VARESE — Cecco Vescovi e Paolo Conti battono cassa: i due «senatori» della Metis non sono più così convinti di chiudere la carriera a Varese. La bomba esplode dopo molte settimane di colloqui infruttuosi, piccole e grandi incomprensioni, continui rinvii di decisioni. I due «grandi vecchi» hanno chiesto un adeguamento del contratto in corso (un altro anno per Vescovi, due per Conti). Intanto sono passati oltre due mesi e Vescovi, in vacanza con la famiglia, conferma di essere in rotta con la Pallacanestro Varese, per la prima volta in 20 anni di militanza. «Da troppo tempo aspetto risposte dalla società, dopo che negli ultimi due anni ho tirato la baracca e sopportato di tutto - si sfoga il veterano della Metis - cambi di allenatori e giocatori, problemi di spogliatoio e altre cose di cui per adesso non voglio parlare. È vero, ho chiesto un aumento per giocare un altro anno, ma non si tratta di cifre pazzesche: ho 38 anni, sto bene fisicamente e voglio solo che il mio lavoro venga retribuito adeguatamente, altrimenti posso anche andare a giocare da un'altra parte, o smettere».
Il compagno di squadra Paolo Conti è a Santo Domingo, ma intende farsi sentire al suo ritorno, forte del suo campionato ad alto livello. «Ho parlato con il proprietario, Gianfranco Castiglioni, e anche Dodo Rusconi era presente - continua Vescovi - ma ogni volta che cerco di affrontare questo argomento non c'è chiarezza. Avrei preferito che mi dicessero "no, l'ingaggio è quello e non si tocca" piuttosto che vivere questa situazione». Beugnot, che considera Vescovi e Conti due punti fermi della nuova Metis, potrebbe ritrovarsi senza di loro. «Non so ancora cosa farò, potrei anche non presentarmi al raduno della squadra, oppure andare di nuovo a parlare con il presidente - chiude Vescovi - la conferma di Beugnot è la cosa migliore che ha fatto la società, ma sono convinto che adesso anche il nostro allenatore abbia più di una perplessità sul futuro».
Intanto dal mercato non arrivano novità ufficiali: a parte il sicuro ingaggio di un giovane e promettente argentino scovato in Sudamerica, la Metis cerca un centro americano.
Roberto Pacchetti
Il compagno di squadra Paolo Conti è a Santo Domingo, ma intende farsi sentire al suo ritorno, forte del suo campionato ad alto livello. «Ho parlato con il proprietario, Gianfranco Castiglioni, e anche Dodo Rusconi era presente - continua Vescovi - ma ogni volta che cerco di affrontare questo argomento non c'è chiarezza. Avrei preferito che mi dicessero "no, l'ingaggio è quello e non si tocca" piuttosto che vivere questa situazione». Beugnot, che considera Vescovi e Conti due punti fermi della nuova Metis, potrebbe ritrovarsi senza di loro. «Non so ancora cosa farò, potrei anche non presentarmi al raduno della squadra, oppure andare di nuovo a parlare con il presidente - chiude Vescovi - la conferma di Beugnot è la cosa migliore che ha fatto la società, ma sono convinto che adesso anche il nostro allenatore abbia più di una perplessità sul futuro».
Intanto dal mercato non arrivano novità ufficiali: a parte il sicuro ingaggio di un giovane e promettente argentino scovato in Sudamerica, la Metis cerca un centro americano.
Roberto Pacchetti