Ormai siamo in dirittura d'arrivo. Il ritorno di Luigino Sepulcri a Udine e a fianco di coach Frates (al quale è legato da un profondo vincolo di amicizia e con il quale ottenne la promozione dalla A2 alla A1 in quel di Gorizia) è infatti realtà.
Nonostante l'incontro di commiato con il presidente virtussino Madrigali sia stato aggiornato (a stamane?), il preparatore atletico legato alle Vu nere sino a dopodomani, 30 giugno, ha già preso la sua irrevocabile decisione: il campionato 2002/2003 sarà nuovamente parte integrante della famiglia arancione.
Confermati l'allenatore e i suoi assistenti, ritrovato uno dei migliori preparatori atletici d' Italia, adesso alla Snaidero devono fare la squadra. Perchè se lo staff tecnico offre ottime credenziali, è necessario che il materiale umano a disposizione risponda a criteri qualitativi di una certa validità.
Qualcosa il gm Sarti potrà annotare sul proprio taccuino alla Summer League di Treviso (la più famosa in ambito continentale, che si protrarrà sino a domenica al Palaverde), caravanserraglio di giocatori, allenatori, dirigenti e addetti ai lavori, altro sarà spremuto dagli accordi già esistenti e da qualche innesto.
Si sa che Leo Busca ad esempio, è inseguito da alcuni club di Legadue, mentre alla voce "contratti pesanti" da scaricare, pare essersi aperto un interessante spiraglio campano per Nando Gentile ed Enzo Esposito. L'eventualità di un trasferimento alla neopromossa Di Nola Napoli (dove ha lavorato, vincendo al primo tentativo, il gm udinese Andrea Fadini) sarebbe però legato al nuovo padrone della panchina partenopea: se l'eredità lasciata da Piero Bucchi dovesse toccare a Franco Marcelletti, i gemelli che fecero grande Caserta (e molto meno Udine) assieme all'ex conducator di Reggio Emilia, potrebbero anche indossare nuovamente una canotta comune. Se invece la scelta di Fadini e del presidente Maione portasse ad Andrea Mazzon, allora l'affare avrebbe poche chances di concretizzarsi.
Tutto tace, intanto, sul fronte Alibegovic. In società vanno con i piedi di piombo, ma il silenzio è carico di significati: e la nuova regolamentazione sugli extracomunitari (peraltro ancora da definire compiutamente) potrebbe "agevolare" il distacco tra la Snaidero e il suo carismatico capitano. Il quale, a quanto pare, se da un lato di sta guardando attorno per non rischiare di rimanere a piedi (l'idea di Teo è quella di calpestare i parquet ancora per un biennio), dall'altro sarebbe disposto ad ammorbidire le proprie pretese economiche, magari in cambio di una futura promessa di inserimento in ambito dirigenziale.
Roberto Zanitti
Nonostante l'incontro di commiato con il presidente virtussino Madrigali sia stato aggiornato (a stamane?), il preparatore atletico legato alle Vu nere sino a dopodomani, 30 giugno, ha già preso la sua irrevocabile decisione: il campionato 2002/2003 sarà nuovamente parte integrante della famiglia arancione.
Confermati l'allenatore e i suoi assistenti, ritrovato uno dei migliori preparatori atletici d' Italia, adesso alla Snaidero devono fare la squadra. Perchè se lo staff tecnico offre ottime credenziali, è necessario che il materiale umano a disposizione risponda a criteri qualitativi di una certa validità.
Qualcosa il gm Sarti potrà annotare sul proprio taccuino alla Summer League di Treviso (la più famosa in ambito continentale, che si protrarrà sino a domenica al Palaverde), caravanserraglio di giocatori, allenatori, dirigenti e addetti ai lavori, altro sarà spremuto dagli accordi già esistenti e da qualche innesto.
Si sa che Leo Busca ad esempio, è inseguito da alcuni club di Legadue, mentre alla voce "contratti pesanti" da scaricare, pare essersi aperto un interessante spiraglio campano per Nando Gentile ed Enzo Esposito. L'eventualità di un trasferimento alla neopromossa Di Nola Napoli (dove ha lavorato, vincendo al primo tentativo, il gm udinese Andrea Fadini) sarebbe però legato al nuovo padrone della panchina partenopea: se l'eredità lasciata da Piero Bucchi dovesse toccare a Franco Marcelletti, i gemelli che fecero grande Caserta (e molto meno Udine) assieme all'ex conducator di Reggio Emilia, potrebbero anche indossare nuovamente una canotta comune. Se invece la scelta di Fadini e del presidente Maione portasse ad Andrea Mazzon, allora l'affare avrebbe poche chances di concretizzarsi.
Tutto tace, intanto, sul fronte Alibegovic. In società vanno con i piedi di piombo, ma il silenzio è carico di significati: e la nuova regolamentazione sugli extracomunitari (peraltro ancora da definire compiutamente) potrebbe "agevolare" il distacco tra la Snaidero e il suo carismatico capitano. Il quale, a quanto pare, se da un lato di sta guardando attorno per non rischiare di rimanere a piedi (l'idea di Teo è quella di calpestare i parquet ancora per un biennio), dall'altro sarebbe disposto ad ammorbidire le proprie pretese economiche, magari in cambio di una futura promessa di inserimento in ambito dirigenziale.
Roberto Zanitti
Fonte: Il Gazzettino