Varese. Comincia con il raduno a Varese la terza parte dell’attività estiva della Nazionale di basket di Carlo Recalcati con destinazione finale la Cina.
Appuntamento ad ora di pranzo. Al gruppo di giocatori che Recalcati tiene in raduno da più o meno un mese, e che ha disputato undici partite dal 1 giugno, si uniscono i finalisti dello scudetto Jack Galanda, Denis Marconato e Massimo Bulleri per partire domani da Milano Malpensa alle 14,50 per Francoforte, e poi da qui alle 17,25 per Pechino.
E’ un mix particolare questa Nazionale che Recalcati porta in Cina per due tornei. Con Marco Carraretto, play di Verona lo scorso anno, 3 gare e 7 punti in Nazionale, ultimo convocato, che è stato chiamato lo scorso lunedì con una telefonata del funzionario della FIP Claudio Silvestri dopo il forfait di Nikola Radulovic (‘Non ho aspettative, anche perché non ci speravo più –spiega con umiltà Marco che porta ancora i segni dei quattro punti allo zigomo rimediati conto la Repubblica Ceka la settimana scorsa- spero di guadagnarmi il posto e se giocherò poco spero di imparare qualcosa in più per il prossimo anno’), a Jack Galanda, vecchio di turno con le sue 132 presenze (‘Comunque il più vecchio è Mian –precisa Jack) e che per la prima volta porterà i gradi di capitano, con Massimo Bulleri e Denis Marconato che hanno ancora negli occhi la gioia per lo scudetto, con Denis che si è sposato domenica scorsa e incontrerà la moglie Ilaria direttamente ad Hong Kong, il 7 luglio, per andare in luna di miele a Bali.
Gli impegni dell’Italia in Cina, prevedono due Tornei con Australia, Jugoslavia e Cina, dal 1 al 3 luglio a Taiyuan e poi dal 4 al 6 luglio a Guangzhou, con arrivo e partenza da Pechino. Ma non sarà una gita di piacere, dal momento che, come spiega Recalcati: ‘Abbiamo solo mezza giornata per visitare Pechino, che cade quando era previsto il riposo’. Insomma due tornei veri: ‘Non che quelli disputati finora non lo fossero –precisa Recalcati- certo è che ora andiamo a giocare contro Nazionali più competive e che hanno giocatori più determinati, che hanno appena cominciato la preparazione per i mondiali e magari non hanno ancora il posto sicuro in squadra. Quindi un test, come previsto, ancora più difficile. La squadra con cui partiamo è formata da giocatori che hanno dimostrato di meritare la mia fiducia dopo un mese passato insieme. Galanda, Marconato e Bulleri sono qui perché nei loro ruolo eravamo scoperti’
Jack Galanda, capitano per la prima volta, a dieci giorni dalla finale scudetto (‘Ho smaltito la rabbia, ma non per questo ha smesso di rodermi’) spiega che il suo compito è di :’Dare le dritte ai più giovani per farli sentire a casa e coinvolgerli nel gruppo. Anche se ho 27 anni, da un po’ sono tra i meno giovani. Perché sono qui? Intanto perché posso allenarmi con buoni giocatori, poi perché la Nazionale è sempre importante ed infine perché sono stato convocato personalmente da Recalcati e, a quel punto come potevo dire di no?’.
‘E’ importante essere in Nazionale, in qualsiasi momento ti arrivi la convocazione –gli fa eco Max Bulleri- Ho riposato per dieci giorni e va bene così, Sono contento di vestire la maglia azzurra, sempre, e se poi aggiungi che il programma di questa trasferta è interessante, le avversarie stimolanti e ti puoi allenare bene, cosa vuoi di più? Per noi italiani ogni occasione per giocare deve essere sfruttata al massimo visti i tanti stranieri del campionato’. Lo scorso anno agli Europei in Turchia, Bulleri fu l’ultimo a lasciare il raduno azzurro e poi partecipo ai Giochi del Mediterraneo con la Nazionale sperimentale vincendo poi la medaglia di Bronzo. Oggi Bulleri, torna in Nazionale ed è l’uomo del giorno, protagonista come è stato dei playoff scudetto: ‘Sono due annate diverse. I miei miglioramenti di quest’anno sono palpabili e io mi sento più sicuro e più pronto. E’ vero, in questa squadra non ci sono i titolari, ma ripeto, ogni occasione per giocare va utilizzata. E poi si vedrà’.
Appuntamento ad ora di pranzo. Al gruppo di giocatori che Recalcati tiene in raduno da più o meno un mese, e che ha disputato undici partite dal 1 giugno, si uniscono i finalisti dello scudetto Jack Galanda, Denis Marconato e Massimo Bulleri per partire domani da Milano Malpensa alle 14,50 per Francoforte, e poi da qui alle 17,25 per Pechino.
E’ un mix particolare questa Nazionale che Recalcati porta in Cina per due tornei. Con Marco Carraretto, play di Verona lo scorso anno, 3 gare e 7 punti in Nazionale, ultimo convocato, che è stato chiamato lo scorso lunedì con una telefonata del funzionario della FIP Claudio Silvestri dopo il forfait di Nikola Radulovic (‘Non ho aspettative, anche perché non ci speravo più –spiega con umiltà Marco che porta ancora i segni dei quattro punti allo zigomo rimediati conto la Repubblica Ceka la settimana scorsa- spero di guadagnarmi il posto e se giocherò poco spero di imparare qualcosa in più per il prossimo anno’), a Jack Galanda, vecchio di turno con le sue 132 presenze (‘Comunque il più vecchio è Mian –precisa Jack) e che per la prima volta porterà i gradi di capitano, con Massimo Bulleri e Denis Marconato che hanno ancora negli occhi la gioia per lo scudetto, con Denis che si è sposato domenica scorsa e incontrerà la moglie Ilaria direttamente ad Hong Kong, il 7 luglio, per andare in luna di miele a Bali.
Gli impegni dell’Italia in Cina, prevedono due Tornei con Australia, Jugoslavia e Cina, dal 1 al 3 luglio a Taiyuan e poi dal 4 al 6 luglio a Guangzhou, con arrivo e partenza da Pechino. Ma non sarà una gita di piacere, dal momento che, come spiega Recalcati: ‘Abbiamo solo mezza giornata per visitare Pechino, che cade quando era previsto il riposo’. Insomma due tornei veri: ‘Non che quelli disputati finora non lo fossero –precisa Recalcati- certo è che ora andiamo a giocare contro Nazionali più competive e che hanno giocatori più determinati, che hanno appena cominciato la preparazione per i mondiali e magari non hanno ancora il posto sicuro in squadra. Quindi un test, come previsto, ancora più difficile. La squadra con cui partiamo è formata da giocatori che hanno dimostrato di meritare la mia fiducia dopo un mese passato insieme. Galanda, Marconato e Bulleri sono qui perché nei loro ruolo eravamo scoperti’
Jack Galanda, capitano per la prima volta, a dieci giorni dalla finale scudetto (‘Ho smaltito la rabbia, ma non per questo ha smesso di rodermi’) spiega che il suo compito è di :’Dare le dritte ai più giovani per farli sentire a casa e coinvolgerli nel gruppo. Anche se ho 27 anni, da un po’ sono tra i meno giovani. Perché sono qui? Intanto perché posso allenarmi con buoni giocatori, poi perché la Nazionale è sempre importante ed infine perché sono stato convocato personalmente da Recalcati e, a quel punto come potevo dire di no?’.
‘E’ importante essere in Nazionale, in qualsiasi momento ti arrivi la convocazione –gli fa eco Max Bulleri- Ho riposato per dieci giorni e va bene così, Sono contento di vestire la maglia azzurra, sempre, e se poi aggiungi che il programma di questa trasferta è interessante, le avversarie stimolanti e ti puoi allenare bene, cosa vuoi di più? Per noi italiani ogni occasione per giocare deve essere sfruttata al massimo visti i tanti stranieri del campionato’. Lo scorso anno agli Europei in Turchia, Bulleri fu l’ultimo a lasciare il raduno azzurro e poi partecipo ai Giochi del Mediterraneo con la Nazionale sperimentale vincendo poi la medaglia di Bronzo. Oggi Bulleri, torna in Nazionale ed è l’uomo del giorno, protagonista come è stato dei playoff scudetto: ‘Sono due annate diverse. I miei miglioramenti di quest’anno sono palpabili e io mi sento più sicuro e più pronto. E’ vero, in questa squadra non ci sono i titolari, ma ripeto, ogni occasione per giocare va utilizzata. E poi si vedrà’.
