In attesa dei comunicati di rito, di ufficiale c'è già la nuova rotta: sotto le Due Torri, quest'anno, si guarda a Est, segnatamente all'area slava. Lo fa la Virtus, vicinissima a mettere sulla panchina che è stata di Messina un altro ex ct azzurro, Bogdan Tanjevic, lo fa soprattutto la Fortitudo, che dato fiducia a Zoran Savic come dirigente e adesso punta dritto a Dusko Ivanovic, un tecnico che è finito sulla bocca di tutti a suon di risultati. Per conferme o aggiustamenti in corsa, non resta che attendere: e mail e fax dalle rispettive sedi, ovviamente.
Qui Fortitudo
La rifondazione dell'Aquila è puntualmente iniziata lunedì sera, quando patron Seragnoli ha investito Zoran Savic del nuovo incarico: general manager, per gli amanti dei ruoli, contratto di tre anni. Forte di questo, Zorki andrà a rifinire l'opera già avviata la scorsa settimana: portare sulla panchina Skipper uno dei coach del momento, Dusko Ivanovic, fresco di titolo spagnolo col Tau, il quinto in sette anni di carriera dopo quello col Limoges in Francia e i tre con il Friburgo in Svizzera. Un'operazione che un anno fa si rivelò impossibile per costi e impegni del tecnico montenegrino, ma che ora potrebbe essere facilitata da due circostanze. La prima: l'intenzione di Ivanovic, già manifestata alla stampa spagnola, di lasciare il Tau nonostante un altro anno di contratto. La seconda: la grande amicizia di Savic con colui che dieci e passa anni fa era suo compagno e leader in una delle migliori versioni della Jugoplastika circolata sui parquet d'Europa.
Aspettando Ivanovic, resta ancora bloccata la posizione di Matteo Boniciolli: anche ieri il tecnico ha inutilmente atteso a Trieste la convocazione di Seragnoli, che nei giorni scorsi aveva manifestato l'intenzione di incontrarlo. Una situazione che, col passare dei giorni, sta diventando sempre più imbarazzante. Come imbarazzante è il ruolo di Lefebre: davanti a un patron che si è già affidato a Savic e con lui ha di fatto scelto anche il nuovo allenatore, non è escluso che il manager rinunci a proseguire il rapporto con la Fortitudo. Capitolo giocatori: qualcosa si muove. Nell'operazione Ivanovic potrebbe rientrare anche Meneghin, destinato al Tau. Fucka piace a Savic, ma non è detto che resti: il Barcellona è lì. I due movimenti permetterebbero all'Aquila di spostarsi su uno dei giocatori in grado di fare la differenza a livello europeo: Bodiroga. Al momento, è solo un pensiero.
Qui Virtus
L'accordo con Tanjevic ci sarebbe già: è arrivato lunedì, al termine di una lunghissima trattativa alla quale ha preso parte Madrigali in persona. C'era da sistemare la posizione del tecnico bosniaco: vincendo il titolo col Villeurbanne, il suo contratto si era automaticamente rinnovato per altri due anni, innescando anche un'altissima penale in caso di rescissione. Ma i dirigenti francesi Boscia l'hanno già scaricato a marzo e ciò pende a favore della Virtus: se son rose, non resta che annunciarle. Meno rosee le prospettive per Rigaudeau e Becirovic: si son visti proporre di ridurre i loro contratti di quasi la metà.
Angelo Costa
Qui Fortitudo
La rifondazione dell'Aquila è puntualmente iniziata lunedì sera, quando patron Seragnoli ha investito Zoran Savic del nuovo incarico: general manager, per gli amanti dei ruoli, contratto di tre anni. Forte di questo, Zorki andrà a rifinire l'opera già avviata la scorsa settimana: portare sulla panchina Skipper uno dei coach del momento, Dusko Ivanovic, fresco di titolo spagnolo col Tau, il quinto in sette anni di carriera dopo quello col Limoges in Francia e i tre con il Friburgo in Svizzera. Un'operazione che un anno fa si rivelò impossibile per costi e impegni del tecnico montenegrino, ma che ora potrebbe essere facilitata da due circostanze. La prima: l'intenzione di Ivanovic, già manifestata alla stampa spagnola, di lasciare il Tau nonostante un altro anno di contratto. La seconda: la grande amicizia di Savic con colui che dieci e passa anni fa era suo compagno e leader in una delle migliori versioni della Jugoplastika circolata sui parquet d'Europa.
Aspettando Ivanovic, resta ancora bloccata la posizione di Matteo Boniciolli: anche ieri il tecnico ha inutilmente atteso a Trieste la convocazione di Seragnoli, che nei giorni scorsi aveva manifestato l'intenzione di incontrarlo. Una situazione che, col passare dei giorni, sta diventando sempre più imbarazzante. Come imbarazzante è il ruolo di Lefebre: davanti a un patron che si è già affidato a Savic e con lui ha di fatto scelto anche il nuovo allenatore, non è escluso che il manager rinunci a proseguire il rapporto con la Fortitudo. Capitolo giocatori: qualcosa si muove. Nell'operazione Ivanovic potrebbe rientrare anche Meneghin, destinato al Tau. Fucka piace a Savic, ma non è detto che resti: il Barcellona è lì. I due movimenti permetterebbero all'Aquila di spostarsi su uno dei giocatori in grado di fare la differenza a livello europeo: Bodiroga. Al momento, è solo un pensiero.
Qui Virtus
L'accordo con Tanjevic ci sarebbe già: è arrivato lunedì, al termine di una lunghissima trattativa alla quale ha preso parte Madrigali in persona. C'era da sistemare la posizione del tecnico bosniaco: vincendo il titolo col Villeurbanne, il suo contratto si era automaticamente rinnovato per altri due anni, innescando anche un'altissima penale in caso di rescissione. Ma i dirigenti francesi Boscia l'hanno già scaricato a marzo e ciò pende a favore della Virtus: se son rose, non resta che annunciarle. Meno rosee le prospettive per Rigaudeau e Becirovic: si son visti proporre di ridurre i loro contratti di quasi la metà.
Angelo Costa
Fonte: Il Resto del Carlino