PESARO — Un paio di giorni in città per capire le intenzioni della Scavolini nei confronti del suo protetto: ma non è emerso granchè dal meeting fra i dirigenti biancorossi e l'agente di Maggioli. Semplicemente perché la società è non è ancora pronta ad allacciare le prime trattative non conoscendo il budget e disposizione (sempre che Scavolini resti al suo posto di comando) e quindi non può nemmeno discutere il rinnovo dei contratti dei giocatori in scadenza. Michele, sollevato solo per le reazioni del suo ginocchio («Finalmente ho corso per la prima volta a un mese dall'operazione», dice) appare un po' indeciso: «Il mio procuratore mi ha detto potrebbero esserci buone opportunità in Spagna e ha chiesto lumi circa la mia disponibilità ad andare a giocare all'estero. No, nessuna squadra in particolare per il momento — spiega —, ma diversi club che cercano lunghi in quel campionato». E si sa che i passaporti italiani sono graditi per questioni di regolamento visto che in Spagna i Bosman-B sono considerati stranieri (ma presto lo saranno anche da noi con la nuova legge).
«Non è un'idea che scarto a priori quella di espatriare — prosegue Maggioli — però per il momento vorrei farmi apprezzare in Italia, disputare almeno una stagione ad alto livello in A1 e poi vediamo cosa succede».
La Scavolini rientra tra le possibilità del centro pesarese, che a luglio compirà 25 anni?
«Non so, mi pare di capire che ci vorrà ancora una settimana prima che Pesaro si muova veramente».
Firmerebbe lo stesso in una società senza Valter Scavolini?
«Preferirei che il proprietario restasse lui. Capisco la stanchezza, dopo tanti anni avrà le sue buone ragioni per pensare all'abbandono, ma dovrà combattere contro la sua forte passione per la pallacanestro e sono abbastanza fiducioso che alla fine resterà alla guida della Vuelle».
Intanto, anche se all'esterno non trapela nulla, pare che Booker e la società stiano comunque parlando: esistono insomma dei contatti fra il capitano americano e la Scavolini, anche se oggi non c'è alcuna certezza che Melvin indosserà ancora la maglia biancorossa. Significativo, però, che il giocatore venga tenuto al corrente di cosa succede a Pesaro: nessun addio è ancora stato definitivamente sancito.
Elisabetta Ferri
«Non è un'idea che scarto a priori quella di espatriare — prosegue Maggioli — però per il momento vorrei farmi apprezzare in Italia, disputare almeno una stagione ad alto livello in A1 e poi vediamo cosa succede».
La Scavolini rientra tra le possibilità del centro pesarese, che a luglio compirà 25 anni?
«Non so, mi pare di capire che ci vorrà ancora una settimana prima che Pesaro si muova veramente».
Firmerebbe lo stesso in una società senza Valter Scavolini?
«Preferirei che il proprietario restasse lui. Capisco la stanchezza, dopo tanti anni avrà le sue buone ragioni per pensare all'abbandono, ma dovrà combattere contro la sua forte passione per la pallacanestro e sono abbastanza fiducioso che alla fine resterà alla guida della Vuelle».
Intanto, anche se all'esterno non trapela nulla, pare che Booker e la società stiano comunque parlando: esistono insomma dei contatti fra il capitano americano e la Scavolini, anche se oggi non c'è alcuna certezza che Melvin indosserà ancora la maglia biancorossa. Significativo, però, che il giocatore venga tenuto al corrente di cosa succede a Pesaro: nessun addio è ancora stato definitivamente sancito.
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino