Prosegue spedito il lavoro della Nuova Pallacanestro Napoli che la prossima settimana ufficializzerà tutti i propri movimenti di mercato. Per gli annunci di rito però bisognerà aspettare il ritorno dagli States del general manager Fadini che farà tappa prima a Los Angeles e poi a Boston per imbastire alcune trattative. Nel taccuino del dirigente goriziano c’è anche un incontro con Mike Penberthy che nel caso dovesse accettare il ruolo di sesto uomo di lusso sarà riconfermato. Certo il suo contratto dovrà essere ritoccato verso l’alto, ma sul conguaglio economico non dovrebbero esserci problemi. Penberthy gode della stima di Mazzon che lo ritiene giocatore adatto alla serie A per la sua straordinaria abilità balistica. Certo il neo-tecnico della Di Nola preferirebbe farlo partire dalla panchina perché ritiene che l’ex Lakers sia più utile come arma tattica visto che con le sue triple può sempre cambiare l’inerzia dell’incontro.
Quindi dopo Palladino, Rajola e Jones ci sarà anche un quarto “reduce” della squadra che l’anno scorso ha vinto il campionato di Legadue. Due italiani e due stranieri. La Di Nola avrebbe bloccato anche gli altri tre extracomunitari che dovrebbero completare il roster. Se la regola dei cinque visti più uno dovesse passare a fine luglio allora Napoli potrà procedere alla formalizzazione degli altri tre contratti. L’identikit del play fatta da Mazzon calza a pennello per LaMarr Greer, anche se in prima istanza era stato fatto un tentativo per Horace Jenkins che però dovrebbe accasarsi col Maccabi. Greer che due stagioni fa fu scelto da Carmenati come guida della Record dovrebbe tornare ad indossare la casacca partenopea dopo la parentesi dell’anno scorso a Messina. Il giocatore nativo Philadelphia è un super atleta, ha un’ottima visione di gioco ed inoltre sa prendersi le sue responsabilità in attacco quando il caso lo richiede. Inoltre Greer è un ottimo difensore e Mazzon lo può utilizzare per marcare dal play all’ala avversaria.
In ala piccola il presidente Maione dovrebbe riuscire nel convincere Kris Clack visto nelle ultime due stagioni a Reggio Emilia. Anche Clack è un ottimo difensore, ne sa qualcosa Williams, ed inoltre in attacco può giocare sia vicino che lontano canestro. Come centro la Di Nola, che per la questione dei visti non può rischiare la riconferma di Andre Hutson che è ancora alle prese con l’infortunio alla gamba destra, punterà su Sharif Fajardo un giocatore eclettico in grado di giocare sia fronte che spalle a canestro. Inoltre l’uomo col codino che la scorsa stagione è stato il migliore nel suo ruolo con la maglia di Messina garantirebbe grande ecletticità nel ruolo di pivot. Come lungo di riserva dovrebbe essere scelto Andrea Camata che ad oggi appare favorito su Alessandro Cittadini che dopo la tournee in Cina con la Nazionale è diventato uno degli uomini di fiducia di Recalcati.
Camata appare favorito rispetto a Cittadini perché la sua enorme stazza completerebbe il reparto lunghi dove Jones e Fajardo appaiono un po’ troppo leggerini. Cittadini ha dalla sua invece un contratto meno oneroso, ma di poco, e la giovane età ma il suo corporatura filiforme potrebbe spingere verso la scelta di Camata.
Completerebbero l’organico due giovani da reperire sul mercato degli italiani o almeno tra i giocatori definiti di fascia Bosman A. Completamente abbandonata la pista Li Vecchi che ha un contratto troppo oneroso da rilevare.
Lucio Pengue
Quindi dopo Palladino, Rajola e Jones ci sarà anche un quarto “reduce” della squadra che l’anno scorso ha vinto il campionato di Legadue. Due italiani e due stranieri. La Di Nola avrebbe bloccato anche gli altri tre extracomunitari che dovrebbero completare il roster. Se la regola dei cinque visti più uno dovesse passare a fine luglio allora Napoli potrà procedere alla formalizzazione degli altri tre contratti. L’identikit del play fatta da Mazzon calza a pennello per LaMarr Greer, anche se in prima istanza era stato fatto un tentativo per Horace Jenkins che però dovrebbe accasarsi col Maccabi. Greer che due stagioni fa fu scelto da Carmenati come guida della Record dovrebbe tornare ad indossare la casacca partenopea dopo la parentesi dell’anno scorso a Messina. Il giocatore nativo Philadelphia è un super atleta, ha un’ottima visione di gioco ed inoltre sa prendersi le sue responsabilità in attacco quando il caso lo richiede. Inoltre Greer è un ottimo difensore e Mazzon lo può utilizzare per marcare dal play all’ala avversaria.
In ala piccola il presidente Maione dovrebbe riuscire nel convincere Kris Clack visto nelle ultime due stagioni a Reggio Emilia. Anche Clack è un ottimo difensore, ne sa qualcosa Williams, ed inoltre in attacco può giocare sia vicino che lontano canestro. Come centro la Di Nola, che per la questione dei visti non può rischiare la riconferma di Andre Hutson che è ancora alle prese con l’infortunio alla gamba destra, punterà su Sharif Fajardo un giocatore eclettico in grado di giocare sia fronte che spalle a canestro. Inoltre l’uomo col codino che la scorsa stagione è stato il migliore nel suo ruolo con la maglia di Messina garantirebbe grande ecletticità nel ruolo di pivot. Come lungo di riserva dovrebbe essere scelto Andrea Camata che ad oggi appare favorito su Alessandro Cittadini che dopo la tournee in Cina con la Nazionale è diventato uno degli uomini di fiducia di Recalcati.
Camata appare favorito rispetto a Cittadini perché la sua enorme stazza completerebbe il reparto lunghi dove Jones e Fajardo appaiono un po’ troppo leggerini. Cittadini ha dalla sua invece un contratto meno oneroso, ma di poco, e la giovane età ma il suo corporatura filiforme potrebbe spingere verso la scelta di Camata.
Completerebbero l’organico due giovani da reperire sul mercato degli italiani o almeno tra i giocatori definiti di fascia Bosman A. Completamente abbandonata la pista Li Vecchi che ha un contratto troppo oneroso da rilevare.
Lucio Pengue