FABRIANO — Ce la farà, o almeno ce la dovrebbe fare. Ce la farà, perché quella massiccia presa di posizione di ieri dei sostenitori ha colto nel segno e tanto il presidente del Fabriano basket, Claudio Biondi quanto il sindaco Roberto Sorci hanno capito una volta di più come sia forte da queste parti il «germe» dellla pallacanestro. Ce la farà a iscriversi al massimo campionato il Fabriano basket entro il mezzogiorno di domani, non foss'altro perché già ieri sera qualche contatto sembra essere andato a buon fine.
«Vittorio, se ci sei…». Gli ottocento mila euro di «rosso» in bilancio potrebbero essere in gran parte saldati. «Abbiamo ricevuto — ha spiegato Biondi davanti ai sostenitori giunti ieri sera in consiglio comunale — l'adesione verbale di Antonio Merloni e della Banca Marche. Ma ancora non basta. Soltanto se riusciremo a reperire altri fondi potremo aderire al torneo e speriamo proprio che Vittorio Merloni possa fornirci l'ultimo, decisivo contributo». Un tentativo, comunque, non così scontato, visto che proprio ieri mattina la segreteria della figlia dell'ex presidente della Confidustria aveva smentito l'ipotesi di un interessamento verso l'acquisizione della società. Toccherà, allora, al sindaco Sorci – a tutt'oggi dipendente della Merloni Elettrodomestici – giocare il decisivo ruolo di mediatore con l'industriale e la figlia Maria Paola? «La mia parte la sto facendo», ha risposto proprio il primo cittadino alle sollecitazioni dei grintosissimi aficionados. «Come sindaco pu freschissimo di elezione mi sento già profondamente coinvolto in un'attività sociale di questo livello, anche in termini di attività giovanile. Non a caso ho già telefonato personalmente a diversi industriali».
Lo sprint finale. Sùbito dopo il colloquio con la platea, Biondi e Sorci sono tornati in consiglio per darsi appuntamento telefonico alla giornata odierna decisiva per il reperimento degli ultimi fondi. «Io sto dando il massimo», ha ripetuto Biondi a una platea che gli rimproverava di aver contaminato l'impegno cestistico con quello politico. «Ho sempre detto che se il problema è il sottoscritto, sono prontissimo a farmi da parte. E che se c'è da trovare un 'colpevole' in questa vicenda mi assumo tutte le responsabilità del caso per non essere riuscito a 'conquistare' sponsor in numeri sufficiente. Ora, però, continuo a darmi da fare, non a caso si stanno mettendo a punto tutte le pratiche perché entro la mattinata di domani il sottoscritto possa firmare la fidejussione di 150 mila euro. Ma le mie 'tasche' da sole non possono certo permettersi di sborsare diversi milioni di euro…».
Alessandro Di Marco
«Vittorio, se ci sei…». Gli ottocento mila euro di «rosso» in bilancio potrebbero essere in gran parte saldati. «Abbiamo ricevuto — ha spiegato Biondi davanti ai sostenitori giunti ieri sera in consiglio comunale — l'adesione verbale di Antonio Merloni e della Banca Marche. Ma ancora non basta. Soltanto se riusciremo a reperire altri fondi potremo aderire al torneo e speriamo proprio che Vittorio Merloni possa fornirci l'ultimo, decisivo contributo». Un tentativo, comunque, non così scontato, visto che proprio ieri mattina la segreteria della figlia dell'ex presidente della Confidustria aveva smentito l'ipotesi di un interessamento verso l'acquisizione della società. Toccherà, allora, al sindaco Sorci – a tutt'oggi dipendente della Merloni Elettrodomestici – giocare il decisivo ruolo di mediatore con l'industriale e la figlia Maria Paola? «La mia parte la sto facendo», ha risposto proprio il primo cittadino alle sollecitazioni dei grintosissimi aficionados. «Come sindaco pu freschissimo di elezione mi sento già profondamente coinvolto in un'attività sociale di questo livello, anche in termini di attività giovanile. Non a caso ho già telefonato personalmente a diversi industriali».
Lo sprint finale. Sùbito dopo il colloquio con la platea, Biondi e Sorci sono tornati in consiglio per darsi appuntamento telefonico alla giornata odierna decisiva per il reperimento degli ultimi fondi. «Io sto dando il massimo», ha ripetuto Biondi a una platea che gli rimproverava di aver contaminato l'impegno cestistico con quello politico. «Ho sempre detto che se il problema è il sottoscritto, sono prontissimo a farmi da parte. E che se c'è da trovare un 'colpevole' in questa vicenda mi assumo tutte le responsabilità del caso per non essere riuscito a 'conquistare' sponsor in numeri sufficiente. Ora, però, continuo a darmi da fare, non a caso si stanno mettendo a punto tutte le pratiche perché entro la mattinata di domani il sottoscritto possa firmare la fidejussione di 150 mila euro. Ma le mie 'tasche' da sole non possono certo permettersi di sborsare diversi milioni di euro…».
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino