Il primo posto è più vicino (dal -6, della vigilia del derby, si è passati al -4) ma, classifica alla mano, la Kinder resta per ora al quarto posto. Anche se sabato prossimo, per esempio, dopo aver regolato i conti con la Skipper (e azzerato il passivo dell'andata), la Virtus potrebbe fare lo stesso con la Benetton, che a Treviso si impose con due punti di scarto.
Ma il campionato, se non è (ora) l'ultimo dei pensieri della Kinder e del suo allenatore, è comunque un obiettivo che viene oscurato dall'immediatezza dell'Eurolega. La Kinder è stata brava, con un percorso netto, a conquistare la sua pole position (6 punti per i bianconeri, contro i 2 di Real Madrid, Efes Pilsen e Ural Perm): dopodomani potrebbe fare un altro passettino in avanti lungo la strada che non porta poi così lontano, perché la final four si giocherà il 3 e 5 maggio proprio al PalaMalaguti.
Ieri Messina ha concesso una giornata di riposo a un gruppo che, tra Madrid e Casalecchio, ha speso tante energie, soprattutto dal punto di vista fisico.
Una giornata di relax che servirà a recuperare le gambe. E dar modo alla Kinder di esprimere il suo volto migliore. Che è poi quello di Marko Jaric che, dopo la stracittadina, ha ribadito un suo vecchio pensiero: "Se riusciamo a esprimerci ai massimi livelli, mantenendo quella continuità che finora ha fatto difetto, possiamo mettere in difficoltà qualsiasi tipo di avversario".
Anche se dall'altra parte del campo c'è la capolista.
Anche se la Kinder non può ancora contare sul miglior Griffith.
Le difficoltà di Rashard (per lui non bisogna considerare solo il lungo stop, ma anche la stazza e il peso) sono state finora digerite da un gruppo che ha trovato al proprio interno risorse importanti (Andersen su tutti, ma non solo lui). Le prossime gare, a cominciare da quella interna con l'Efes Pilsen, serviranno a 'Black Macigno' per ritrovare un'autonomia accettabile.
Alessandro Gallo
Ma il campionato, se non è (ora) l'ultimo dei pensieri della Kinder e del suo allenatore, è comunque un obiettivo che viene oscurato dall'immediatezza dell'Eurolega. La Kinder è stata brava, con un percorso netto, a conquistare la sua pole position (6 punti per i bianconeri, contro i 2 di Real Madrid, Efes Pilsen e Ural Perm): dopodomani potrebbe fare un altro passettino in avanti lungo la strada che non porta poi così lontano, perché la final four si giocherà il 3 e 5 maggio proprio al PalaMalaguti.
Ieri Messina ha concesso una giornata di riposo a un gruppo che, tra Madrid e Casalecchio, ha speso tante energie, soprattutto dal punto di vista fisico.
Una giornata di relax che servirà a recuperare le gambe. E dar modo alla Kinder di esprimere il suo volto migliore. Che è poi quello di Marko Jaric che, dopo la stracittadina, ha ribadito un suo vecchio pensiero: "Se riusciamo a esprimerci ai massimi livelli, mantenendo quella continuità che finora ha fatto difetto, possiamo mettere in difficoltà qualsiasi tipo di avversario".
Anche se dall'altra parte del campo c'è la capolista.
Anche se la Kinder non può ancora contare sul miglior Griffith.
Le difficoltà di Rashard (per lui non bisogna considerare solo il lungo stop, ma anche la stazza e il peso) sono state finora digerite da un gruppo che ha trovato al proprio interno risorse importanti (Andersen su tutti, ma non solo lui). Le prossime gare, a cominciare da quella interna con l'Efes Pilsen, serviranno a 'Black Macigno' per ritrovare un'autonomia accettabile.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino