Ettore Messina ha riempito la sala Convegni della Ghirada ieri mattina in occasione della sua investitura a nuovo allenatore della Benetton.
I vertici societari si sono riservati l'onore di presentare il successore di Mike D'Antoni e spiegare le scelte che hanno portato l'ex virtussino alla corte di Treviso, oasi felice del basket non solo italiano.
"È sempre entusiasmante iniziare una nuova stagione - ha introdotto il presidente Giorgio Buzzavo - con un nuovo staff tecnico. In Ghirada sono sempre transitati allenatori di altissima caratura e spessore, vedi l'amico Obradovic e D'Antoni, personaggi che hanno fatto grande la storia del basket europeo".
Cosa rappresenta per lei Ettore Messina?
"L'"ex grande nemico" da oggi è il nostro leader. Io personalmente l'ho "odiato", adesso lo inciterò e lavoreremo insieme per un obiettivo comune: sette anni fa nasceva a Treviso il progetto "Crescere Insieme nello Sport", speriamo che Messina porti la sua esperienza e che si prosegua nel nome di questo ben riuscito percorso".
Cosa augura al nuovo tecnico?
"Di cuore di non cambiare quelle che sono le sue convinzioni, la sua filosofia, e che ci porti la grinta e la cattiveria che in lui abbiamo sempre riconosciuto e che con lui hanno trionfato, nel club come nella nazionale".
Artefice della scelta della nuova panchina è stato anche e soprattutto Maurizio Gherardini, general manager della società biancoverde: "Ogni volta che ci troviamo dinnanzi al problema di trovare una guida alla squadra - ha detto - si cerca di fare sempre il possibile perché sia la migliore in assoluto, mercato permettendo. È indubbiamente un discorso che esula dall'aspetto prettamente agonistico, perché ripaga come ritorno d'immagine, come gioco e come credibilità".
Chi è per lei Ettore Messina?
"Un allenatore vincente ed inoltre raffigura l'idea in quello che siamo nel mondo cestistico: una sorta di continuazione del ragionamento che abbiamo intrapreso e che abbiamo in mente".
Il sodalizio è pari a quello che siglò, non più di una stagione or sono, Mike D'Antoni.
"Infatti, e se ci penso è meglio che faccia gli scongiuri. Però, scherzi a parte, Ettore ha firmato un quadriennale e questo rientra nella filosofia e nei progetti del club. La nostra struttura è tale da richiamare molto quella dei College americani, più che delle squadre professionistiche, laddove - nel mondo studentesco - l'allenatore si lega il più a lungo possibile con una franchigia, vivaio dei prospetti che poi andranno nella Nba".
Alla luce delle riflessioni siffatte, ha qualcos'altro da aggiungere, Buzzavo?
"Sì, Gilberto Benetton dice sempre che l'importante al Palaverde è divertirsi. Penso di non dover dire altro all'amico Messina".
Francesco Maiano
I vertici societari si sono riservati l'onore di presentare il successore di Mike D'Antoni e spiegare le scelte che hanno portato l'ex virtussino alla corte di Treviso, oasi felice del basket non solo italiano.
"È sempre entusiasmante iniziare una nuova stagione - ha introdotto il presidente Giorgio Buzzavo - con un nuovo staff tecnico. In Ghirada sono sempre transitati allenatori di altissima caratura e spessore, vedi l'amico Obradovic e D'Antoni, personaggi che hanno fatto grande la storia del basket europeo".
Cosa rappresenta per lei Ettore Messina?
"L'"ex grande nemico" da oggi è il nostro leader. Io personalmente l'ho "odiato", adesso lo inciterò e lavoreremo insieme per un obiettivo comune: sette anni fa nasceva a Treviso il progetto "Crescere Insieme nello Sport", speriamo che Messina porti la sua esperienza e che si prosegua nel nome di questo ben riuscito percorso".
Cosa augura al nuovo tecnico?
"Di cuore di non cambiare quelle che sono le sue convinzioni, la sua filosofia, e che ci porti la grinta e la cattiveria che in lui abbiamo sempre riconosciuto e che con lui hanno trionfato, nel club come nella nazionale".
Artefice della scelta della nuova panchina è stato anche e soprattutto Maurizio Gherardini, general manager della società biancoverde: "Ogni volta che ci troviamo dinnanzi al problema di trovare una guida alla squadra - ha detto - si cerca di fare sempre il possibile perché sia la migliore in assoluto, mercato permettendo. È indubbiamente un discorso che esula dall'aspetto prettamente agonistico, perché ripaga come ritorno d'immagine, come gioco e come credibilità".
Chi è per lei Ettore Messina?
"Un allenatore vincente ed inoltre raffigura l'idea in quello che siamo nel mondo cestistico: una sorta di continuazione del ragionamento che abbiamo intrapreso e che abbiamo in mente".
Il sodalizio è pari a quello che siglò, non più di una stagione or sono, Mike D'Antoni.
"Infatti, e se ci penso è meglio che faccia gli scongiuri. Però, scherzi a parte, Ettore ha firmato un quadriennale e questo rientra nella filosofia e nei progetti del club. La nostra struttura è tale da richiamare molto quella dei College americani, più che delle squadre professionistiche, laddove - nel mondo studentesco - l'allenatore si lega il più a lungo possibile con una franchigia, vivaio dei prospetti che poi andranno nella Nba".
Alla luce delle riflessioni siffatte, ha qualcos'altro da aggiungere, Buzzavo?
"Sì, Gilberto Benetton dice sempre che l'importante al Palaverde è divertirsi. Penso di non dover dire altro all'amico Messina".
Francesco Maiano
Fonte: Il Gazzettino