Oregon, oltreoceano è meglio

CANTU' (Como) — Dopo la rinuncia all'Eurolega, l' Oregon Scientific Cantù non parteciperà nemmeno alla neonata Uleb Cup, la seconda competizione europea, alla quale accedono di diritto le squadre che si sono piazzate dal quinto all'ottavo posto nei rispettivi campionati nazionali. La società brianzola, però, ha scelto ancora una volta di non prendere parte a un torneo internazionale. Il vicepresidente della Pallacanestro Cantù, Alessandro Corrado, ha detto che «le ragioni di questa rinuncia sono le stesse che ci hanno spinto a restare fuori dall'Eurolega». Prima di tutto l'obbligo di schierare in campo soltanto due giocatori extracomunitari, mentre Cantù vuole puntare per la prossima stagione su un quintetto tutto americano. In secondo luogo, un budget non ricco ha convinto il presidente Corrado a restarne fuori. Pochi infatti gli sponsor che hanno dato la loro disponibilità a investire nel basket brianzolo. E, di conseguenza, il club biancoblu ha preferito non caricarsi sulle spalle un costo aggiuntivo. Inoltre la qualità delle avversarie dovrebbe essere inferiore a quella dell'Eurolega e, quindi, anche il ritorno in termini di pubblico sarebbe stato scarso, con l'aggiunta di lunghe trasferte da un capo all'altro dell'Europa. Intanto, è confermato che domenica coach Stefano Sacripanti e il ds Bruno Arrigoni partiranno per gli Stati Uniti, dove rimarranno una decina di giorni. Il tempo necessario per assistere alle due Summer League di Boston e Salt Lake City, nelle quali sarà visionata un'ampia schiera di giocatori eventualmente da ingaggiare per il prossimo campionato. E a proposito di mercato due nomi rimbalzano in Brianza. Il primo è quello di Matt Santangelo, che due stagioni fa fu l'artefice della salvezza di Cantù: il play sarebbe anche disponibile a tornare, ma Sacripanti preferirebbe anzitutto battere fino in fondo la strada che porta a una riconferma del newyorkese Jerry Mc Cullough. Il secondo regista offerto a Cantù è l'americano con passaporto comunitario Sidney Johnson, ex Trieste, Milano ed Avellino.
Paolo Marelli