La nuova avventura italiana di Zare Markovski, coach dell'Air Avellino, non è certo cominciata nel migliore dei modi. Un terribile incidente autostradale, nel quale il tecnico macedone è rimasto coinvolto all'altezza di Frosinone, ha rischiato seriamente di rovinare questo inizio di stagione del club biancoverde ed, ovviamente, dello stesso Markovski. Il coach, però, ad Avellino c'è arrivato miracolosamente illeso. Nemmeno un graffio, ma tanta paura. Abbastanza per spingerlo a credere che quest'anno il campionato dovrà andare per forza bene. «Se così non fosse - ha confidato Markovski a Sanfilippo, al suo arrivo ad Avellino -, in quell'incidente sarei sicuramente morto». E così, ieri pomeriggio, nonostante fosse ancora visibilmente provato dall'accaduto, l'ex coach del Lugano non ha mancato di presenziare alla sua presentazione ufficiale a stampa e tifosi, all'interno dello spazio riservato alle iniziative di «R...estate ragazzi». Un saluto agli Original Fans, con tanto di sciarpa biancoverde al collo, e poi via a scambiare due chiacchiere coi giornalisti. Qualcuno gli ha ricordato che, negli ultimi anni, ha quasi sempre scelto squadre «disperate», almeno dal punto di vista economico, portandole poi a risultati superiori rispetto alle aspettative. «Mi fa piacere - ha scherzato Markovski - essere considerato l'uomo delle imprese impossobili. Ma la Scandone non mi sembra faccia parte di questa categoria. Negli ultimi anni ha fatto miglioramenti importanti ed anche io, quest'anno, spero di poter raggiungere il miglior risultato possibile». Ma il prossimo campionato di serie A1 non sarà esattamente una passeggiata. «La difficoltà più grande - spiega il coach - starà nell'amalgamare la nuova squadra. Magari potremo tentare di confermare qualche elemento della passata stagione o di far tornare qualche ex giocatore. Io vorrei un roster di 10 elementi più due giovani, all'interno del quale il play, l'ala piccola ed il post-basso dovranno essere l'asse portante del nostro gioco». Tutti indizi, questi, che portano alla possibile riconferma di Johnson, Hafnar e McGhee, anche se per tutti e tre questi giocatori c'è da ridefinire il discorso economico. Ma non è da escludere nemmeno il ritorno di qualche ex molto amato. Si parla di Yegor Mescheriakov o di Michele Maggioli. Ma Zare Markovski potrebbe anche tentare di portare con se qualche buon elemento del Lugano, come per esempio l'ala Damir Tvrdic. «Lui ha già fatto molto bene in Italia - ammette il coach biancoverde -, due anni fa, a Jesi. Ed in Svizzera si è confermato. Se ci sarà la possibilità di prendere un giocatore dal Lugano, sarà certamente Damir Tvrdic».