FABRIANO - Non c'è proprio pace per il Fabriano Basket. Dopo la grana dell'iscrizione (presentata in tempo, ma ancora in attesa di conoscere il verdetto della 'Comtec' sulla sanità del bilancio biancazzurro), adesso c'è da fare i conti con una nuova tegola.
L'Assemblea di Lega, riunitasi lunedì a Bologna, ha reso noto che nella stagione appena conclusa Fabriano e Roseto non hanno raggiunto il tetto salariale minimo di spesa stabilito e pertanto dovranno regolarizzare la loro situazione inderogabilmente entro il 15 luglio. Le parole con cui si conclude il comunicato fanno tremare: "La mancata osservanza di quel parametro entro la data stabilita non permette di restare all'interno della Lega di serie A".
Cerchiamo di chiarire il problema. Il regolamento dello scorso anno prevedeva che ogni squadra di serie A accumulasse un monte contratti per i giocatori di almeno 1 milione e 400 mila euro (alzato a 1 milione e 750 mila euro per la stagione ventura, ma questo adesso non importa)
Secondo i conti della Lega, Fabriano e Roseto lo scorso campionato non hanno raggiunto questo tetto minimo. I numeri che ha in mano la società fabrianese dicono che il parametro è stato rispettato, considerando gli ultimi tre ingaggi aggiuntivi di La Salle Thompson, Darren Mclinton e, soprattutto, Ferran Martinez, acquistato ad aprile appositamente per raggiungere il minimo di spesa.
«Il problema sorge dai due conteggi diversi - ci spiega il presidente Claudio Biondi - tranquilli, metteremo tutto a posto entro il 15 luglio».
Resta da capire per quale motivo all'importante Assemblea di Lega di lunedì non ci fosse nessun rappresentante del Fabriano Basket, che avrebbe potuto perorare direttamente la causa biancazzurra: che gioco stia facendo la società noi ancora non riusciamo a comprenderlo. Nel frattempo sul fronte tecnico, oltre all'ipotesi Ciaboco e alla meno credibile pista Ranuzzi, sembra che qualcosa di nuovo si stia muovendo: nelle ultime ore è stato sondato il terreno per il coach Roberto Carmenati, fabrianese purosangue che proprio domenica ha concluso la sua felicissima esperienza americana come assistente di Kareem-Abdul Jabbar agli Oklahoma Storm, vincitori del campionato 'Usbl' battendo in finale i Kansas Cagers 122-109.
Carmenati tra pochi giorni tornerà in città. Forse allora ne sapremo di più, ma non c’è dubbio che adesso c’è anche lui nella lista dei possibili allenatori per la prossima stagione.
In attesa di risolvere i problemi societari, che per la verità sono quelli primari.
Ferruccio Cocco
L'Assemblea di Lega, riunitasi lunedì a Bologna, ha reso noto che nella stagione appena conclusa Fabriano e Roseto non hanno raggiunto il tetto salariale minimo di spesa stabilito e pertanto dovranno regolarizzare la loro situazione inderogabilmente entro il 15 luglio. Le parole con cui si conclude il comunicato fanno tremare: "La mancata osservanza di quel parametro entro la data stabilita non permette di restare all'interno della Lega di serie A".
Cerchiamo di chiarire il problema. Il regolamento dello scorso anno prevedeva che ogni squadra di serie A accumulasse un monte contratti per i giocatori di almeno 1 milione e 400 mila euro (alzato a 1 milione e 750 mila euro per la stagione ventura, ma questo adesso non importa)
Secondo i conti della Lega, Fabriano e Roseto lo scorso campionato non hanno raggiunto questo tetto minimo. I numeri che ha in mano la società fabrianese dicono che il parametro è stato rispettato, considerando gli ultimi tre ingaggi aggiuntivi di La Salle Thompson, Darren Mclinton e, soprattutto, Ferran Martinez, acquistato ad aprile appositamente per raggiungere il minimo di spesa.
«Il problema sorge dai due conteggi diversi - ci spiega il presidente Claudio Biondi - tranquilli, metteremo tutto a posto entro il 15 luglio».
Resta da capire per quale motivo all'importante Assemblea di Lega di lunedì non ci fosse nessun rappresentante del Fabriano Basket, che avrebbe potuto perorare direttamente la causa biancazzurra: che gioco stia facendo la società noi ancora non riusciamo a comprenderlo. Nel frattempo sul fronte tecnico, oltre all'ipotesi Ciaboco e alla meno credibile pista Ranuzzi, sembra che qualcosa di nuovo si stia muovendo: nelle ultime ore è stato sondato il terreno per il coach Roberto Carmenati, fabrianese purosangue che proprio domenica ha concluso la sua felicissima esperienza americana come assistente di Kareem-Abdul Jabbar agli Oklahoma Storm, vincitori del campionato 'Usbl' battendo in finale i Kansas Cagers 122-109.
Carmenati tra pochi giorni tornerà in città. Forse allora ne sapremo di più, ma non c’è dubbio che adesso c’è anche lui nella lista dei possibili allenatori per la prossima stagione.
In attesa di risolvere i problemi societari, che per la verità sono quelli primari.
Ferruccio Cocco