Dunque la svolta che Claudio Toti, presidente della Virtus Roma, aveva annunciato a metà del campionato scorso, c'è stata. Sulla panchina della squadra romana approda Piero Bucchi, fresco del trionfo con la Di Nola Napoli che ha portato in A dalla Legadue. Nuovo general manager è Roberto Brunamonti, bandiera per quasi un ventennio della Virtus Bologna, prima come giocatore e poi come dirigente. Bucchi, bolognese, 44 anni, una grande esperienza con il Benetton dove nel 2000 ha vinto la coppa Italia, prende il posto di Attilio Caja. "Sono eccitato da questa nuova esperienza - ha detto il tecnico -. So bene che Roma è una piazza difficile, ma nella stesso tempo è una squadra alla quale ogni allenatore giustamente aspira. Programma? Quello di fare bene e portare la Virtus a un livello superiore rispetto a quello che già ha". Bucchi, che deve ancora scegliere il suo assistente, ha già chiara in testa la squadra che metterà in campo, anche se nomi su nuovi arrivi non ne fa: "Partiamo dal trio Righetti, Tonolli e Myers, quindi cerchiamo un playmaker e un centro. Il gioco? Voglio una squadra veloce". Eccitato Bucchi, stesso sentimento per Brunamonti che pure ha lasciato una società vincente come la Virtus Bologna. "E' bello affrontare una sfida e Roma è proprio questo. Ho voglia di fare bene in una città che oltre al basket offre altre mille alternative. Vogliamo riportare la gente al palasport a vedere un buon basket. La squadra che verrà? Col presidente abbiamo naturalmente già scambiato delle idee, vediamo cosa offre il mercato e i ruoli che ci sono da coprire. Ci vorrà però un po' di tempo. Noi comunque per metà agosto quando inizierà il raduno vorremmo essere al completo". Nuovo sforzo economico del presidente Toti che avrà anche un altro problema di risolvere, quello dello sponsor visto che la Wurth non ha rinnovato l'abbinamento. "Guidare una società di basket a Roma è un grande impegno. Noi lo affrontiamo con la consapevolezza di riuscire a riconquistare pubblico, credibilità e visibilità".
Erminio Marcucci
Erminio Marcucci