Bucchi sta alla finestra

Sono solo due i coach italiani che le varie voci danno o davano come possibili eredi della panchina lasciata libera dal dimissionario Messina. Uno è ovviamente il fido Giordano Consolini, che da anni è l'ombra dell'ex tecnico bianconero, l'altro era Piero Bucchi, che per otto anni (tra settore giovanile e prima squadra)è stato nello staff tecnico delle Vu nere e che ha portato di recente la Di Nola Napoli in A1.
«Ho appreso dai giornali che è stato fatto anche il mio nome come possibile head coach della Virtus – dice – Questo mi fa onore e come professionista del settore mi gratifica, perché vuol dire che sto facendo buone cose nel basket. Ma non so cosa rispondere, perché non ne so assolutamente nulla come del mio approdo a Roma. E' il mio procuratore (ndr Capicchioni) che segue le trattative. Penso che a metà della prossima settimana si arriverà a delle decisioni.» Un bolognese che segue da lontano le vicende Virtus cosa pensa ? «E' difficile dare giudizi su situazioni che non si vivono in prima persona. Sicuramente sta succedendo qualcosa di particolare che, nel bene o nel male, sta condizionando tutto il movimento».
Come giudica Dado Lombardi neo dirigente virtussino ? «Non posso che dirgli “in bocca al lupo”, augurandogli anche gli sorrida la fortuna come spesso succede agli esordienti. Ma lui di sicuro non è «esordiente» in questo ambiente, anzi è un gran esperto e questo lo aiuterà molto.
Come si presenta il mercato del basket ? «Molto strano. Sono state fatte solo pochissime operazioni vere, perché tutti sono in attesa delle nuove norme su comunitari ed extracomunitari. Questo ha condizionato tutti come i budget che sono obiettivamente calati.
Mario Becca