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Metis, un passaporto assicurato

Il nuovo centro argentino Osella potrà essere schierato da italiano

VARESE — La Metis prende tempo sulle «grane» Vescovi e Conti e annuncia il primo, vero acquisto per la nuova stagione: è argentino, ma ha un prezioso passaporto italiano, si chiama Diego Osella. Nome molto conosciuto in Sudamerica, ma anche in Europa, dove ha giocato per una stagione (in Spagna, ad Alicante) prima di rientrare in Argentina.
Ala di 2.07, 33 anni, Osella è stato per anni la bandiera dell'Atenas Cordoba, ma quest'anno ha giocato nell'altro club finalista scudetto, l'Estudiantes Olavarria, con cifre non certo da urlo: 8.2 punti e 4 rimbalzi di media a partita, con il 56% nel tiro da due. Punto fermo della Nazionale argentina, con la quale ha disputato tre Mondiali e un'Olimpiade, Osella può giocare centro, ma anche ala alta, grazie a un buon tiro dal perimetro. «Se sarà il centro titolare lo deciderà Beugnot, intanto Varese lo ha messo sotto contratto per una stagione - spiega Mario Oioli, responsabile del mercato della Metis -. Osella è stato notato tre anni fa durante la tournée in Sudamerica, poi è stato rivisto recentemente da Dodo Rusconi, al quale il giocatore ha fatto un'ottima impressione. Ci ha fatto decidere il passaporto italiano perché, a oggi, non sappiamo ancora quanti extracomunitari potremo tesserare: meglio cautelarsi». Oioli ha ragione e se, come sembra, il Coni imporrà alla Fip di ridurre a tre (o massimo quattro) il numero dei visti extraCee, Varese avrà fatto indubbiamente un affare, tenuto anche conto della situazione di Christian Di Giuliomaria. Il giovane lungo romano, tornato sotto i ferri tre mesi fa, è alle prese con la rieducazione del ginocchio: non tornerà in campo prima di due o tre mesi. Il contratto che lo lega alla Metis scade l'anno prossimo, ma non è detto che giochi ancora a Varese.
E a proposito di contratti, la rottura con Vescovi e Conti preoccupa i tifosi che, via Internet, hanno manifestato la loro rabbia con moltissime e-mail di protesta. La società ufficialmente non replica, ma lancia un messaggio distensivo. «Stiamo lavorando intensamente al mercato, e anche le questioni economiche che riguardano i nostri due senatori saranno affrontate al loro rientro dalle vacanze - fanno sapere dalla società - Vescovi e Conti sono comunque sotto contratto, e la loro richiesta di adeguamento sarà presa in considerazione e discussa».
Non è una chiusura, ma nemmeno un'apertura: in fondo bastava essere chiari due mesi fa, e parlare con i giocatori, che meritano, se non l'aumento, almeno il rispetto. Forse a maggio avrebbero capito un rifiuto, che oggi diventa difficile, come del resto sono difficili i rapporti che Dodo Rusconi ha con tutta la squadra.
Roberto Pacchetti
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