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Roseto, voci su Melillo

Ritiro cittadino per l'Euro dopo la sconfitta con Cantù

LINO FARAONE

ROSETO — L’ultima sconfitta contro il Cantù e il finale di partita condita da vivacissime contestazioni dei tifosi della Curva Nord, hanno lasciato un segno nell’Euro Roseto e anche se il patron Michele Martinelli è "fuggito" nel dopo partita per evitare di aggravare la situazione, ieri nel corso di un summit con dirigenti e tecnici della società è stato deciso che da ieri sera la squadra andrà in ritiro forzato all’Hotel Bellavista di Roseto fino a domenica mattina quando partirà alla volta di Imola per affrontare la quarta del turno terribile che comprendeva quattro match su otto giorno, tre fino adesso disputate di cui una ha vinto, contro il Fabriano e due perse, una a Udine e l’altra col Cantù al Palasalara. Il presidente Martinelli, per adesso, ha deciso la strada della mediazione e della moderazione dettata soprattutto dal fatto di evitare altri intoppi nella classifica. Ma si è preso altri tre giorni per decidere qualcosa di concreto in merito alla dura contestazione dei tifosi e alla reazione, per certi versi non molto composta, di alcuni giocatori. «Spero che ritrovino la concentrazione giusta — ha detto il patron Martinelli — perché abbiamo bisogno di ripartire verso i traguardi che ci eravamo prefissati all’inizio del campionato». Per adesso, però, c’è l’eco delle parole dure del capitano Mario Boni. «Siamo stati oggetti di attacchi dall’inizio della partita — ha detto "Super Mario" — e questo non lo trovo giusto, perché in fondo abbiamo 20 punti in classifica, stiamo lottando per entrare nei play off e non è detto che una squadra debba avere sempre lo stesso rendimento. Mi rendo conto — ha aggiunto il capitano dell’Euro Roseto — che qualche giocatore ha tirato i remi in barca, per questo però non bisogna criminalizzare tutta la squadra». In effetti le contestazioni non sono state riservate né per il capitano, né per giocatori che hanno dato sempre il meglio sul parquet. Il dito si è puntato, per esempio, contro Sims, peraltro, reagendo davanti alle contestazioni come si faceva prima di un duello ai tempi del Far West, contro Lockart e Grant, anche lui "dilettante allo sbaraglio" davanti ad una contestazione così forte. «Comunque — ha concluso Boni — chiedo scusa a tutti per gli atteggiamenti di qualcuno e speriamo che tutta la squadra si renda conto che il momento è difficile e occorre cambiare tendenza perché a questo punto si potrebbe rischiare anche la retrocessione». In prospettiva, comunque, qualche aggiustamento nella squadra si potrebbe anche concretizzarsi. Si parla della partenza del canadese Swords, ma soprattutto di un probabile ritorno del grande Phil Melillo, peraltro, acclamato a gran voce durante i cori di contestazione da gran parte dei tifosi presenti negli spalti del Palasalara.
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