TRIESTE - Mezzogiorno di fuoco in Legabasket. Scade oggi alle 12, infatti, il termine ultimo concesso alle società di serie A per iscriversi al prossimo campionato. Se il basket italiano piange la scomparsa di Verona, un fallimento non solo per la gloriosa piazza veneta ma per tutto il movimento, resta con il fiato sospeso anche per la situazione di Fabriano, incerta fino alla fine. I segnali provenienti ieri dalle Marche sembravano improntati all’ottimismo, ma è chiaro che fino a quando la Comtec (l’organo di controllo dei conti) non darà parere favorevole, sulla società del presidente Biondi resteranno addensati pesanti dubbi.
La situazione di Trieste. «Salvo sorprese difficilmente ipotizzabili, quest’anno non dovremmo soffrire come durante la scorsa stagione per ottenere l’ammissione al prossimo campionato». Così Roberto Cosolini, presidente della Coop Nordest, qualche giorno fa interrogato sul futuro di Trieste. Un futuro che, per quanto riguarda il mercato, è strettamente legato alla Summer League di Treviso, in programma da ieri a domenica al PalaVerde. «Questa Summer League – il commento di coach Pancotto – è una tappa obbligata per vedere giocatori nuovi, cominciare a entrare nel vivo parlando di mercato e scoprire anche quello che stanno facendo gli altri. È una occasione importante perché ti consente di vedere in azione quasi un centinaio di atleti. Ma non è, ovviamente, la sola pista. Abbiamo visto molte videocassette, ci sono i contatti quotidiani, la lettura delle statistiche e le verifiche su atleti che ci sono stati segnalati e che teniamo d’occhio sin dalla passata stagione».
Coop Nordest attiva, dunque, mentre cominciano a circolare i primi nomi. Tra le ali quello dell’ex Avellino, Hafnar, e del croato Marino Bazdaric, sotto canestro quello di Ian Lockart o dell’ex Snaidero, Thalamus «carbonara» McGhee. Senza dimenticare Nate Erdmann per il quale, sempre a Treviso, dovrebbe esserci un incontro con il procuratore per la conferma del contratto.
Pubblico da record. Una statistica di «Superbasket» conferma che Trieste è la quarta piazza italiana (4355 presenze di media a partita). Davanti solo la Virtus Bologna (5894), la Scavolini Pesaro (5714) e la Monte Paschi Siena (4824). Appena undicesima la Snaidero Udine, con una media appena superiore alle 2800 unità per gara.
Lorenzo Gatto
La situazione di Trieste. «Salvo sorprese difficilmente ipotizzabili, quest’anno non dovremmo soffrire come durante la scorsa stagione per ottenere l’ammissione al prossimo campionato». Così Roberto Cosolini, presidente della Coop Nordest, qualche giorno fa interrogato sul futuro di Trieste. Un futuro che, per quanto riguarda il mercato, è strettamente legato alla Summer League di Treviso, in programma da ieri a domenica al PalaVerde. «Questa Summer League – il commento di coach Pancotto – è una tappa obbligata per vedere giocatori nuovi, cominciare a entrare nel vivo parlando di mercato e scoprire anche quello che stanno facendo gli altri. È una occasione importante perché ti consente di vedere in azione quasi un centinaio di atleti. Ma non è, ovviamente, la sola pista. Abbiamo visto molte videocassette, ci sono i contatti quotidiani, la lettura delle statistiche e le verifiche su atleti che ci sono stati segnalati e che teniamo d’occhio sin dalla passata stagione».
Coop Nordest attiva, dunque, mentre cominciano a circolare i primi nomi. Tra le ali quello dell’ex Avellino, Hafnar, e del croato Marino Bazdaric, sotto canestro quello di Ian Lockart o dell’ex Snaidero, Thalamus «carbonara» McGhee. Senza dimenticare Nate Erdmann per il quale, sempre a Treviso, dovrebbe esserci un incontro con il procuratore per la conferma del contratto.
Pubblico da record. Una statistica di «Superbasket» conferma che Trieste è la quarta piazza italiana (4355 presenze di media a partita). Davanti solo la Virtus Bologna (5894), la Scavolini Pesaro (5714) e la Monte Paschi Siena (4824). Appena undicesima la Snaidero Udine, con una media appena superiore alle 2800 unità per gara.
Lorenzo Gatto
