REGGIO CALABRIA – Con la scelta di Lino Lardo la Viola del presidente Silipo apre decisamente un ciclo letteralmente nuovo. Nuovo in tutti i sensi, dopo la partenza di Massimo Bianchi e di Tonino Zorzi, il nuovo coach giunge a Reggio dopo un anno travagliato trascorso a Verona nel tentativo di salvare titolo e società. Nella opulenta città di Giulietta, Lardo, dopo la fuga degli stranieri, è riuscito a compiere un vero miracolo portando in salvo il Verona. Con ciò che gli era rimasto della pur forte compagine iniziale, ha portato a termine un'impresa che ha avuto dell'incredibile. Tutti pensavano che la squadra veronese non avrebbe potuto evitare la retrocessione, invece Lino Lardo con molto coraggio e determinazione puntando anche sull'orgoglio dei suoi ragazzi è riuscito a portare a termine un campionato incredibile. Peccato che i veronesi non abbiano fatto altrettanto. Lardo ha accettato questo nuovo incarico con molto entusiasmo dichiarandosi onoratissimo di essere stato scelto da una società che è divenuta un'icona del basket nazionale. Felice di potersi sedere su una panchina sulla quale hanno agito dei grandi della pallacanestro. Zorzi e Recalcati, tanto per fare due nomi tra i tanti eccellenti che si sono succeduti alla guida della Viola. Una Viola che, dopo l'avvento dell'ingegnere Silipo è tornata a essere tra le più quotate della nazione. Una vera isola felice nella quale si respira tranquillità e serenità. Il nuovo coach avrà così la possibilità di poter mettere in atto i suoi piani per costruire «assieme a tutti qualcosa di importante». Facilitato in ciò dalle espressioni di piena fiducia del presidente Silipo e dagli elogi del sindaco della città, Scopelliti. Quest'anno la Viola nuova avrà un avvio più sereno poiché al contrario dello scorso anno parte da una formazione di base quasi completa. Segno della lungimiranza di Silipo e del g.m. Barrile che consegnano a Lardo un'intelaiatura di squadra quasi completa. L'aver perso Montecchia è compensato dall'arrivo di Rombaldoni e di Lamma, e dalla confermata presenza dell'asso argentino Delfino. Per completare la rosa mancherebbe un solo elemento di spicco: un'ala forte che secondo il coach dovrebbe avere le caratteristiche di Fajardo. Comunque la Viola con la guida di Lardo dovrà essere una squadra vera dove ognuno si batterà per aiutare il proprio compagno. Sono queste le idee del coach che promette di mettere in campo una squadra che corre e difende per poi cercare le facili realizzazioni.
Francesco Calafiore
Francesco Calafiore