Che Dusko Ivanovic sia l´obiettivo primario della Fortitudo non è certo invenzione dei portici bolognesi, così come, a giorni, potrebbe davvero celebrarsi il matrimonio tra la Virtus e Bogdan Tanjevic.
Partiamo dalla Fortitudo, che ancora nulla ha lasciato trapelare dall´incontro di lunedì tra Zoran Savic e il Presidente Giorgio Seragnoli. Matteo Boniciolli rimane ancora in attesa delle decisioni dei padroni del vapore anche se, in questi casi, il silenzio non fa certo il gioco del coach. Che, nel frattempo, vede chiudersi altre eventuali porte: la Nuova Pallacanestro Napoli, che non ha mai nascosto un interesse per lui, nel frattempo ha infatti ingaggiato Andrea Mazzon.
Intanto, la trattativa per portare Ivanovic sulla panchina biancoblù comincia a prendere la sua fisionomia: come merce di scambio, non entrerebbero giocatori (Meneghin o Fucka, si diceva), ma solo un bel gruzzolo di quattrini. Un´operazione da circa 3 miliardi di vecchie lire, contando l´ingaggio del montenegrino (700mila dollari) e una penale simile da pagare al club basco. L´impressione, anche se Ivanovic, in terra spagnola, continua a sottolineare il rimanente anno di contratto, è che l´affare possa concretizzarsi. E la separazione consensuale di ieri tra Scariolo e il Real, potrebbe essere un´altra tessera di quel mosaico: con l´ex biancoblù diretto a Vitoria (dove iniziò la sua fortunata stagione spagnola) e mister Dusko al PalaDozza.
Ma c´è anche un´altra voce che interessa il mondo Fortitudo. Sembra che in via S. Felice stiano seguendo con interesse le mosse dell´ex-centro della Virtus, Rashard Griffith: la trattativa, che nell´immaginario collettivo farebbe il paio con il passaggio di sponda di Marko Jaric nel 2000, potrebbe anche prendere fuoco sulla base di un milione di dollari. Dall´Orlando Sentinel, però, fanno sapere che l´offerta degli Orlando Magic, estremamente carenti nel pacchetto lunghi, possa arrivare al milione e mezzo di dollari. A questi livelli, la Skipper preferisce chiamarsi fuori. E i Magic non scherzano: ne hanno acquisito i diritti per firmarlo ed averlo nel roster.
Dalla Virtus trapela ancora meno. Tutto lascia credere che il dopo Messina sarà Boscia Tanjevic, ma di annunci ufficiali manco a parlarne. La chiacchiera ricorrente è quella che riguarda Dejan Bodiroga: l´ipotesi sarebbe decisamente suggestiva, anche per sopire qualche tumulto della tifoseria (leggi, abbonamento non rinnovato). Boscia Tanjevic e Dejan Bodiroga sarebbe una coppia che si ritrova, a poco più di 6 anni dallo scudetto di Milano, a ormai 10 dall´esordio a Trieste, quando Bodiroga stupiva l´Italia giocando, da straniero, a soli 19 anni. Ma, come dicevamo, sono solo chiacchiere. Quantificabili in due milioni e rotti di dollari, se si volesse portare Dejan sotto le Due Torri. Intanto, primo colpo per la Benetton del nuovo corso Messina: firmato, con un triennale, Istvan Nemeth, guardia ungherese classe 1979.
E nel frattempo, la Nba continua a setacciare i terreni europei: il greco Efthimios Rentzias lascia Barcellona e si accorda con i Philadelphia 76ers; Mate Skelin, centro del Krka Novo Mesto, cercherà invece di convincere i New York Knicks.
Marco Martelli
Partiamo dalla Fortitudo, che ancora nulla ha lasciato trapelare dall´incontro di lunedì tra Zoran Savic e il Presidente Giorgio Seragnoli. Matteo Boniciolli rimane ancora in attesa delle decisioni dei padroni del vapore anche se, in questi casi, il silenzio non fa certo il gioco del coach. Che, nel frattempo, vede chiudersi altre eventuali porte: la Nuova Pallacanestro Napoli, che non ha mai nascosto un interesse per lui, nel frattempo ha infatti ingaggiato Andrea Mazzon.
Intanto, la trattativa per portare Ivanovic sulla panchina biancoblù comincia a prendere la sua fisionomia: come merce di scambio, non entrerebbero giocatori (Meneghin o Fucka, si diceva), ma solo un bel gruzzolo di quattrini. Un´operazione da circa 3 miliardi di vecchie lire, contando l´ingaggio del montenegrino (700mila dollari) e una penale simile da pagare al club basco. L´impressione, anche se Ivanovic, in terra spagnola, continua a sottolineare il rimanente anno di contratto, è che l´affare possa concretizzarsi. E la separazione consensuale di ieri tra Scariolo e il Real, potrebbe essere un´altra tessera di quel mosaico: con l´ex biancoblù diretto a Vitoria (dove iniziò la sua fortunata stagione spagnola) e mister Dusko al PalaDozza.
Ma c´è anche un´altra voce che interessa il mondo Fortitudo. Sembra che in via S. Felice stiano seguendo con interesse le mosse dell´ex-centro della Virtus, Rashard Griffith: la trattativa, che nell´immaginario collettivo farebbe il paio con il passaggio di sponda di Marko Jaric nel 2000, potrebbe anche prendere fuoco sulla base di un milione di dollari. Dall´Orlando Sentinel, però, fanno sapere che l´offerta degli Orlando Magic, estremamente carenti nel pacchetto lunghi, possa arrivare al milione e mezzo di dollari. A questi livelli, la Skipper preferisce chiamarsi fuori. E i Magic non scherzano: ne hanno acquisito i diritti per firmarlo ed averlo nel roster.
Dalla Virtus trapela ancora meno. Tutto lascia credere che il dopo Messina sarà Boscia Tanjevic, ma di annunci ufficiali manco a parlarne. La chiacchiera ricorrente è quella che riguarda Dejan Bodiroga: l´ipotesi sarebbe decisamente suggestiva, anche per sopire qualche tumulto della tifoseria (leggi, abbonamento non rinnovato). Boscia Tanjevic e Dejan Bodiroga sarebbe una coppia che si ritrova, a poco più di 6 anni dallo scudetto di Milano, a ormai 10 dall´esordio a Trieste, quando Bodiroga stupiva l´Italia giocando, da straniero, a soli 19 anni. Ma, come dicevamo, sono solo chiacchiere. Quantificabili in due milioni e rotti di dollari, se si volesse portare Dejan sotto le Due Torri. Intanto, primo colpo per la Benetton del nuovo corso Messina: firmato, con un triennale, Istvan Nemeth, guardia ungherese classe 1979.
E nel frattempo, la Nba continua a setacciare i terreni europei: il greco Efthimios Rentzias lascia Barcellona e si accorda con i Philadelphia 76ers; Mate Skelin, centro del Krka Novo Mesto, cercherà invece di convincere i New York Knicks.
Marco Martelli
Fonte: La Repubblica