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Zorzi soddisfatto della Viola

La vittoria contro Trieste fa sorridere il paron

REGGIO CALABRIA – Il Botteghelle ha colpito ancora con il suo pubblico che assiepava le non capienti tribune, con un tifo d'altri tempi. Dovuto soprattutto alla conformazione dell'impianto che fa vivere ai tifosi, in diretta, impressioni istantanee. Sembra che i tifosi giochino con i propri beniamini. Tutti a un passo dal parquet uniti nel tifare come non mai. Evitata la dispersione del troppo grande, per ora, Palapentimele il calore degli oltre tremila tifosi fa veramente esistere in campo il mitico sesto uomo. Domenica sera la Viola ha superato oltre che la fortissima squadra triestina della Coop Nordest, la grande paura di dover ripetere un incontro già vinto abbondantemente. Mancavano appena due minuti e quattro, con la Viola in vantaggio di ben undici punti e con il pallone in suo possesso, quando all'improvviso la mancanza di energia elettrica velava l'euforia dei presenti. Un inconveniente molto grave poiché se le luci non si fossero riaccese entro l'ora concessa dagli arbitri la partita, già vinta, si sarebbe dovuta ripetere in data da destinarsi partendo dallo zero a zero. Felicissimi gli ospiti con Pancotto che sperava proprio nella poca efficienza dell'impianto del Botteghelle, mentre Zorzi al contrario pativa le pene dell'inferno. Il coach reggino ha definito quei due minuti e quattro il periodo più lungo e tormentato della sua vita. Avrà pregato tutti i Santi affinché il guasto potesse essere riparato in tempo, sperando soprattutto in Pasquale Favano. Come una liberazione si accendono i fari, e si riparte con tante incognite. Riusciranno Montecchia e compagni a continuare nella loro magica serata? Così è stato poiché finalmente la Viola ha giocato da vera squadra, con un gruppo compatto, che potremmo anche definire omogeneo, unendo all'entusiasmo anche il ragionamento. Come ha detto Zorzi alla fine della partita tutti hanno giocato bene, mettendo in atto, finalmente quanto provato e riprovato negli allenamenti. Una nota a parte merita il più giovane della squadra. Come età, poiché in campo si è visto un vero campione. Delfino, i cui genitori erano in tribuna, è stato veramente lo show man della serata. Novello Ginobili è esploso in una prestazione da incorniciare, dimostrando estro, inventiva e potenza. Un Delfino super seguito a ruota dal solito grande Montecchia, da Eubanks sempre più produttivo, da Tomidy che, soprattutto nel finale, ha confermato la sua caparbietà di buon irlandese. Positivo anche l'esordio di Mazzarino, che in campo, emozione dell'esordio a parte, ha dimostrato di poter essere un buon sostituto di Ale, ma anche di poter convivere positivamente in campo con il play titolare. Una partita che fa ritornare la Viola a riveder le stelle, lanciata più che mai alla conquista degli altri punti che mancano per la sicurezza matematica della salvezza.
Francesco Calafiore
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