Col basket-mercato ancora in fase di stallo, a causa delle ormai note incertezze sulle normative federali in tema di stranieri, l'attenzione dei tifosi dell'Air Avellino si sposta inevitabilmente sulle ultime vicende societarie. Ieri sera, tanto per cominciare, Tonino Tufano è ufficialmente entrato a far parte dello staff dirigenziale del club irpino. Dopo aver militato in biancoverde per quattro stagioni di fila, per Tufano è arrivato il momento di intraprendere una nuova avventura da team manager. Una scelta davvero "azzeccata", da parte della dirigenza irpina, che ha così affidato la squadra nelle mani di un uomo di fiducia nonché di un vero beniamino del pubblico del Paladelmauro. Ma non è finita. Nelle prossime 48 ore potrebbero venir fuori altre importanti novità in merito al nuovo assetto sociatario del sodalizio biancoverde. Quest'oggi, per esempio, il Presidente Benigni incontrerà i vertici dell'Air per dar finalmente vita alla società che curerà i comuni programmi promozionali della Scandone e della stessa Air per la prossima stagione sportiva. In questi ultimi giorni, inoltre, la Autoservizi Irpini ha cercato quello che dovrà essere il terzo sponsor della formazione di Markovski. Si parla di un'azienda strettamente collegata alla stessa Air, forse l'Iribus-Iveco, ma per ora si tratta solo di indiscrezioni. Anche l'Italdata potrebbe essere coinvolta nel progetto, ma ne sapremo di più soltanto nelle prossime ore. Già oggi, infatti, Frassetto e soci potrebbero comunicare ufficialmente a Benigni il nome del nuovo sponsor. Domani, poi, in galleria Giordano si terrà una riunione quanto mai importante. I consiglieri del club biancoverde voteranno per la modifica dello statuto sociatario e, quindi, anche per l'ampliamento del Cda, consentendo così ad altri imprenditori solofrani di portare a termine il proprio ingresso in Società. Per quanto riguarda il mercato, invece, tutto è ancora in alto mare. Anche le conferme di Hafnar, McGhee e Johnson, nelle ultime ore, sono diventate poco probabili. Richieste economiche troppo alte sarebbero alla base del raffreddamento di ogni trattativa. E così Johnson, per il momento, resta «congelato», mentre Hafnar e Mcghee si avvicinano sempre di più a Trieste.
