Finita la tournee in Cina, e in pratica terminata l'attività estiva, la Nazionale rientra in Italia viaggiando per due giorni. Prima da Dong Guan, nella provincia di Guang Zhou (ex-Canton), per Pechino, con il volo delle 11,20 (partito, poi, con due ore di ritardo) e poi domani, 9 luglio, dalla capitale della Repubblica Popolare Cinese, via Francoforte, dove la delegazione azzurra si dividerà, alla volta di Roma e di Milano, con gli arrivi previsti, nel tardo pomeriggio di martedì.
L'Italia rientra con tre partite vinte e tre perse: 'Giocare sei partite in sette giorni dopo due di viaggio, è sicuramente faticoso -commenta Giacomo Galanda che per l'occasione ha rivestito i gradi di capitano- Devo però dire che è stata una bella esperienza di vita, sia per il contatto con la Cina, sia perché abbiamo capito come reagiamo come giocatori e come persone nelle condizioni più diverse'.
'Sicuramente abbiamo avuto luci ed ombre -afferma Carlo Recalcati, CT azzurro-. Questo mi sembra onestamente il modo più giusto per definire questa nostra tournee. Non abbiamo avuto due partite consecutive buone, ma abbiamo avuto continui saliscendi dal punto di vista tecnico ed emotivo: sia la squadra, sia individualmente. Con la Cina di Yao Ming, - e Recalcati ripercorre le diverse gare- alla sua prima partita dopo essere stato scelto dagli Houston Rockets, ci siamo caricati e abbiamo vinto. Poi la doccia fredda con l'Australia, dopodiché la ripresa con la Yugoslavia. Quindi di nuovo con l'Australia dove ci siamo riscattati, poi la resa incondizionata con la Yugo ed infine con la Cina, dove abbiamo pagato dazio per le assenze di Cittadini (gastroenterite acuta febbrile) e di Pecile e Righetti, infortunati lievemente, che non abbiamo voluto rischiare.
'Devo ammettere che abbiamo sofferto un po' -continua Recalcati - soprattutto a Tai Yuan dove abbiamo fatto fatica ad alimentarci a sufficienza. Abbiamo avuto problemi di ambientamento, come pure l'Australia e la Yugo in verità, e siamo arrivati alla seconda gara con la Cina con le pile scariche. Ma tutto questo deve servire a conoscerci meglio. Come tecnici la riflessione da fare è il perché di questi saliscendi nel rendimento. E' vero che, quando giochi tanti di giorni di fila, anche durante una manifestazione ufficiale, può capitare di perdere. Ma devi acquistare la lucidità e la necessaria esperienza per non sbracare completamente, perché le differenze punti e le classifiche avulse hanno la loro importanza per le qualificazioni, ad esempio. Gli stessi Mian, Righetti, tra i veterani del gruppo, hanno avuto questi alti e bassi, mentre Galanda ha interpretato alla perfezione il ruolo del capitano, e sicuramente ha giocato meglio che a novembre e gennaio scorsi.
'Chi ha un futuro in Nazionale? Intanto il mio anno di valutazioni si concluderà con gli Europei Under 20 che si disputano in Lituania dal 26 luglio al 4 agosto. Tra i giocatori dell'Under 20 e quelli portati in Cina troveremo le prime risposte. Comunque, fra quelli che hanno partecipato alla trasferta in Cina, Alessandro Cittadini ha maggiori prospettive, per età, anche se non è giovanissimo, e per qualità fisiche, anche se deve lavorare duro: ha i margini per migliorare'.
L'Italia rientra con tre partite vinte e tre perse: 'Giocare sei partite in sette giorni dopo due di viaggio, è sicuramente faticoso -commenta Giacomo Galanda che per l'occasione ha rivestito i gradi di capitano- Devo però dire che è stata una bella esperienza di vita, sia per il contatto con la Cina, sia perché abbiamo capito come reagiamo come giocatori e come persone nelle condizioni più diverse'.
'Sicuramente abbiamo avuto luci ed ombre -afferma Carlo Recalcati, CT azzurro-. Questo mi sembra onestamente il modo più giusto per definire questa nostra tournee. Non abbiamo avuto due partite consecutive buone, ma abbiamo avuto continui saliscendi dal punto di vista tecnico ed emotivo: sia la squadra, sia individualmente. Con la Cina di Yao Ming, - e Recalcati ripercorre le diverse gare- alla sua prima partita dopo essere stato scelto dagli Houston Rockets, ci siamo caricati e abbiamo vinto. Poi la doccia fredda con l'Australia, dopodiché la ripresa con la Yugoslavia. Quindi di nuovo con l'Australia dove ci siamo riscattati, poi la resa incondizionata con la Yugo ed infine con la Cina, dove abbiamo pagato dazio per le assenze di Cittadini (gastroenterite acuta febbrile) e di Pecile e Righetti, infortunati lievemente, che non abbiamo voluto rischiare.
'Devo ammettere che abbiamo sofferto un po' -continua Recalcati - soprattutto a Tai Yuan dove abbiamo fatto fatica ad alimentarci a sufficienza. Abbiamo avuto problemi di ambientamento, come pure l'Australia e la Yugo in verità, e siamo arrivati alla seconda gara con la Cina con le pile scariche. Ma tutto questo deve servire a conoscerci meglio. Come tecnici la riflessione da fare è il perché di questi saliscendi nel rendimento. E' vero che, quando giochi tanti di giorni di fila, anche durante una manifestazione ufficiale, può capitare di perdere. Ma devi acquistare la lucidità e la necessaria esperienza per non sbracare completamente, perché le differenze punti e le classifiche avulse hanno la loro importanza per le qualificazioni, ad esempio. Gli stessi Mian, Righetti, tra i veterani del gruppo, hanno avuto questi alti e bassi, mentre Galanda ha interpretato alla perfezione il ruolo del capitano, e sicuramente ha giocato meglio che a novembre e gennaio scorsi.
'Chi ha un futuro in Nazionale? Intanto il mio anno di valutazioni si concluderà con gli Europei Under 20 che si disputano in Lituania dal 26 luglio al 4 agosto. Tra i giocatori dell'Under 20 e quelli portati in Cina troveremo le prime risposte. Comunque, fra quelli che hanno partecipato alla trasferta in Cina, Alessandro Cittadini ha maggiori prospettive, per età, anche se non è giovanissimo, e per qualità fisiche, anche se deve lavorare duro: ha i margini per migliorare'.