LIVORNO. Due giocatori. Un pivot vero e una guardia con tanti punti nelle mani, i cui nomi dovrebbero essere resi noti a fine luglio. Poi la Mabo 2002-2003 sarà pronta. Luca Banchi ha la bacchetta magica. Ci parli e capisci che tutti i rinvii che si sono susseguiti finora a livello societario non saranno pecche insanabili.
Sempre che il budget venga definito al più presto e sia dato il via libera alle prime operazioni. «Al di là della questione economica legata alla società, che non mi lascia insensibile, ma che comprendo pienamente, la situazione tecnica è chiara», attacca il coach. «Detto che l'obiettivo prioritario è la conferma di Rodney Elliott, che mi pare molto vicina, cerchiamo altri due pezzi da inserire sul nucleo competitivo di italiani che già abbiamo a disposizione: un tiratore e un centro». Le due pedine si incastreranno sul gruppo italiano che quest'anno ha centrato la salvezza, a cui si aggiungerà Simone Cotani (il suo contratto scade a giugno 2003, ma l'accordo verrà allungato di due anni), e come detto Elliott.
Il pivot. Per adesso nel mercato della Mabo non si è mossa foglia, ma sia Banchi che Faraoni si sono guardati intorno. Le antenne dello staff amaranto si sono orientate soprattutto sul centro, un ruolo in cui è difficile trovare giocatori adeguati, basti pensare alle sofferenze patite da Livorno nell'ultima stagione con gli ingaggi e i tagli di Watkins, Harvey e Radojevic. «Abbiamo individuato due-tre nomi interessanti, compatibili con le nostre risorse. Il nuovo pivot non sarà un centro della caratura di Joe Blair, ma uno che ci darà una grossa mano», spiega Banchi. «Le sue caratteristiche tecniche? Solidità, un uomo di sostanza, che permetta a Elliott e Garri di giocare con più libertà dell'anno scorso. Un giocatore d'area, senza fronzoli, che abbia la responsabilità difensiva del gioco sporco, e offensivamente non abbia le pretese di essere coinvolto con troppo dinamismo. Con lui miglioreranno ancor di più sia Elliott che Garri». A quanto pare i nomi sul taccuino della società sono di giocatori di scuola americana con precedenti esperienze europee. Uno avrebbe giocato in Turchia, un altro in Spagna.
La guardia. «Sarà l'ultimo anello - dice Banchi -. Tra qualche giorno partirò per le Summer League americane, prima a Boston, o in alternativa a Los Angeles, poi a Salt Lake City. Conto di tornare dagli States con un nome sicuro in tasca. Il mio obiettivo è trovare un giocatore che abbia già avuto esperienze europee. Uno capace di portarci in dote un bel bottino di punti e bravo nel crearsi i suoi tiri, che sappia però anche condividere con Giachetti e Parente la responsabilità di regia. Dovrà essere un realizzatore e un trascinatore, quello che nel ruolo di ala piccola quest'anno è stato Conley».
Caso Sambugaro. Con l'avvento della nuova guardia, Sambugaro scivolerebbe in panchina, come sesto uomo. «Certo, e sarebbe un sesto uomo di lusso», ribadisce il coach. E le voci che lo vogliono in partenza? «Per me Sambugaro è parte importante di questo programma. L'anno scorso ha iniziato con problemi di pubalgia, ma si è ripreso benissimo. Qui ha lavorato con impegno e professionalità, anche a maggio con Danesi. Farà una grande stagione, mi auguro con noi. Se poi le scelte societarie diranno il contrario, ne prenderò atto».
Il quintetto. Parente, la guardia americana, il rigenerato Santarossa (in nazionale è stato uno dei migliori), Elliott e il pivot. Questo dovrebbe il quintetto della Mabo 2002-2003. In panca Giachetti, Sambugaro, che potrebbe permettere alla nuova guardia di spostarsi anche in posizione di play, Cotani (per Santarossa), Garri (se troverà un accordo per allungare il contratto, ma le parti al momento sono ancora distanti) e un posto vuoto. Potrebbe essere occupato da un giovane, ma non è detto che alla fine la società non cerchi anche un uomo di esperienza, un italiano affidabile che possa dare fiato a Elliott, e al cinque americano. Un nome? L'ex Muller Paolo Alberti, un gregario veramente solido.
Giulio Corsi
LIVORNO. É arrivato il momento di accendere i motori del mercato. La data fatidica dell'8 luglio è passata senza portare novità in casa Mabo, visto che l'incontro che il sindaco aveva fissato alla Porta a Terra con le aziende del comparto e i soci del Basket Livorno per festeggiare la conclusione della cupola del nuovo palasport, è slittato a data da destinarsi. É slittato l'incontro, ma incalza il mercato. Perchè se anche Luca Banchi vuole «ritoccare il meno possibile del gruppo che ha centrato la salvezza» e la guardia americana verrà scelta alle Summer League che apriranno i battenti tra dieci giorni, resta il fatto che Rodney Elliott e il nuovo pivot potrebbero essere preda di qualche altra società.
E allora è il caso che da via Pera si dia finalmente il via libera a Faraoni e a Banchi per operare, per contrattare in maniera vera con Elliott e con gli agenti dei vari centri adocchiati, per firmarli e mettere il nero su bianco alle prime operazioni. I soci amaranto si incontreranno proprio in questi giorni. Il 18 luglio poi è fissata l'assemblea che rinnoverà le cariche sociali. Ma sarebbe opportuno che il via libera arrivasse prima. Anche perchè partire bene significa lavorare meglio sul mercato della pubblicità, delle piccole sponsorizzazioni, degli abbonamenti. E ricreare entusiasmo in città.
g.c.
Sempre che il budget venga definito al più presto e sia dato il via libera alle prime operazioni. «Al di là della questione economica legata alla società, che non mi lascia insensibile, ma che comprendo pienamente, la situazione tecnica è chiara», attacca il coach. «Detto che l'obiettivo prioritario è la conferma di Rodney Elliott, che mi pare molto vicina, cerchiamo altri due pezzi da inserire sul nucleo competitivo di italiani che già abbiamo a disposizione: un tiratore e un centro». Le due pedine si incastreranno sul gruppo italiano che quest'anno ha centrato la salvezza, a cui si aggiungerà Simone Cotani (il suo contratto scade a giugno 2003, ma l'accordo verrà allungato di due anni), e come detto Elliott.
Il pivot. Per adesso nel mercato della Mabo non si è mossa foglia, ma sia Banchi che Faraoni si sono guardati intorno. Le antenne dello staff amaranto si sono orientate soprattutto sul centro, un ruolo in cui è difficile trovare giocatori adeguati, basti pensare alle sofferenze patite da Livorno nell'ultima stagione con gli ingaggi e i tagli di Watkins, Harvey e Radojevic. «Abbiamo individuato due-tre nomi interessanti, compatibili con le nostre risorse. Il nuovo pivot non sarà un centro della caratura di Joe Blair, ma uno che ci darà una grossa mano», spiega Banchi. «Le sue caratteristiche tecniche? Solidità, un uomo di sostanza, che permetta a Elliott e Garri di giocare con più libertà dell'anno scorso. Un giocatore d'area, senza fronzoli, che abbia la responsabilità difensiva del gioco sporco, e offensivamente non abbia le pretese di essere coinvolto con troppo dinamismo. Con lui miglioreranno ancor di più sia Elliott che Garri». A quanto pare i nomi sul taccuino della società sono di giocatori di scuola americana con precedenti esperienze europee. Uno avrebbe giocato in Turchia, un altro in Spagna.
La guardia. «Sarà l'ultimo anello - dice Banchi -. Tra qualche giorno partirò per le Summer League americane, prima a Boston, o in alternativa a Los Angeles, poi a Salt Lake City. Conto di tornare dagli States con un nome sicuro in tasca. Il mio obiettivo è trovare un giocatore che abbia già avuto esperienze europee. Uno capace di portarci in dote un bel bottino di punti e bravo nel crearsi i suoi tiri, che sappia però anche condividere con Giachetti e Parente la responsabilità di regia. Dovrà essere un realizzatore e un trascinatore, quello che nel ruolo di ala piccola quest'anno è stato Conley».
Caso Sambugaro. Con l'avvento della nuova guardia, Sambugaro scivolerebbe in panchina, come sesto uomo. «Certo, e sarebbe un sesto uomo di lusso», ribadisce il coach. E le voci che lo vogliono in partenza? «Per me Sambugaro è parte importante di questo programma. L'anno scorso ha iniziato con problemi di pubalgia, ma si è ripreso benissimo. Qui ha lavorato con impegno e professionalità, anche a maggio con Danesi. Farà una grande stagione, mi auguro con noi. Se poi le scelte societarie diranno il contrario, ne prenderò atto».
Il quintetto. Parente, la guardia americana, il rigenerato Santarossa (in nazionale è stato uno dei migliori), Elliott e il pivot. Questo dovrebbe il quintetto della Mabo 2002-2003. In panca Giachetti, Sambugaro, che potrebbe permettere alla nuova guardia di spostarsi anche in posizione di play, Cotani (per Santarossa), Garri (se troverà un accordo per allungare il contratto, ma le parti al momento sono ancora distanti) e un posto vuoto. Potrebbe essere occupato da un giovane, ma non è detto che alla fine la società non cerchi anche un uomo di esperienza, un italiano affidabile che possa dare fiato a Elliott, e al cinque americano. Un nome? L'ex Muller Paolo Alberti, un gregario veramente solido.
Giulio Corsi
LIVORNO. É arrivato il momento di accendere i motori del mercato. La data fatidica dell'8 luglio è passata senza portare novità in casa Mabo, visto che l'incontro che il sindaco aveva fissato alla Porta a Terra con le aziende del comparto e i soci del Basket Livorno per festeggiare la conclusione della cupola del nuovo palasport, è slittato a data da destinarsi. É slittato l'incontro, ma incalza il mercato. Perchè se anche Luca Banchi vuole «ritoccare il meno possibile del gruppo che ha centrato la salvezza» e la guardia americana verrà scelta alle Summer League che apriranno i battenti tra dieci giorni, resta il fatto che Rodney Elliott e il nuovo pivot potrebbero essere preda di qualche altra società.
E allora è il caso che da via Pera si dia finalmente il via libera a Faraoni e a Banchi per operare, per contrattare in maniera vera con Elliott e con gli agenti dei vari centri adocchiati, per firmarli e mettere il nero su bianco alle prime operazioni. I soci amaranto si incontreranno proprio in questi giorni. Il 18 luglio poi è fissata l'assemblea che rinnoverà le cariche sociali. Ma sarebbe opportuno che il via libera arrivasse prima. Anche perchè partire bene significa lavorare meglio sul mercato della pubblicità, delle piccole sponsorizzazioni, degli abbonamenti. E ricreare entusiasmo in città.
g.c.