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Jabbar coach a Golden State?

Kareem ipotesi affascinante per la panchina dei Warriors

Le voci si sono rincorse in continuazione, negli ultimi giorni. Dalle parti del Golden Gate, c'era chi spingeva per una tripletta da sogno: Mike Dunleavy jr. come scelta al draft, Mike Dunleavy sr. come allenatore e la bandiera Chris Mullin come general manager dei nuovi Golden State Warriors. Il primo colpo è andato a segno (l'ex-Duke University è stato terza scelta assoluta lo scorso 26 giugno). Ma qui viene il bello, perché le posizioni di allenatore e GM sono ben salde nelle mani di Brian Winters e Garry St. Jean. Ben salde, insomma... Winter, assunto ad interim come sostituto di Dave Cowens a dicembre 2001, ha collezionato un record di 13-46, con un misero 22.0% di vittorie (Cowens era stato cacciato potendo sfoggiare il 34.8%). Allora ecco la pista Dunleavy sr.: apriti cielo! C'è chi fa notare che l'ex-coach di Lakers, Blazers e Bucks in carriera ha vinto solo otto gare in più di quelle che ha perso (398-390 e 50.5% per l'esattezza); altri che invece già si immaginano telenovele da spogliatoio, con gelosie, invidie e conseguenti disastri nella gestione del rapporto padre/allenatore e figlio/giocatore. E allora arriva anche l'idea pazza: se i Pacers hanno avuto il coraggio, nel 1997, di far sedere sulla loro panchina Larry Bird, cosa vieta ai Golden State Warriors di dare a Kareem Abdul-Jabbar la tanto attesa opportunità tra i pro?Nella baia arriverebbe un mito, un personaggio di grande carisma e rispetto e - a vedere i recenti successi nella Usbl - probabilmente anche un buon tecnico. Reduci dal passaggio di sei allenatori negli ultimi sette anni, il problema della stabilità da dare alla conduzione tecnica della squadra è senz'altro uno dei più grossi per i Warriors. Ma non si può certo dire che sia l'unico. Il "c'era una volta..." sembra accordarsi perfettamente con la storia di Larry Hughes, perché se si racconta in giro che, in maglia Warriors nel 2000, questo ragazzo viaggiava a quasi 23 punti di media, con 6 assist e 4 rimbalzi, sembra di essere nel mondo delle favole. E invece la realtà è che Larry Hughes è stato scaricato da Golden State, decretando il fallimento del progetto della sua trasformazione in playmaker. Il ruolo ora è nelle mani di Gilbert Arenas (trenta partite di esperienza l'anno scorso) o del rookie Steve Logan (secondo dietro solo a Oscar Robertson tra i marcatori a Cincinnati). Non esattamente delle garanzie. E poi - con Jason Richardson in guardia e Mike Dunleavy jr. sicuro partente in ala piccola - in ala grande il perenne dilemma dovrà essere risolto una volta per tutte: Jamison o Fortson? Uno la spunterà, l'altro potrebbe partire. Chi vuole prendersi un bel mal di testa è pregato di accomodarsi sulla panchina di Golden State. Sarà Jabbar?
Mauro Bevacqua
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