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La Snaidero vicina a Vanuzzo

L’ala pivot di Dolo potrebbe prendere il posto lasciato da Alibegovic o Li Vecchi

Se alla recente Summer League di Treviso il faccione più soddisfatto era quello dell'ex allenatore arancione Melillo (che si è visto recapitare in un sol colpo, dalla nuova proprietà rosetana, Monroe, Fajardo e Moltedo), il gm udinese Giancarlo Sarti ha limitato il suo raggio d'azione, cercando di individuare, oltre qualche aggancio tecnico (ma sul campo, sinceramente, si sono avvicendati elementi di valore medio basso, roba più di Legadue che di serie A), anche possibili interessati agli esuberi orange. E intanto qualcosa si sta muovendo, anche se impercettibilmente, sulle bancarelle del mercato snaiderino.
Augurandoci che la prospettiva di rivedere al Carnera anche uno solo tra Esposito e Gentile sia frutto di un momento di alta comicità (ma non sembra tramontata l'ipotesi che i gemelli finiscano a Napoli, anche perchè la Di Nola potrebbe disputare le prime gare casalinghe a Caserta...) e preso atto del momentaneo depistaggio in relazione alla querelle Li Vecchi (è noto però che, una o più smentite equivalgono ad una...conferma), il primo nome inedito risponde a quello di Manuel Vanuzzo, il 2,02 (classe 1975) di Dolo reduce da un ottimo campionato a Messina, dopo tre stagioni a Montecatini e prima di un possibile, prestigioso parcheggio, saltato in extremis, lo scorso autunno, all'Aek Atene. Vanuzzo, assistito da Marco Damiani e già convocato a suo tempo in nazionale da Tanjevic, è recentemente rientrato nel giro azzurro (partecipando al torneo dell'Acropolis ad Atene) e potrebbe ricoprire senza problemi gli spot di ala grande o piccola. Consentendo così alla Snaidero di assorbire in maniera indolore le eventuali rinunce ad Alibegovic e Li Vecchi il quale, nonostante tutti i suoi limiti, continua a vantare numerosi estimatori. Attenzione, però, perchè Vanuzzo è marcato stretto pure da altri club, che potrebbero scaraventare sul piatto argomentazioni accattivanti: Milano, ad esempio, senza trascurare Pesaro, dove la famiglia Scavolini avrà anche l'intenzione di alleggerire il proprio impegno, ma non certo di smobilitare. Un'altra pista conduce al lungo veronese Camata (che ha chiuso la stagione a Barcellona), anche se un'accoppiata di plantigradi con Brent Scott non sarebbe tatticamente il massimo.
NAZIONALE KO.Dopo l'autoritario successo ai danni della Cina, nel match inaugurale del primo dei due quadrangolari in estremo oriente, l'Italia è caduta al cospetto dell'Australia: 79 a 66 il punteggio finale per i canguri, superiori in modo particolare sul piano dell'intensità.
E dopo i 20 punti dell'esordio, Michele Mian è incappato in una prestazione infelice: l' 1/8 al tiro è la fotografia della serata no del "filosofo". Sette, invece, i punti di capitan Giacomo Galanda. Oggi sfida contro la Jugoslavia, che ha rimediato un'altra batosta, stavolta ad opera dei padroni di casa della Cina, per 92 a 78.
Roberto Zanitti
Fonte: Il Gazzettino
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