Tutto tace in casa Virtus, o almeno tutto tace in via ufficiale; si attendono segnali circa il nuovo allenatore, che a meno di cataclismi sarà Bogdan Tanjevic, ma c'è attesa anche per capire quali siano le reali intenzioni del club sul mercato e come si stia sviluppando la strategia della società. Restano in piedi, all’Arcoveggio, le trattative sui giocatori; con il probabile (ma ancora da definire) arrivo di Grigorij Khyznjak, su cui ora il club punta forte, il pacchetto lunghi sarebbe coperto.
La Virtus metterebbe vicino a canestro la stessa batteria degli ultimi due anni fatta eccezione per Rashard Griffith, che verrebbe rimpiazzato dall’ucraino in uscita dallo Zalgiris. Khyznjak, seguito da tempo dalla Virtus già nell’era Brunamonti - Messina, era stato anche un obiettivo di Siena, che lo aveva cercato sul finire della stagione regolare. Khyznjak, 2,13, visto in maglia Zalgiris in Eurolega sia contro la Fortitudo (due anni fa) che contro la Virtus (l’anno scorso), riempirebbe la casella alla voce centro, ma a Madrigali rimarrebbe comunque da ricostruire il centrocampo.
Ancora sotto contratto Becirovic, ancora sotto contratto Rigaudeau, per i quali però non è dato sapere se il futuro sarà ancora bianconero o meno, la decisione circa Antonio Granger, per cui è scaduta anche la proroga dell’opzione sul rinnovo, non verrà comunicata prima di domani. La Virtus segue invece Arriel McDonald, che però ha richieste anche da Olympiakos e Panathinaikos, ed ha un’offerta di rinnovo del Maccabi. Le richieste del giocatore parlano di circa 1,5 milioni di dollari per due anni.
Dopo lo stallo delle ultime settimane, la Virtus deve ora dare in pasto ai tifosi qualche osso da spolpare. Molto spolpabile sarebbe senza dubbio Dejan Bodiroga, per cui la trattativa prosegue. L’offerta della Virtus è sostanziosa, ma quella del Barcellona pare più allettante e più gradita al giocatore (la differenza sarebbe più che considerevole, ed a Barcellona Bodiroga troverebbe Pesic, coach della nazionale iugoslava); in più per l’MVP delle scorse Final Four resta attuale anche l’opzione Panathinaikos, nell'attesa che termini la serrata padronale di queste settimane.
Qualora la trattativa fallisse, per la Virtus, che cerca un colpo che possa ricostruire piena fiducia attorno al nuovo corso, sarebbe, oltre che un’occasione mancata, anche una sorta di pesante boomerang sulla campagna abbonamenti.
DB
La Virtus metterebbe vicino a canestro la stessa batteria degli ultimi due anni fatta eccezione per Rashard Griffith, che verrebbe rimpiazzato dall’ucraino in uscita dallo Zalgiris. Khyznjak, seguito da tempo dalla Virtus già nell’era Brunamonti - Messina, era stato anche un obiettivo di Siena, che lo aveva cercato sul finire della stagione regolare. Khyznjak, 2,13, visto in maglia Zalgiris in Eurolega sia contro la Fortitudo (due anni fa) che contro la Virtus (l’anno scorso), riempirebbe la casella alla voce centro, ma a Madrigali rimarrebbe comunque da ricostruire il centrocampo.
Ancora sotto contratto Becirovic, ancora sotto contratto Rigaudeau, per i quali però non è dato sapere se il futuro sarà ancora bianconero o meno, la decisione circa Antonio Granger, per cui è scaduta anche la proroga dell’opzione sul rinnovo, non verrà comunicata prima di domani. La Virtus segue invece Arriel McDonald, che però ha richieste anche da Olympiakos e Panathinaikos, ed ha un’offerta di rinnovo del Maccabi. Le richieste del giocatore parlano di circa 1,5 milioni di dollari per due anni.
Dopo lo stallo delle ultime settimane, la Virtus deve ora dare in pasto ai tifosi qualche osso da spolpare. Molto spolpabile sarebbe senza dubbio Dejan Bodiroga, per cui la trattativa prosegue. L’offerta della Virtus è sostanziosa, ma quella del Barcellona pare più allettante e più gradita al giocatore (la differenza sarebbe più che considerevole, ed a Barcellona Bodiroga troverebbe Pesic, coach della nazionale iugoslava); in più per l’MVP delle scorse Final Four resta attuale anche l’opzione Panathinaikos, nell'attesa che termini la serrata padronale di queste settimane.
Qualora la trattativa fallisse, per la Virtus, che cerca un colpo che possa ricostruire piena fiducia attorno al nuovo corso, sarebbe, oltre che un’occasione mancata, anche una sorta di pesante boomerang sulla campagna abbonamenti.
DB