TRIESTE – Il panorama sulla situazione della Coop Nordest si apre con tre buone notizie. Infatti, dopo il titolo di vicecampioni d’Italia conquistato dalla squadra cadetti e la statistica di “Superbasket” che conferma Trieste come quarta piazza italiana per numero di pubblico presente, la Pallacanestro Trieste mette a posto i parametri richiesti dal regolamento esecutivo della Lega basket e completa l’iter per l’iscrizione alla prossima stagione. Tirato il fiato per l’espletamento dell’imminente scadenza, sempre sul fronte societario, i dirigenti triestini sono ancora alle prese con l’obiettivo primario della patrimonializzazione.
«Abbiamo raggiunto fino a ora un budget sufficiente», afferma il presidente Cosolini. Possiamo schierare a completamento della compagine societaria componenti di grande prestigio e solidità come Generali, CrTrieste del gruppo Unicredito ed Essepiù, controllata dalla Coop Nordest. Inoltre, c’è anche un rafforzamento dell’Acegas e di imprenditori privati, a cui si aggiunge un’azionariato diffuso di tifosi, costituito mediante l’operazione “Trieste scende in campo”. È un buon traguardo, ma che per il momento ci consente solamente di ripetere la formula tattica dell’anno scorso senza lanciare grossi nomi, poiché l’indirizzo del nuovo consiglio di amministrazione, che si riunirà questa settimana, sarà improntato a una rigorosa gestione dell’equilibrio costi-ricavi, fatture su cui i proprietari non vogliono transigere, vista la pericolosità delle acque in cui navigano alcune società della massima serie».
Costituita la public company cittadina e in attesa di sapere per avere più risorse a disposizione, Pancotto e Ghiacci, in questi giorni, stanno prendendo i primi contatti con un mercato, ancora soporifero, riunito nella sesta edizione della Summer league di Treviso, appuntamento estivo imprescindibile per tutti gli addetti ai lavori. Il coach ha le idee molto chiare ed è laconico: «Siamo alla ricerca di un lungo di temperamento da affiancare a Casoli e Podestà, di un’ala piccola fisicamente forte con doti di penetratore e di una guardia tiratrice. Non voglio però assolutamente creare aspettative sui nomi, perché nel prendere in considerazione le richieste degli agenti, dobbiamo prima di tutto tener conto del limite delle nostre attuali potenzialità finanziarie».
Andrea Deugeni
«Abbiamo raggiunto fino a ora un budget sufficiente», afferma il presidente Cosolini. Possiamo schierare a completamento della compagine societaria componenti di grande prestigio e solidità come Generali, CrTrieste del gruppo Unicredito ed Essepiù, controllata dalla Coop Nordest. Inoltre, c’è anche un rafforzamento dell’Acegas e di imprenditori privati, a cui si aggiunge un’azionariato diffuso di tifosi, costituito mediante l’operazione “Trieste scende in campo”. È un buon traguardo, ma che per il momento ci consente solamente di ripetere la formula tattica dell’anno scorso senza lanciare grossi nomi, poiché l’indirizzo del nuovo consiglio di amministrazione, che si riunirà questa settimana, sarà improntato a una rigorosa gestione dell’equilibrio costi-ricavi, fatture su cui i proprietari non vogliono transigere, vista la pericolosità delle acque in cui navigano alcune società della massima serie».
Costituita la public company cittadina e in attesa di sapere per avere più risorse a disposizione, Pancotto e Ghiacci, in questi giorni, stanno prendendo i primi contatti con un mercato, ancora soporifero, riunito nella sesta edizione della Summer league di Treviso, appuntamento estivo imprescindibile per tutti gli addetti ai lavori. Il coach ha le idee molto chiare ed è laconico: «Siamo alla ricerca di un lungo di temperamento da affiancare a Casoli e Podestà, di un’ala piccola fisicamente forte con doti di penetratore e di una guardia tiratrice. Non voglio però assolutamente creare aspettative sui nomi, perché nel prendere in considerazione le richieste degli agenti, dobbiamo prima di tutto tener conto del limite delle nostre attuali potenzialità finanziarie».
Andrea Deugeni