriale. «Sorci mi ha anticipato di essere interessato alle sorti della pallacanestro locale», spiega Biondi mettendo da parte le recenti «sfide» a carattere politico. «Ci confronteremo e mi auguro che possa uscire fuori qualcosa di costruttivo. Del resto, siamo in una fase enormemente critica, per cui c'è assoluta necessità che qualcosa si muova in termini concreti e tempi strettissimi. Altrimenti...».
Tifosi in sit in. L'appuntamento è per questo pomeriggio a partire dalle 18, quando i responsabili del club «Alta tensione» invitano tutti gli appassionati a partecipare alla manifestazione davanti all'ingresso della sede in via Di Vittorio. Sciarpe, cori e striscioni non mancheranno, ma il vero obiettivo è di «strappare» un colloquio con qualcuno degli adepti societari.
Impresa, per la verità, non troppo agevole, visto che il presidente Biondi sarà in Comune e il vice Ninno è impegnato all'estero per lavoro. «Comunque — aggiungono i sostenitori — intendiamo far capire a tutti che noi alla pallacanestro ci teniamo davvero. Più siamo e più possiamo 'sollecitare' chi di dovere».
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino
