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Van Den Spiegel nel mirino della Scandone

La società avellinese punta anche alla conferma di Sidney Johnson

Si naviga a vista in un mercato non facile soprattutto perché non ci sono ancora regole certe e definite. E le società, in questa situazione di incertezza, sono costrette a fare e disfare le proprie strategie con una certa frequenza. E' soprattutto la quota di extra-comunitari al centro dell'attenzione, anche perchè c'è disaccordo fra Federazione e Coni, l'ente che dovrebbe richiedere i permessi di soggiorno per lavoro (e non i visti, come in un primo momento si era detto), sul numero di stranieri da poter tesserare. C'è poi la questione parametri di spesa dello scorso anno da risolvere per Fabriano e Roseto, che dovranno dimostrare di essere in regola nei prossimi giorni. E ci sono poi ancora alcune società che devono sciogliere il nodo-panchina. In questo clima di incertezza, i movimenti scarseggiano, al contrario delle ipotesi che sono tante. Per l'Air il punto cruciale del mercato è rappresentato dall'ingaggio di Michele Maggioli. Con lui si metterebbe un punto fermo dello starting-five, liberando un posto ad un extra-comunitario in un altro ruolo. Ma in caso di risposta negativa del pivot pesarese, attirato dalle sirene tedesche e spagnole, l'Air potrebbe ripiegare su altri giocatori. Come Tomas Van Den Spiegel, che lo scorso anno fu soffiato alla Scandone dalla Skipper, e che fu ceduto all'estero dopo l'infortunio. Se le sue condizioni fisiche sono buone, ed il suo ingaggio abbordabile, il pivot belga potrebbe fare al caso dell'Air. Così come potrebbe esserci il ritorno di Dan Callahan, che ha fatto bene nello scorcio di campionato giocato a Roma, dopo la negativa parentesi greca. E nel settore dei lunghi piace anche Sharif Fajardo, il portoricano autore di un buon torneo con Messina. Markowski ha detto che nella sua idea di costruzione della squadra sono fondamentali il pivot, l'ala ed il play. E proprio in questo ruolo si cercherà di confermare Sidney Johnson, uno di quelli che lo scorso anno non si è mai tirato indietro, sempre pronto a lavorare, e che quindi potrebbe «sposare» in pieno la «filosofia» del coach: «Dobbiamo sopperire con il lavoro, con l'agonismo, all'eventuale differenza tecnica con le altre squadre». Il messaggio è chiaro, e chi non se la sente di sudare in palestra ed in campo, è meglio che se ne stia a casa. L’ alternativa a Johnson che, non dimentichiamolo, ha il passaporto francese, potrebbe essere Lamarr Greer, anch'egli lo scorso anno a Messina, e che con Fajardo potrebbe ricostituire una coppia di ottimo livello. Ma non sarà tanto facile vincere la concorrenza.
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