La Scaligera Basket è scomparsa dall'elenco della serie A: ieri alle ore 12 infatti scadeva il termine per l'iscrizione al massimo campionato e domani si chiuderà la gestione del curatore con la messa in libertà dei dipendenti.
Ieri mattina il giudice delegato D'Amico e il curatore fallimentare Castellani hanno fatto il bilancio di questi 4 mesi di esercizio provvisorio che si chiude con 3 aste andate a vuoto. Lo sponsor che si è disperatamente cercato negli ultimi giorni non è stato trovato. Dal 22 febbraio, quando è stato sancito il fallimento della società, nulla si è mosso e questa è una sconfitta di tutta la città. Al di là degli sforzi di Vicenzi e Bordato, nessun imprenditore ha ritenuto opportuno impiegare denaro per il salvataggio: solo le due banche cittadine erano disposte a tassarsi, ma senza sponsor la serie A non si può affrontare.
Verona, è brutto dirlo, merita tutto questo: oltre allo zoccolo duro dei tifosi, non c'è stato nessun movimento di opinione ed anche le istituzioni sono rimaste a distanza. Potrebbe essere salvato il settore giovanile, partendo da una categoria inferiore (la C1?), ma 16 anni di serie A con quasi 600 partite disputate, una coppa Korac, una Coppa Italia e una Supercoppa in bacheca, oltre a due semifinali scudetto sono ormai solo un ricordo di questa gloriosa società che non meritava questa fine.
Per Pool Diretta Sport, Andrea Etrari
Ieri mattina il giudice delegato D'Amico e il curatore fallimentare Castellani hanno fatto il bilancio di questi 4 mesi di esercizio provvisorio che si chiude con 3 aste andate a vuoto. Lo sponsor che si è disperatamente cercato negli ultimi giorni non è stato trovato. Dal 22 febbraio, quando è stato sancito il fallimento della società, nulla si è mosso e questa è una sconfitta di tutta la città. Al di là degli sforzi di Vicenzi e Bordato, nessun imprenditore ha ritenuto opportuno impiegare denaro per il salvataggio: solo le due banche cittadine erano disposte a tassarsi, ma senza sponsor la serie A non si può affrontare.
Verona, è brutto dirlo, merita tutto questo: oltre allo zoccolo duro dei tifosi, non c'è stato nessun movimento di opinione ed anche le istituzioni sono rimaste a distanza. Potrebbe essere salvato il settore giovanile, partendo da una categoria inferiore (la C1?), ma 16 anni di serie A con quasi 600 partite disputate, una coppa Korac, una Coppa Italia e una Supercoppa in bacheca, oltre a due semifinali scudetto sono ormai solo un ricordo di questa gloriosa società che non meritava questa fine.
Per Pool Diretta Sport, Andrea Etrari