In occasione di qualsiasi sorteggio, si può dire tutto ed il contrario di tutto. Ma quello di ieri a Barcellona per definire la prima fase della prossima Eurolega (ad effettuarlo c'era anche Ettore Messina, ovviamente per ora in veste solo privata...) ha regalato alla Benetton un gruppo veramente di ferro, metà del quale composto da squadre campioni nazionali. Del resto c'era da aspettarselo: i club iscritti sono scesi da 32 a 24, di conseguenza la qualità è salita. L'unico vantaggio rispetto ad un anno fa è che ne passano cinque e non quattro, più la migliore sesta: le ostilità cominceranno il 9 ottobre, la regular season finirà il 13 febbraio.
Le 16 restanti saranno divise in quattro raggruppamenti: seconda fase dal 26 febbraio al 17 aprile, le prime si giocheranno la Coppa nella Final Four di Barcellona (9-11 maggio). Ed a conferma dell'aumentato tasso spettacolare, il 3 ottobre a Madrid la selezione All Stars dell'Eurolega affronterà il Real per il 100º anniversario della fondazione del mitico club spagnolo. Tornando alla Benetton, da sottolineare l'ennesima presenza nello stesso gruppo della Skipper e del Barça, tutto sommato positiva non foss'altro perché i catalani si affronteranno di nuovo eventualmente solo alle finali.
«Io credo che il nostro sia il girone più duro - ammette senza giri di parole Maurizio Gherardini, il pigì, presente con il presidente Buzzavo nella sede dell'Uleb - Ma è anche il più bello, caratterizzato da un grandissimo equilibrio. Sono convinto che lo spettacolo non mancherà e che i nostri tifosi lo apprezzeranno».
La differenza con il 2001 è che ne passano cinque. «Sì, ed anche che la Benetton si presenta con lo scudetto sul petto: la nostra forza è sempre quella di poter giocare con molta serenità, però un anno fa la gente ci considerava un'incognita, stavolta avremo un maggior rispetto. Non per nulla quest'anno siamo teste di serie».
Rispetto significa anche essere temuti, dunque maggiori difficoltà. «Già, il fatto di essere in 24 aumenta i problemi: io credo che resti soprattutto un girone fantastico».
La concorrenza non la pensa molto diversamente. Svetislav Pesic, nuovo coach del Barcellona dice: «E' un gruppo molto difficile, con squadre campioni nazionali e di grande attrattiva. Sarà difficile entrare fra le 16». E Mihovil Nakic, diesse del Cibona: «Probabilmente è il gruppo più duro, ma non si può mai dire finchè i roster non sono al completo. E gli infortuni avranno un ruolo importante». Engin Ozerhun, giemme dell'Efes: «Anch'io credo sia il più ostico, ma potrò essere più preciso quando le squadre saranno a posto, come nel nostro caso. E comunque calma con i pronostici: l'anno scorso eravamo con sei club sulla carta fortissimi, e nessuno si qualificò per le finali...». E Dragan Sakota, coach dell'Aek (primo scudetto in 32 anni, da 0-2 a 3-2 all'Olympiakos): «Sono contento di questo girone, che ci fornirà i maggiori stimoli per far bene. Inoltre siamo giovani e potremo fare esperienza».
Tenendo conto che i roster sono ancora incompleti, il Barça propone gente come Varejao, Jasikevicius, Duenas, Navarro e Okulaja; il Cibona Dzidic, Prkacin e Sesar; l'Efes Kambala (a cui ha esteso il contratto), Ylmaz e Tunceri; l'Aek Betts, Dikoudis, Bilba e Kakiouzis; l'Alba Garris, Lutke, Demirel e Papic; il Pau Faouthoux, Lukowski, Esteller, Didier Gadou, Rod Sellers. Ha ragione Gherardini: ci sarà da divertirsi.
Allievi. Secondo successo in due giornate per gli allievi Benetton di coach Fedrigo alle finali nazionali di Bormio: 69-61 alla Tiber Roma, 67-61 alla Nch Siena. Oggi c'è l'Oregon Cantù.
Le 16 restanti saranno divise in quattro raggruppamenti: seconda fase dal 26 febbraio al 17 aprile, le prime si giocheranno la Coppa nella Final Four di Barcellona (9-11 maggio). Ed a conferma dell'aumentato tasso spettacolare, il 3 ottobre a Madrid la selezione All Stars dell'Eurolega affronterà il Real per il 100º anniversario della fondazione del mitico club spagnolo. Tornando alla Benetton, da sottolineare l'ennesima presenza nello stesso gruppo della Skipper e del Barça, tutto sommato positiva non foss'altro perché i catalani si affronteranno di nuovo eventualmente solo alle finali.
«Io credo che il nostro sia il girone più duro - ammette senza giri di parole Maurizio Gherardini, il pigì, presente con il presidente Buzzavo nella sede dell'Uleb - Ma è anche il più bello, caratterizzato da un grandissimo equilibrio. Sono convinto che lo spettacolo non mancherà e che i nostri tifosi lo apprezzeranno».
La differenza con il 2001 è che ne passano cinque. «Sì, ed anche che la Benetton si presenta con lo scudetto sul petto: la nostra forza è sempre quella di poter giocare con molta serenità, però un anno fa la gente ci considerava un'incognita, stavolta avremo un maggior rispetto. Non per nulla quest'anno siamo teste di serie».
Rispetto significa anche essere temuti, dunque maggiori difficoltà. «Già, il fatto di essere in 24 aumenta i problemi: io credo che resti soprattutto un girone fantastico».
La concorrenza non la pensa molto diversamente. Svetislav Pesic, nuovo coach del Barcellona dice: «E' un gruppo molto difficile, con squadre campioni nazionali e di grande attrattiva. Sarà difficile entrare fra le 16». E Mihovil Nakic, diesse del Cibona: «Probabilmente è il gruppo più duro, ma non si può mai dire finchè i roster non sono al completo. E gli infortuni avranno un ruolo importante». Engin Ozerhun, giemme dell'Efes: «Anch'io credo sia il più ostico, ma potrò essere più preciso quando le squadre saranno a posto, come nel nostro caso. E comunque calma con i pronostici: l'anno scorso eravamo con sei club sulla carta fortissimi, e nessuno si qualificò per le finali...». E Dragan Sakota, coach dell'Aek (primo scudetto in 32 anni, da 0-2 a 3-2 all'Olympiakos): «Sono contento di questo girone, che ci fornirà i maggiori stimoli per far bene. Inoltre siamo giovani e potremo fare esperienza».
Tenendo conto che i roster sono ancora incompleti, il Barça propone gente come Varejao, Jasikevicius, Duenas, Navarro e Okulaja; il Cibona Dzidic, Prkacin e Sesar; l'Efes Kambala (a cui ha esteso il contratto), Ylmaz e Tunceri; l'Aek Betts, Dikoudis, Bilba e Kakiouzis; l'Alba Garris, Lutke, Demirel e Papic; il Pau Faouthoux, Lukowski, Esteller, Didier Gadou, Rod Sellers. Ha ragione Gherardini: ci sarà da divertirsi.
Allievi. Secondo successo in due giornate per gli allievi Benetton di coach Fedrigo alle finali nazionali di Bormio: 69-61 alla Tiber Roma, 67-61 alla Nch Siena. Oggi c'è l'Oregon Cantù.