Dopo 16 campionati disputati tra A1 e A2, Verona perde la pallacanestro di serie A. La sciagurata gestione di Fiorillo è stata l'inizio della fine: in poco più di un anno di presidenza, l'imprenditore veronese è passato dai faraonici ingaggi di Bullock e Williams nella stagione 2000/2001 al dover ripianare un deficit di tre miliardi l'estate scorsa senza trovare più l'appoggio di sponsor minori e inserzionisti pubblicitari. Inoltre salta anche il contratto di sponsorizzazione con la Skipper che all'ultimo momento opta per la Fortitudo e anche la Banca Popolare di Verona, dopo molti anni, lascia. Il risultato è che il buco da coprire è pesante, inoltre Fiorillo non rispetta l'accordo con Vicenzi che prevedeva l'acquisto del 40% delle azioni dall'ex patron. La società viene messa in liquidazione, Fiorillo si dimette per non intralciare l'ingresso di eventuali nuovi soci dopo aver nominato Peterlin amministratore unico. Ma nessun imprenditore si fa vivo: solo l'ingegner Sandro Bordato con una sottoscrizione popolare (che non avrà successo) tiene vive le speranze, ma il 22 febbraio viene decretato il fallimento. Il resto è storia recente: tre aste vanno deserte, Bordato e Vicenzi si fanno la guerra salvo accordarsi in extremis, ma ormai è troppo tardi: gli sponsor prima sembrano esserci poi svaniscono nel nulla, ma la verità è che sia Vicenzi che Bordato vogliono salvare la società senza sborsare una lira. Ed è la fine.
Per Pool Diretta Sport, Andrea Etrari.
Per Pool Diretta Sport, Andrea Etrari.