LETTORE: Allora, riepilogando: Ivkovic, Tanjevic o Consolini per la Virtus. Boniciolli, Ivanovic, Sagadin o Sakota per la Skipper. Fortuna che le panchine sono solo due, sennò sui giornali ci servireste l´elenco del telefono.
GIORNALISTA: Ha ragione, ma qui siamo, ancora oggi. Tanti possibili, nessuno certo. Se vuole le do il borsino di ieri. In Virtus, cresce forte Tanjevic, cala Consolini, stabile Ivkovic. In Fortitudo, scende Boniciolli, stabile Ivanovic, nel senso che per stanarlo dalla Basconia ci vuole un tir di euro, e cresce, in camuffa, Zmago Sagadin, quello di Lubiana. Poi, il suo agente lo tratta pure con la Virtus. Che non guasta mai. Le aggiungo due giocatori che probabilmente non vedremo più, uno di qua e uno di là. Rigaudeau è in via d´eliminazione, come tutti i contratti pesanti figli di un´altra Virtus: dicono Roma. Idem Meneghin: o Siena o estero. Vedremo.
LETTORE: Una patata però l´abbiamo sbucciata. Sarà una mazzata, Messina alla Benetton, ma è pure una liberazione. Non se ne poteva più. Ho proprio letto in questi giorni, in un articolo da Treviso, che sono iniziate le trattative…
GIORNALISTA: Ben alzato. Semmai saranno finite, con le firme sui papiri giusti. L´inizio fu ai primi di maggio: D´Antoni fece sapere che sarebbe andato via, doveva rimanere un segreto, ma un paio di lazzaroni lo scrissero, aggiungendo che Messina era il primo, se non l´unico, candidato. Un vespaio. Ci si giocava lo scudetto e là strepitavano che quella roba, stampata sui giornali bolognesi, serviva solo a rompere i maroni. Missione fallita, ahimè. Non siamo riusciti a fermarli, Edney e Bell. Ma adesso le faccio una domanda io. Quando Messina dà le dimissioni, Madrigali e Lombardi, affranti, piangono la dipartita? O scendono in cantina, spolverano lo sciampagnino millesimato e brindano al fenomeno levatosi di torno?
LETTORE: La seconda che ha detto. Poi, Treviso è lontana, mentre mi sa che li spaventasse un´altra ipotesi. Messina in Fortitudo. Ho sentito che sono stati a un passo dalla firma. E forse sono ancora lì che paciugano.
GIORNALISTA: Messina è troppo avanti, da un pezzo, con Treviso. Che gli racconta al signor Gilberto? Scusi, m´ero confuso, non si fa più niente. Non fosse stato così, magari quella certa telefonata di Savic a Ettore non finiva coi reciproci in bocca al lupo, verso nuove avventure: che, in ogni caso, non sarebbero state insieme».
LETTORE: Vede che lei la sapeva come me?
GIORNALISTA: Già, la sapevano, e la dicevano, in troppi. Ed erano tutti così preoccupati di fartela arrivare, che la storia puzzava di teatro. Certo, una telefonata non costa nulla, e fatta o ricevuta a tavola, dove poi qualcuno che la racconta in giro è sempre previsto, dal copione di quest´amabile città, costa ancora meno. E ci ha arrapato tutti, la stangata. Ma l´avevamo già vista al cinema. Si segni questa, invece. Chi sarà il primo rivale della prossima stagione virtussina?
LETTORE: Facile, Messina in Supercoppa. Prima però sarei curioso di leggere la prima intervista da ex del nostro amato coach.
GIORNALISTA: Anch´io. Anzi, se permette, sarei curioso di farla. A naso, può venir giù roba pesa. Intanto, Ettorone s´allena con le palline per fare il primo sgarro.
LETTORE: Ma cosa dice?
GIORNALISTA: Dico che, bendato come le bimbe che tiran su i numeri del lotto, Messina sarà domani al teatro Liceu di Barcellona a estrarre dall´urna i gironi d´Eurolega, con Luyk e Pesic. Ci fosse una squadra in Siberia, la beccherebbe Lombardi, sicuro. Per fortuna non c´è, e anzi la Virtus è, con Panathinaikos e Benetton, nella prima fascia delle teste di serie. Se le interessa, in seconda ci sono Maccabi, Barcellona e Olympiakos. In terza Tau, Real, Efes.
LETTORE: M´interessa la Fortitudo.
GIORNALISTA: Quinta fascia, con Ulker e Siena.
LETTORE: No, m´interessa cosa succede in Fortitudo.
GIORNALISTA: Ahi. Se ne capisce ancor meno che in Virtus, ma una cosa è certa. L´infatuazione per Savic è un autentico colpo di fulmine, roba per Novella 2000. Da dipendente a sovrintendente, avrà presto le chiavi della baracca e qualche perplessità emerge. Pure Zoran non l´ha mai fatto, 'sto mestiere, ma citerò Lombardi: te sapevi scrivere quando hai fatto il primo articolo? No, ero un disastro, ed è passato qualche annetto. Dado giocava ancora, mamma mia. Savic però cattura. E´ uno che ti parla guardandoti negli occhi, che ragiona e non svicola. Ormai è un ex, ma era uno dei pochi giocatori che, a tu per tu con un giornalista, lo considerava un essere umano e non un venditore di unguenti di vipera da cui scappare prima possibile.
LETTORE: Sceglierà lui il coach?
GIORNALISTA: Lui e Seragnoli. Boniciolli non è out, però tutti questi rinvii fanno pensare a gente che sta cercando altro. Io ne sarei agitato.
LETTORE: Gli annunci li avremo in settimana?
GIORNALISTA: Credo. Anzi, spero. Certo che, quando sarà ufficiale che il miglior allenatore italiano (Madrigali dixit) lavorerà da un´altra parte, sarà dura. Mi martellano ancora le prime parole famose di Lombardi, il giorno dell´insediamento. «Partiamo da un allenatore che, se non l´avessimo, andremmo sicuramente a cercare». Bene, l´hanno trovato gli altri. Però, se al suo posto mettono un big, il colpo lo parano. Tanjevic non è il mio tecnico preferito, ma ha una storia professionale indiscussa. E Ivkovic, a parte il curriculum e il carisma, da uno che si mangia gli arbitri con uno sguardo, senza manco la fatica d´aprir bocca, lo raccontano, in palestra, come un fuoriclasse. Ma se ti sei appena liberato di Gesù Bambino corri proprio a prendere Dio con la barba bianca?
Walter Fuochi
GIORNALISTA: Ha ragione, ma qui siamo, ancora oggi. Tanti possibili, nessuno certo. Se vuole le do il borsino di ieri. In Virtus, cresce forte Tanjevic, cala Consolini, stabile Ivkovic. In Fortitudo, scende Boniciolli, stabile Ivanovic, nel senso che per stanarlo dalla Basconia ci vuole un tir di euro, e cresce, in camuffa, Zmago Sagadin, quello di Lubiana. Poi, il suo agente lo tratta pure con la Virtus. Che non guasta mai. Le aggiungo due giocatori che probabilmente non vedremo più, uno di qua e uno di là. Rigaudeau è in via d´eliminazione, come tutti i contratti pesanti figli di un´altra Virtus: dicono Roma. Idem Meneghin: o Siena o estero. Vedremo.
LETTORE: Una patata però l´abbiamo sbucciata. Sarà una mazzata, Messina alla Benetton, ma è pure una liberazione. Non se ne poteva più. Ho proprio letto in questi giorni, in un articolo da Treviso, che sono iniziate le trattative…
GIORNALISTA: Ben alzato. Semmai saranno finite, con le firme sui papiri giusti. L´inizio fu ai primi di maggio: D´Antoni fece sapere che sarebbe andato via, doveva rimanere un segreto, ma un paio di lazzaroni lo scrissero, aggiungendo che Messina era il primo, se non l´unico, candidato. Un vespaio. Ci si giocava lo scudetto e là strepitavano che quella roba, stampata sui giornali bolognesi, serviva solo a rompere i maroni. Missione fallita, ahimè. Non siamo riusciti a fermarli, Edney e Bell. Ma adesso le faccio una domanda io. Quando Messina dà le dimissioni, Madrigali e Lombardi, affranti, piangono la dipartita? O scendono in cantina, spolverano lo sciampagnino millesimato e brindano al fenomeno levatosi di torno?
LETTORE: La seconda che ha detto. Poi, Treviso è lontana, mentre mi sa che li spaventasse un´altra ipotesi. Messina in Fortitudo. Ho sentito che sono stati a un passo dalla firma. E forse sono ancora lì che paciugano.
GIORNALISTA: Messina è troppo avanti, da un pezzo, con Treviso. Che gli racconta al signor Gilberto? Scusi, m´ero confuso, non si fa più niente. Non fosse stato così, magari quella certa telefonata di Savic a Ettore non finiva coi reciproci in bocca al lupo, verso nuove avventure: che, in ogni caso, non sarebbero state insieme».
LETTORE: Vede che lei la sapeva come me?
GIORNALISTA: Già, la sapevano, e la dicevano, in troppi. Ed erano tutti così preoccupati di fartela arrivare, che la storia puzzava di teatro. Certo, una telefonata non costa nulla, e fatta o ricevuta a tavola, dove poi qualcuno che la racconta in giro è sempre previsto, dal copione di quest´amabile città, costa ancora meno. E ci ha arrapato tutti, la stangata. Ma l´avevamo già vista al cinema. Si segni questa, invece. Chi sarà il primo rivale della prossima stagione virtussina?
LETTORE: Facile, Messina in Supercoppa. Prima però sarei curioso di leggere la prima intervista da ex del nostro amato coach.
GIORNALISTA: Anch´io. Anzi, se permette, sarei curioso di farla. A naso, può venir giù roba pesa. Intanto, Ettorone s´allena con le palline per fare il primo sgarro.
LETTORE: Ma cosa dice?
GIORNALISTA: Dico che, bendato come le bimbe che tiran su i numeri del lotto, Messina sarà domani al teatro Liceu di Barcellona a estrarre dall´urna i gironi d´Eurolega, con Luyk e Pesic. Ci fosse una squadra in Siberia, la beccherebbe Lombardi, sicuro. Per fortuna non c´è, e anzi la Virtus è, con Panathinaikos e Benetton, nella prima fascia delle teste di serie. Se le interessa, in seconda ci sono Maccabi, Barcellona e Olympiakos. In terza Tau, Real, Efes.
LETTORE: M´interessa la Fortitudo.
GIORNALISTA: Quinta fascia, con Ulker e Siena.
LETTORE: No, m´interessa cosa succede in Fortitudo.
GIORNALISTA: Ahi. Se ne capisce ancor meno che in Virtus, ma una cosa è certa. L´infatuazione per Savic è un autentico colpo di fulmine, roba per Novella 2000. Da dipendente a sovrintendente, avrà presto le chiavi della baracca e qualche perplessità emerge. Pure Zoran non l´ha mai fatto, 'sto mestiere, ma citerò Lombardi: te sapevi scrivere quando hai fatto il primo articolo? No, ero un disastro, ed è passato qualche annetto. Dado giocava ancora, mamma mia. Savic però cattura. E´ uno che ti parla guardandoti negli occhi, che ragiona e non svicola. Ormai è un ex, ma era uno dei pochi giocatori che, a tu per tu con un giornalista, lo considerava un essere umano e non un venditore di unguenti di vipera da cui scappare prima possibile.
LETTORE: Sceglierà lui il coach?
GIORNALISTA: Lui e Seragnoli. Boniciolli non è out, però tutti questi rinvii fanno pensare a gente che sta cercando altro. Io ne sarei agitato.
LETTORE: Gli annunci li avremo in settimana?
GIORNALISTA: Credo. Anzi, spero. Certo che, quando sarà ufficiale che il miglior allenatore italiano (Madrigali dixit) lavorerà da un´altra parte, sarà dura. Mi martellano ancora le prime parole famose di Lombardi, il giorno dell´insediamento. «Partiamo da un allenatore che, se non l´avessimo, andremmo sicuramente a cercare». Bene, l´hanno trovato gli altri. Però, se al suo posto mettono un big, il colpo lo parano. Tanjevic non è il mio tecnico preferito, ma ha una storia professionale indiscussa. E Ivkovic, a parte il curriculum e il carisma, da uno che si mangia gli arbitri con uno sguardo, senza manco la fatica d´aprir bocca, lo raccontano, in palestra, come un fuoriclasse. Ma se ti sei appena liberato di Gesù Bambino corri proprio a prendere Dio con la barba bianca?
Walter Fuochi
Fonte: La Repubblica