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I tifosi di Fabriano in piazza

Biondi e Sorci: «Può salvarci solo Vittorio Merloni»

FABRIANO - Manifestazione dei tifosi doveva essere e manifestazione è stata, civile, ma più 'pepata' del previsto, per sollecitare il salvataggio in extremis del Fabriano Basket, che se entro domani mattina non si iscrive al campionato di A1 scomparirà dalla mappa della pallacanestro di serie A dopo 23 anni consecutivi trascorsi tra A2 e A1. Era stato programmato un sit-in di protesta davanti alla sede della società, ma quando il centinaio abbondante di tifosi radunatosi ieri alle diciotto ha constatato che negli uffici c'erano solo un paio di spaesati consiglieri, i piani sono stati cambiati, preferendo marciare diritti verso il municipio, dove si stava svolgendo il primo Consiglio Comunale dell'era Sorci. Il posto ideale, insomma, per manifestare il proprio disappunto e giocarsi l'ultima carta per sensibilizzare l'amministrazione e l'imprenditoria cittadina, vista la presenza sui banchi della minoranza del presidente del Fabriano Basket, Claudio Biondi (uscito sconfitto dal ballottaggio), e sulla poltrona di sindaco Roberto Sorci, l'unico in grado di intercedere per un intervento di estremo salvataggio presso Vittorio Merloni (che ha sostenuto proprio Sorci nella recente campagna elettorale). Giunto in Piazza del Podestà, il nutrito gruppo di tifosi biancazzurri ha preteso di parlare con gli interessati. Sospesa immediatamente la seduta, il sindaco Sorci, l'assessore Paladini e Claudio Biondi (capogruppo della minoranza in Consiglio Comunale) hanno accettato il confronto. Biondi ha abbozzato un discorso di circostanza ma ben presto si è dovuto difendere di fronte alle vivaci invettive dei tifosi: com'è possibile che prima delle elezioni non si era parlato affatto dei problemi economici e della mancanza di soldi per la stagione ventura? Non si diceva che la società era sana? Non si stava progettando il futuro? E perché il grido d'allarme è stato lanciato solo pochi giorni fa? Riuscirà Fabriano ad iscriversi in tempo?
«In linea di massima, in questo momento, sono al nostro fianco la Banca Marche, la Mediterranea e Antonio Merloni - ha spiegato Biondi - ma se non avremo anche il contributo di Vittorio Merloni, noi non possiamo andare avanti». A Biondi, pur accusato, va dato atto che non è nè facile né bello il suo ruolo, simile a quello di un esattore delle tasse presso le aziende ad ogni inizio stagione: ma è la conseguenza di non avere un 'patron' unico alle spalle, né un'imprenditoria propensa ad investire sulla città e sullo sport. La parola è passata dunque al sindaco Sorci: «Mi impegnerò al massimo, ma sappiate che la situazione è molto, molto difficile». E ci mancherebbe, manca solo un giorno. Non bisogna illudersi, insomma. Forse si riuscirà anche a presentare l'iscrizione sanando il pesante buco in bilancio: ma dopo? I tifosi sono rimasti sotto palazzo Chiavelli fino alle venti circa, manifestando un forte disappunto non solo verso il caso-basket, ma in generale verso una città che chiede ai suoi cittadini solo forza lavoro, senza però reinvestire, tanto che Fabriano ha perso nel volgere di poche settimane il volley di B1 (cessione dei diritti) e rischia di subire la scomparsa del basket di A1.
Ferruccio Cocco
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