La Virtus rinvia alla settimana prossima gli annunci ufficiali ma, intanto, sulla strada che porta a Delfino — niente più Madrid per il ventenne argentino — ci sarebbero anche i bianconeri. Che starebbero facendo un pensierino al greco Dikoudis, ala dell'Aek, fondamentale nella conquista dello scudetto da parte dei gialli di Atene.
Nella Città dei Canestri, però, c'è almeno una certezza, questa sera (palla a due alle 21), si chiude l'edizione numero 21 dell'Acantho Playground. Manifestazione che ha fatto registrare una sorpresa perché, nei quarti, il Gruppo Gilioli ha eliminato la Reale Mutua Piero Merighi Assicurazioni, campione nel 2000 e finalista della passata stagione. Strano destino per i grigi di Merighi, specialista nelle assicurazioni sportive e in modo particolare in quelle cestistiche. Nonostante un vantaggio abissale, 37-20, accumulato a metà del secondo quarto, la Reale Mutua non è riuscita ad assicurarsi il passaggio del turno, battuta per 75 a 74 dal Gilioli (Pasotti 15, Marchetti 17, Lamma 12, Lorenzi 13, Cavedon 9, Colla 2). Nonostante il ritorno in panchina di papà Gemelli (quella dei grigi è una sorta di grande famiglia) e i suoi consigli baritonali, qualche figlioccio ha fatto le bizze. Come Muscò, che pure ha vinto quattro Playground in passato, che non ha trattenuto a freno i suoi nervi (la coppia arbitrale ha finito per scontentare tutti) subendo prima un tecnico e poi un'espulsione. E regalando tanto al Gruppo Gilioli, che si è stretto attorno al talento e alla mano calda di Pasotti. Nell'altro quarto successo del Pub Black Bay (Losi 26, Bianchi 20, Sabatini e Facchini 12) per 100 a 97 su Box&One (Scorrano 15, Bottiroli 17, Giusti 17, Loro 11, Barbieri 16).
Stasera, comunque, la finale e la speranza degli organizzatori (Bussolari e Motola) di vedere in campo Roberto Brunamonti. Non in canotta e calzoncini, ovviamente, ma per ritirare un premio che lo aspetta dallo scorso anno. Per il numero 4 bianconero, così come è accaduto per Messina lunedì sera, l'occasione migliore per congedarsi dalla città che l'ha adottato vent'anni or sono.
Premi sicuri, invece, quelli per Franz Campi (nel 1984 fu il miglior tiratore da tre punti, ma nessuno gli consegnò mai una targa) e per Luigi Terrieri, speaker bianconero: «L'Uleb dimentica, il Playground invece no». Per la prima volta, infine, si potrà seguire l'Acantho Playground da casa. Il sito www.catchweb.net offrirà, dalle 21, il play by play della gara.
Alessandro Gallo
Nella Città dei Canestri, però, c'è almeno una certezza, questa sera (palla a due alle 21), si chiude l'edizione numero 21 dell'Acantho Playground. Manifestazione che ha fatto registrare una sorpresa perché, nei quarti, il Gruppo Gilioli ha eliminato la Reale Mutua Piero Merighi Assicurazioni, campione nel 2000 e finalista della passata stagione. Strano destino per i grigi di Merighi, specialista nelle assicurazioni sportive e in modo particolare in quelle cestistiche. Nonostante un vantaggio abissale, 37-20, accumulato a metà del secondo quarto, la Reale Mutua non è riuscita ad assicurarsi il passaggio del turno, battuta per 75 a 74 dal Gilioli (Pasotti 15, Marchetti 17, Lamma 12, Lorenzi 13, Cavedon 9, Colla 2). Nonostante il ritorno in panchina di papà Gemelli (quella dei grigi è una sorta di grande famiglia) e i suoi consigli baritonali, qualche figlioccio ha fatto le bizze. Come Muscò, che pure ha vinto quattro Playground in passato, che non ha trattenuto a freno i suoi nervi (la coppia arbitrale ha finito per scontentare tutti) subendo prima un tecnico e poi un'espulsione. E regalando tanto al Gruppo Gilioli, che si è stretto attorno al talento e alla mano calda di Pasotti. Nell'altro quarto successo del Pub Black Bay (Losi 26, Bianchi 20, Sabatini e Facchini 12) per 100 a 97 su Box&One (Scorrano 15, Bottiroli 17, Giusti 17, Loro 11, Barbieri 16).
Stasera, comunque, la finale e la speranza degli organizzatori (Bussolari e Motola) di vedere in campo Roberto Brunamonti. Non in canotta e calzoncini, ovviamente, ma per ritirare un premio che lo aspetta dallo scorso anno. Per il numero 4 bianconero, così come è accaduto per Messina lunedì sera, l'occasione migliore per congedarsi dalla città che l'ha adottato vent'anni or sono.
Premi sicuri, invece, quelli per Franz Campi (nel 1984 fu il miglior tiratore da tre punti, ma nessuno gli consegnò mai una targa) e per Luigi Terrieri, speaker bianconero: «L'Uleb dimentica, il Playground invece no». Per la prima volta, infine, si potrà seguire l'Acantho Playground da casa. Il sito www.catchweb.net offrirà, dalle 21, il play by play della gara.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino
