Una notte da record per la Benetton Basket quella scorsa, con una linea diretta con l’Nba che è durata per ore: era la notte dei Draft, la lotteria delle scelte delle franchigie americane, che vedeva coinvolti nel ruolo di attori protagonisti ben due atleti biancoverdi, Nickoloz Tskitishvili e Bostjan Nachbar. Una notte da record perché la Benetton Basket è la prima squadra europea a piazzare ben due nomi nel primo giro delle scelte.
NICKOLOZ TSKITISHVILI, 5° ASSOLUTO – L’attenzione dei media e degli addetti ai lavori Nba si era concentrata già da tempo sull’ala 19enne georgiana, che alla fine è stata scelta con il numero 5 assoluto dai Denver Nuggets, ex franchigia di Mike D’Antoni. E’ un risultato di
prestigio per Tskita, come per la Benetton Basket che lo ha tenuto a battesimo nel basket che conta, impiegandolo da gennaio con una media di 12 minuti, 6.2 punti, il 68% da 2 ed il 34% da 3, con un high stagionale di 15 punti.
BOSTJAN NACHBAR, 15° ASSOLUTO – Altro pezzo pregiato dei Draft Nba 2002 è stato Bostjan Nachbar, per il quale il mondo dei professionisti d’ Oltreoceano si erano mossi anni addietro: Boki aveva già partecipato per due anni consecutivi all’Hoop Summit, la manifestazione che racchiude ogni anno tutti i migliori Under 20 del mondo, ed era nel mirino di agenti e scout Nba.
La chiamata per lui è scattata al numero 15 l’altra notte, scelto dagli Houston Rockets, che erano venuti più volte a visionarlo durante la stagione: tra i tanti osservatori, lo stesso coach della franchigia texana, Rudy Tomjanovich, a Treviso lo scorso maggio. Bostjan Nachbar, alla Benetton Basket da due stagioni, nell’ultima annata è esploso con 13.5 punti di media a partita, con il 58.1% da 2 ed il 38.6% da 3, uniti a 4 rimbalzi e 2 recuperi. I suoi highs stagionali parlano di 30 punti, 10 rimbalzi, 5 assist, 5 recuperi. All’interno delle scelte è rientrato anche Peter Fehse, l’ala forte tedesca di 18 anni (2.11) che attualmente è sotto il controllo della Benetton Basket: Fehse, che proviene dallo Halle (3° divisione tedesca), dove quest’ anno ha realizzato una media di 16.9 punti per partita, è stato scelto al secondo giro, con il numero 49 dai Seattle Supersonics.
HANNO DETTO – “Il mio cuore stava esplodendo nel momento in cui iniziavano i Draft, non capivo davvero nulla dall’emozione – spiega Nickoloz Tskitishvili - . Giocare nella Nba era il mio sogno fin dal primo giorno in cui ho iniziato a giocare a basket: adesso ci sono, mi sento pronto, altrimenti non sarei venuto fino a qui, a New York, per essere scelto. L’ idea di giocare a Denver mi stuzzica molto, conosco il general manager, Kiki Vandeweghe (dai tempi dell’Euro Big Man Camp della scorsa stagione a La Ghirada), ancora non so chi sarà il coach ma sono estremamente fiducioso”.
“Avessi dovuto scegliere la squadra in cui andare, avrei detto Houston, quindi chi può essere più felice di me adesso? – le prime parole da Rocket di Bostjan Nachbar - . Conosco Rudy Tomjanovich, ho visto giocare Francis e come tipo di impostazione mi pare molto simile a quella che da al gioco Tyus Edney, di conseguenza quello praticato da Houston è un basket che mi piace e nel quale mi trovo a mio agio. Tra l’altro, i Rockets hanno preso anche Yao Ming, penso che ci stiamo rafforzando e tra qualche anno saremo un team competitivo”.
NICKOLOZ TSKITISHVILI, 5° ASSOLUTO – L’attenzione dei media e degli addetti ai lavori Nba si era concentrata già da tempo sull’ala 19enne georgiana, che alla fine è stata scelta con il numero 5 assoluto dai Denver Nuggets, ex franchigia di Mike D’Antoni. E’ un risultato di
prestigio per Tskita, come per la Benetton Basket che lo ha tenuto a battesimo nel basket che conta, impiegandolo da gennaio con una media di 12 minuti, 6.2 punti, il 68% da 2 ed il 34% da 3, con un high stagionale di 15 punti.
BOSTJAN NACHBAR, 15° ASSOLUTO – Altro pezzo pregiato dei Draft Nba 2002 è stato Bostjan Nachbar, per il quale il mondo dei professionisti d’ Oltreoceano si erano mossi anni addietro: Boki aveva già partecipato per due anni consecutivi all’Hoop Summit, la manifestazione che racchiude ogni anno tutti i migliori Under 20 del mondo, ed era nel mirino di agenti e scout Nba.
La chiamata per lui è scattata al numero 15 l’altra notte, scelto dagli Houston Rockets, che erano venuti più volte a visionarlo durante la stagione: tra i tanti osservatori, lo stesso coach della franchigia texana, Rudy Tomjanovich, a Treviso lo scorso maggio. Bostjan Nachbar, alla Benetton Basket da due stagioni, nell’ultima annata è esploso con 13.5 punti di media a partita, con il 58.1% da 2 ed il 38.6% da 3, uniti a 4 rimbalzi e 2 recuperi. I suoi highs stagionali parlano di 30 punti, 10 rimbalzi, 5 assist, 5 recuperi. All’interno delle scelte è rientrato anche Peter Fehse, l’ala forte tedesca di 18 anni (2.11) che attualmente è sotto il controllo della Benetton Basket: Fehse, che proviene dallo Halle (3° divisione tedesca), dove quest’ anno ha realizzato una media di 16.9 punti per partita, è stato scelto al secondo giro, con il numero 49 dai Seattle Supersonics.
HANNO DETTO – “Il mio cuore stava esplodendo nel momento in cui iniziavano i Draft, non capivo davvero nulla dall’emozione – spiega Nickoloz Tskitishvili - . Giocare nella Nba era il mio sogno fin dal primo giorno in cui ho iniziato a giocare a basket: adesso ci sono, mi sento pronto, altrimenti non sarei venuto fino a qui, a New York, per essere scelto. L’ idea di giocare a Denver mi stuzzica molto, conosco il general manager, Kiki Vandeweghe (dai tempi dell’Euro Big Man Camp della scorsa stagione a La Ghirada), ancora non so chi sarà il coach ma sono estremamente fiducioso”.
“Avessi dovuto scegliere la squadra in cui andare, avrei detto Houston, quindi chi può essere più felice di me adesso? – le prime parole da Rocket di Bostjan Nachbar - . Conosco Rudy Tomjanovich, ho visto giocare Francis e come tipo di impostazione mi pare molto simile a quella che da al gioco Tyus Edney, di conseguenza quello praticato da Houston è un basket che mi piace e nel quale mi trovo a mio agio. Tra l’altro, i Rockets hanno preso anche Yao Ming, penso che ci stiamo rafforzando e tra qualche anno saremo un team competitivo”.