MILANO — Un'accelerazione improvvisa, ma a questo punto, opportuna. E il «Signore delle Aste», Giorgio Corbelli, è ora ufficialmente il proprietario della Pallacanestro Olimpia Milano. I tempi c'erano, l'accordo anche. Dopo i contatti preliminari degli intermediari è bastato un colloquio di un paio d'ore, una stretta di mano e la promessa di onorare con una buonuscita di quasi un milione di euro le pendenze e gli oneri lasciatigli in eredità per concludere l'affare. Modalità, termini e programmi saranno resi noti tra qualche giorno.
Esce Tacchini, entra Corbelli: una staffetta più annunciata di quella fra Totti e Del Piero, che liquida le aspirazioni del Cavaliere del Tennis nello sport dei canestri e rilancia dopo la cessione del Napoli le ambizioni dell'imprenditore «self-made» di Sant'Arcangelo di Romagna. Per l'Olimpia significa un nuovo proprietario - il terzo in poco più di quattro anni - qualche nuovo dirigente, un nuovo allenatore e lo scampato pericolo di una possibile chiusura,, cui nessuno, per la verità, aveva mai creduto.
Si corona così il sogno cestistico di Giorgio Corbelli, già vicinissimo all'Olimpia nel 1992 quando l'allora proprietario Gabetti cercava acquirenti. Allora il patron di Telemarket venne preceduto al fotofinish da Bepi Stefanel e dai suoi buoni uffici con Mediobanca che valevano molto di più, all'epoca, della sua passione. Ora la società di via Caltanissetta si appresta a vivere l'ennesima ricostruzione, che dovrebbe riportare Milano nell'elite del basket italiano ed europeo. Per farlo saranno necessari la passione, la determinazione e gli investimenti del nuovo proprietario che dovrebbe essere aiutato dai milioni di euro della Peroni, che dopo l'esperienza nel calcio a Napoli, potrebbe essere lo sponsor dell'Olimpia per le prossime tre stagioni.
Corbelli riparte da zero, senza giocatori, a meno che convinca, ma non sarà facile, Mordente e Michelori a restare. Di nuovo ci saranno il general manager, quel Gino Natali in uscita dalla Virtus Roma che già da una settimana sta lavorando per costruire l'Olimpia del prossimo campionato, e il coach, con ogni probabilità Attilio Caja, che per ora getta acqua sul fuoco visto il suo profumato contratto ancora in essere con Roma: «Per un'altra stagione sono vincolato a Roma - dice l'allenatore pavese - e per questo ogni discorso relativo a Milano è prematuro. Stiamo discutendo della situazione con il proprietario della Virtus ma fino a quando non si raggiungerà un accordo non posso pensare di considerare proposte alternative». Tutto vero, come vero è che a questo punto, con Corbelli in sella all'Olimpia, Caja ha un'alternativa interessante per salutare Roma e approdare, finalmente, a Milano.
Maurizio Trezzi
Esce Tacchini, entra Corbelli: una staffetta più annunciata di quella fra Totti e Del Piero, che liquida le aspirazioni del Cavaliere del Tennis nello sport dei canestri e rilancia dopo la cessione del Napoli le ambizioni dell'imprenditore «self-made» di Sant'Arcangelo di Romagna. Per l'Olimpia significa un nuovo proprietario - il terzo in poco più di quattro anni - qualche nuovo dirigente, un nuovo allenatore e lo scampato pericolo di una possibile chiusura,, cui nessuno, per la verità, aveva mai creduto.
Si corona così il sogno cestistico di Giorgio Corbelli, già vicinissimo all'Olimpia nel 1992 quando l'allora proprietario Gabetti cercava acquirenti. Allora il patron di Telemarket venne preceduto al fotofinish da Bepi Stefanel e dai suoi buoni uffici con Mediobanca che valevano molto di più, all'epoca, della sua passione. Ora la società di via Caltanissetta si appresta a vivere l'ennesima ricostruzione, che dovrebbe riportare Milano nell'elite del basket italiano ed europeo. Per farlo saranno necessari la passione, la determinazione e gli investimenti del nuovo proprietario che dovrebbe essere aiutato dai milioni di euro della Peroni, che dopo l'esperienza nel calcio a Napoli, potrebbe essere lo sponsor dell'Olimpia per le prossime tre stagioni.
Corbelli riparte da zero, senza giocatori, a meno che convinca, ma non sarà facile, Mordente e Michelori a restare. Di nuovo ci saranno il general manager, quel Gino Natali in uscita dalla Virtus Roma che già da una settimana sta lavorando per costruire l'Olimpia del prossimo campionato, e il coach, con ogni probabilità Attilio Caja, che per ora getta acqua sul fuoco visto il suo profumato contratto ancora in essere con Roma: «Per un'altra stagione sono vincolato a Roma - dice l'allenatore pavese - e per questo ogni discorso relativo a Milano è prematuro. Stiamo discutendo della situazione con il proprietario della Virtus ma fino a quando non si raggiungerà un accordo non posso pensare di considerare proposte alternative». Tutto vero, come vero è che a questo punto, con Corbelli in sella all'Olimpia, Caja ha un'alternativa interessante per salutare Roma e approdare, finalmente, a Milano.
Maurizio Trezzi