La pesante sconfitta di Verona ha sortito i primi effetti: blocco degli stipendi e l'allontamento di Brandon Kurtz.
Ma partiamo da Kurtz. La conferma ufficiale ancora non c'è, ma oggi la società scioglierà gli ultimi dubbi, legati soltanto alla durata. Il centro americano potrebbe andare fuori rosa per un tempo determinato (una settimana?), oppure tornare definitivamente negli States. Il motivo? Comportamentale. Pare, infatti, che Kurtz si sia reso protagonista di alcuni gesti, che a Mazzon e società non sono andati giù, durante e dopo la partita. Alla fine, quindi, paga quello che ha meno responsabilità, e non solo nella sconfitta di domenica, dove comunque è rimasto sul parquet per 5'. Se la Fillattice è ad un passo dalla Legadue le colpe, è fin troppo chiaro, non possono essere del penultimo arrivato. Il messaggio, però, vuole essere un altro, e cioè che d'ora in poi non si può più «sgarrare». Ma allora, ci chiediamo noi, ai giocatori che si suppone debbano fare la differenza (e non la fanno), cosa accadrà? «Non percepiranno più una lira, almeno fino a quando non se la guadagneranno — risponde senza troppi giri di parole Gian Piero Domenicali — quest'anno abbiamo sempre pagato, anche dopo undici sconfitte consecutive, ma dopo una prestazione indecorosa come quella di Verona non vedo altre strade. Dei nove giocatori scesi in campo, ne posso salvare soltanto tre, e uno di questi è Heal che era appena arrivato. Una Andrea Costa normale avrebbe vinto senza troppa fatica e oggi avremmo un morale ben diverso. Noi, però, non molliamo, mancano ancora sette partite, ma chi va in campo deve metterci gli attributi».
E' facile individuare in Fazzi ed Ambrassa gli altri due elementi salvati dal presidente, ma evitiamo di dilungarci sui singoli, perché adesso non è questa la strada più redditizia. Anche perché le prestazioni di alcuni giocatori biancorossi sono, e restano, sotto gli occhi di tutti. Il problema, purtroppo, è un altro, e cioè che Reggio Calabria e Milano sono staccate di quattro punti, un esagerazione per la Fillattice ammirata contro la Muller. In più, sabato al PalaCattani arriverà una Skipper ferita e vogliosa di dimenticare il -31 del derby... Insomma le prospettive sono buie e solo un miracolo può invertire una tendenza che dura da cinque turni. Forse Heal, con una settimana in più insieme alla squadra, potrà dare il contributo che si aspetta da lui, ma la realtà è che con quello spirito non si va da nessuna parte, anzi da una sì: in Legadue.
Federico Boschi
Ma partiamo da Kurtz. La conferma ufficiale ancora non c'è, ma oggi la società scioglierà gli ultimi dubbi, legati soltanto alla durata. Il centro americano potrebbe andare fuori rosa per un tempo determinato (una settimana?), oppure tornare definitivamente negli States. Il motivo? Comportamentale. Pare, infatti, che Kurtz si sia reso protagonista di alcuni gesti, che a Mazzon e società non sono andati giù, durante e dopo la partita. Alla fine, quindi, paga quello che ha meno responsabilità, e non solo nella sconfitta di domenica, dove comunque è rimasto sul parquet per 5'. Se la Fillattice è ad un passo dalla Legadue le colpe, è fin troppo chiaro, non possono essere del penultimo arrivato. Il messaggio, però, vuole essere un altro, e cioè che d'ora in poi non si può più «sgarrare». Ma allora, ci chiediamo noi, ai giocatori che si suppone debbano fare la differenza (e non la fanno), cosa accadrà? «Non percepiranno più una lira, almeno fino a quando non se la guadagneranno — risponde senza troppi giri di parole Gian Piero Domenicali — quest'anno abbiamo sempre pagato, anche dopo undici sconfitte consecutive, ma dopo una prestazione indecorosa come quella di Verona non vedo altre strade. Dei nove giocatori scesi in campo, ne posso salvare soltanto tre, e uno di questi è Heal che era appena arrivato. Una Andrea Costa normale avrebbe vinto senza troppa fatica e oggi avremmo un morale ben diverso. Noi, però, non molliamo, mancano ancora sette partite, ma chi va in campo deve metterci gli attributi».
E' facile individuare in Fazzi ed Ambrassa gli altri due elementi salvati dal presidente, ma evitiamo di dilungarci sui singoli, perché adesso non è questa la strada più redditizia. Anche perché le prestazioni di alcuni giocatori biancorossi sono, e restano, sotto gli occhi di tutti. Il problema, purtroppo, è un altro, e cioè che Reggio Calabria e Milano sono staccate di quattro punti, un esagerazione per la Fillattice ammirata contro la Muller. In più, sabato al PalaCattani arriverà una Skipper ferita e vogliosa di dimenticare il -31 del derby... Insomma le prospettive sono buie e solo un miracolo può invertire una tendenza che dura da cinque turni. Forse Heal, con una settimana in più insieme alla squadra, potrà dare il contributo che si aspetta da lui, ma la realtà è che con quello spirito non si va da nessuna parte, anzi da una sì: in Legadue.
Federico Boschi
Fonte: Il Resto del Carlino