L'espressione divertita ed un po' furbetta di chi sa di aver fatto Bingo e non vede l'ora di dimostrarlo, mentre il padre, il general manager e soprattutto la fidanzata Gina, se lo mangiavano con gli occhi. Così ieri si è presentato Istvan Nemeth, 22 anni, 1.92, mano (sinistra) caldissima e due gambe con le molle, come ha mostrato il filmato introduttivo. E' lui il primo colpo della Benetton in questa estate che ancora profuma di scudetto. Agli scettici che già si domandano «Un ungherese? E chi sarà mai?», il pigì Maurizio Gherardini, che da anni non sbaglia un colpo pescando nel sommerso dell'Est Europa, risponde così: «E' da un anno e mezzo che lo seguivamo, da quando cioè abbiamo iniziato la collaborazione con il Kormend, un club modello per come sa lavorare sui giovani». Insomma, garantisce lui sul talento ungherese...
«Nemeth è stato l'Mvp del campionato ed è la stella della sua Nazionale. L'Nba lo ha incluso nelle liste ed i test atletici a cui lo abbiamo sottoposto sono stati sorprendenti. Aggiungo che appena lo abbiamo ingaggiato (con contratto triennale ndr) ce l'hanno chiesto tre club di A/1... Ma, a parte questo, di lui ci ha colpito la maturità, la capacità di tenere in pugno la situazione, è uno che sa sempre fare le scelte giuste».
Insomma, un leader? «Direi di sì - sorride il ragazzo - Su di me si può contare. Posso giocare play o guardia ma preferisco play, oltre che tirare so passare, ed il fatto di essere mancino è per me un vantaggio. Ammetto che in difesa non sono un mostro, dovrò lavorarci ed anche potenziarmi fisicamente per essere competitivo nel vostro campionato, che conosco bene perché in Ungheria vediamo tutte le vostre partite, comprese quelle dell'Eurolega».
Prime impressioni sull'ambiente trevigiano?
«Ottime. La città è piccola, mi piace parecchio, ha un centro molto bello e la gente è cordiale. In quanto alla Benetton, lo reputo uno dei migliori club europei, non posso che dirmi soddisfatto di essere arrivato qui. Mi sarebbe piaciuto ritrovare Mike D'Antoni, ma anche con un altro coach non ci saranno problemi».
Ai tifosi, che hanno appena visto la loro squadra vincere il titolo, cosa dici?
«Mi auguro semplicemente che la prossima stagione possa essere altrettanto positiva come lo è stata questa».
Nemeth nell'ultimo campionato ha tenuto 19 punti di media (39 di high) con il 63 per cento da due, il 42 da tre, 4.7 assist e 2.3 recuperi. Cifre da torneo magiaro, che andranno adeguatamente tarate, però si vede che ha qualità: a sparare la bomba non ci pensa due volte, è abile anche nel traffico sottocanestro grazie ad un buon atletismo e non disdegna di servire qualche assist. L'impressione è che si tratti del classico giovane ungherese simpatico ed estroverso, l'esatto contrario di Chikalkin: non ci metterà molto ad entrare in sintonia col pubblico. I suoi idoli sono Pippen e Baggio, ammira Bruce Willis e Angelina Jolie, gli è piaciuto molto «Il signore degli anelli», ascolta il rock, legge e mangia di tutto, giochicchia a calcio e tennis, in vacanza va in Grecia.
Silvano Focarelli
«Nemeth è stato l'Mvp del campionato ed è la stella della sua Nazionale. L'Nba lo ha incluso nelle liste ed i test atletici a cui lo abbiamo sottoposto sono stati sorprendenti. Aggiungo che appena lo abbiamo ingaggiato (con contratto triennale ndr) ce l'hanno chiesto tre club di A/1... Ma, a parte questo, di lui ci ha colpito la maturità, la capacità di tenere in pugno la situazione, è uno che sa sempre fare le scelte giuste».
Insomma, un leader? «Direi di sì - sorride il ragazzo - Su di me si può contare. Posso giocare play o guardia ma preferisco play, oltre che tirare so passare, ed il fatto di essere mancino è per me un vantaggio. Ammetto che in difesa non sono un mostro, dovrò lavorarci ed anche potenziarmi fisicamente per essere competitivo nel vostro campionato, che conosco bene perché in Ungheria vediamo tutte le vostre partite, comprese quelle dell'Eurolega».
Prime impressioni sull'ambiente trevigiano?
«Ottime. La città è piccola, mi piace parecchio, ha un centro molto bello e la gente è cordiale. In quanto alla Benetton, lo reputo uno dei migliori club europei, non posso che dirmi soddisfatto di essere arrivato qui. Mi sarebbe piaciuto ritrovare Mike D'Antoni, ma anche con un altro coach non ci saranno problemi».
Ai tifosi, che hanno appena visto la loro squadra vincere il titolo, cosa dici?
«Mi auguro semplicemente che la prossima stagione possa essere altrettanto positiva come lo è stata questa».
Nemeth nell'ultimo campionato ha tenuto 19 punti di media (39 di high) con il 63 per cento da due, il 42 da tre, 4.7 assist e 2.3 recuperi. Cifre da torneo magiaro, che andranno adeguatamente tarate, però si vede che ha qualità: a sparare la bomba non ci pensa due volte, è abile anche nel traffico sottocanestro grazie ad un buon atletismo e non disdegna di servire qualche assist. L'impressione è che si tratti del classico giovane ungherese simpatico ed estroverso, l'esatto contrario di Chikalkin: non ci metterà molto ad entrare in sintonia col pubblico. I suoi idoli sono Pippen e Baggio, ammira Bruce Willis e Angelina Jolie, gli è piaciuto molto «Il signore degli anelli», ascolta il rock, legge e mangia di tutto, giochicchia a calcio e tennis, in vacanza va in Grecia.
Silvano Focarelli