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Biondi tranquillizza tutti

Il preseidente del Fabriano: «Sistemeremo tutti i conti in tempo»

FABRIANO - Ce la farà anche stavolta Fabriano? Se lo chiedono un po' tutti, dal settimanale 'Superbasket', che ha titolato in questa maniera il suo lungo pezzo, fino ai tifosi biancazzurri, ormai avvezzi a queste corse contro il tempo e contro gli imprevisti, dopo il passaggio in extremis da Ceresani a Ninno nel '96, l'acquisto dei diritti da Pistoia nel '99, il salvataggio all'ultimora del 2000, l'iscrizione da perfezionare al volo dell'anno scorso. Stavolta a mettere in dubbio il futuro del Fabriano Basket in A1 c'è un parametro non rispettato (il tetto di spesa minima di 1 milione e 400 mila euro) nella stagione appena conclusa. Almeno così dice la Lega, che ha dato tempo ai cartai (e a Roseto) fino al 15 luglio per regolarizzare il tutto, pena l'esclusione dall'A1. Da Fabriano, il presidente Biondi dice che «il problema sta tutto in un differente modo di aver fatto i conti, non c'è da preoccuparsi, i documenti verranno messi a posto in tempo, ci stiamo lavorando, lasciatecelo fare in pace». La Lega, visto che la dirigenza fabrianese non si è presentata all'assembela di lunedì, è disposta a spiegare a qualcuno della società dove sono i punti discordanti e chiarirsi per apportare i giusti correttivi. Intanto i giorni passano e, costatando un certo immobilismo da parte della società, i tifosi sono sul punto di far sentire nuiovamente la loro voce. A rischio c'è il massimo giocattolo sportivo di Fabriano. Tra l'altro un piccolo centro, con pochi santi in paradiso, che, se non presenterà documentazioni in regola, verrebbe fatto fuori senza troppi problemi. Pare, anzi, che Reggio Emilia sia già pronta per un eventuale ripescaggio in A1, visto che Imola, che avrebbe diritto prima di Reggio, non se la sente. Insomma, c'è da stare in guardia. Nel frattempo, visti gli attuali problemi, si è bloccata sul nascere la trattativa che porterebbe Roberto Carmenati sulla panchina biancazzurra: ma le porte restano aperte, in attesa di tempi migliori. In Carmenati, tra l'altro, reduce da una felice esperienza come assistente di Jabbar in Usa, Fabriano troverebbe non solo un tecnico motivato, ma anche un valido talent-scout: in periodo di austerity prendere due piccioni con una fava non è male. Si allontana, invece, l'altra pista che conduce a Luca Ciaboco come coach, tentato dal buon biennale offertogli da Osimo per fare il vice di Baldinelli.
Ferruccio Cocco
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