ROSETO - Siena restituisce al campionato una Euro Roseto schiaffeggiata e confusionaria. Contro il basket ottomano di Coach Ataman nulla hanno potuto i ragazzi di Bruno Impaloni che, forte delle sue nozze d'argento con la pallacanestro, avrà forse capito prima di tutti che questo gruppo di giocatori non diventerà mai una squadra e che, quindi, i problemi rimarranno sempre quelli legati alla gestione di un gruppo di persone che non hanno sviluppato, per svariati motivi, quello spirito capace di trasformare un gruppo in una squadra. In queste condizioni, c'è da essere felici ad avere ancora l'Euro in corsa per un posto nei play-off scudetto. Cosa manca dunque all'Euro Roseto? Non si sbottona Capitan Mario Boni, che si ferma all'analisi della partita: «Perdere a Siena ci può stare, visto che loro sono una buona squadra. Siamo stati messi sotto, pagando soprattutto la loro difesa con cambi sistematici, che non siamo stati capaci di leggere correttamente». Valerio Bianchini aspetta invece Kenny Brunner: «Abbiamo il nuovo playmaker da inserire e credo che ci tornerà utile, essendo passato da una scuola prestigiosa come quella di Coach Thompson a Georgetown. Abbiamo avuto poco tempo per valutarlo, ma ritengo che le referenze siano buone». Su eventuali ulteriori movimenti che coinvolgano il roster, Bianchini glissa con uan battuta: «A Roseto si può prevedere solo l'imprevedibile». Roseto dovrebbe dunque andare avanti con il roster attuale, compreso Brunner, anche se la "variabile Martinelli" è sempre dietro l'angolo. Il Presidente, con cui non è stato possibile parlare in quanto impegnato per lavoro, dopo la sconfitta interna di Cantù fece balenare possibili rivoluzioni, che non ci furono perchè l'Euro vinse ad Imola. Adesso, dopo la sconfitta di Siena, le strade possibili sembrano due: continuare a far arrivare ancora giocatori, alla ricerca di una quadratura del cerchio che più passa il tempo più si allontana oppure andare avanti con il roster che c'è, motivando i giocatori e lavorando sulla chimica di squadra. Un obiettivo su tutti: il recupero di Alvin Sims, che da qualche partita è ormai nettamente al di sotto dei suoi standard di rendimento. Il mulatto di Chicago è forte e potrebbe diventare fortissimo, ma l'impressione è che continui a giocare in squadre di fascia bassa soprattutto perché non in grado di esprimere quella determinazione necessaria ad un atleta normale per diventare un campione. Coach Impaloni ha provato a motivarlo in diversi modi, ma finora i risultati non sono venuti. Staremo a vedere. In serata si è diffusa la notizia secondo cui sulla panchina dell'Euro starebbe per arrivare Dado Lombardi. Il Presidente Martinelli non ha confermato né smentito. Bruno Impaloni tornerebbe a fare il secondo.
Luca Maggitti
Luca Maggitti