PESARO — Esce Maggioli, entra Lacey. Il passaggio ufficiale del testimone, in casa Scavolini, è ormai questione di ore. A sentire il pivot pesarese, il colloquio avuto con la società non è stato soddisfacente e Michele ha decisodi cambiare aria. Nel frattempo i contatti con Ken Lacey, l'americano di passaporto irlandese in uscita da Biella, si sono intensificati e la firma sarebbe a questo punto imminente perché il «rosso» formatosi alla Rider University andrebbe a ricoprire proprio il ruolo di Maggio, ossia il back-up di centro e ala forte.
«Se dopo la separazione da Pillastrini avevo qualche speranza di rimanere a Pesaro adesso è completamente sfumata — spiega Maggioli non senza amarezza —: l'arrivo di Crespi mi aveva ridato la voglia di restare, ma l'offerta che mi hanno fatto mi ha smontato. Non sono sciocco e ho capito il messaggio: non sono convinti di volermi tenere qui. Ci sono rimasto male ma adesso basta, ho altre proposte e stavolta rifaccio le valigie: ho 25 anni e non posso più andare avanti così, è ora che cominci a guadagnare qualcosa con questo lavoro».
Quest'ultimo concetto non fa una grinza anche se in via Paterni non ritengono affatto male l'offerta e avrebbero voluto essere informati della decisione mentre Michele, evidentemente deluso, si è sfogato prima di parlarne con la dirigenza. Le altre proposte vengono dal sud, soprattutto da Avellino che parrebbe disposta a svenarsi, tenuto conto del budget a disposizione, pur di riportare Maggio in Irpinia. Dunque per un lungo che parte (anche se questo poteva essere il progetto giusto per valorizzarlo) ce n'è subito uno che arriva. Per Ken Lacey siamo davvero ai dettagli: classe '78, 2.10, all'uscita dal college ha giocato una stagione din Grecia, a Dafni, prima di accasarsi a Biella dove è stato soprannominato dai tifosi «il guerriero». Ed è un nomignolo che parla da solo e conferma il giudizio dato da Malaventura, suo compagno di squadra in Piemonte: «Un giocatore tosto fisicamente, buonissimo difensore, uno che trasmette spirito alla squadra» dice Matteo. L'ultima stagione l'ha chiusa giocando 25' di media, segnando quasi 7 punti (col 57% su azione) e pigliando 5,8 rimbalzi. Per uno che dovrebbe partire dalla panchina cifre oneste, anche se adesso c'è da capire chi saranno i titolari. Sembra complicarsi, infatti, la strada che porta alla riconferma di Tusek: il giocatore sloveno è atteso a Pesaro la prossima settimana per parlare con la società e col nuovo allenatore. Se Lacey è il cambio dei lunghi, è ovvio che Tusek dovrebbe partire titolare: va chiarito se tutti sono convinti di questa scelta. E forse c'è anche un rinnovo che dal punto di vista economico sarebbe oneroso, legato al fatto che Marko da quest'anno è considerato nuovamente extra-comunitario. Staremo a vedere.
Elisabetta Ferri
«Se dopo la separazione da Pillastrini avevo qualche speranza di rimanere a Pesaro adesso è completamente sfumata — spiega Maggioli non senza amarezza —: l'arrivo di Crespi mi aveva ridato la voglia di restare, ma l'offerta che mi hanno fatto mi ha smontato. Non sono sciocco e ho capito il messaggio: non sono convinti di volermi tenere qui. Ci sono rimasto male ma adesso basta, ho altre proposte e stavolta rifaccio le valigie: ho 25 anni e non posso più andare avanti così, è ora che cominci a guadagnare qualcosa con questo lavoro».
Quest'ultimo concetto non fa una grinza anche se in via Paterni non ritengono affatto male l'offerta e avrebbero voluto essere informati della decisione mentre Michele, evidentemente deluso, si è sfogato prima di parlarne con la dirigenza. Le altre proposte vengono dal sud, soprattutto da Avellino che parrebbe disposta a svenarsi, tenuto conto del budget a disposizione, pur di riportare Maggio in Irpinia. Dunque per un lungo che parte (anche se questo poteva essere il progetto giusto per valorizzarlo) ce n'è subito uno che arriva. Per Ken Lacey siamo davvero ai dettagli: classe '78, 2.10, all'uscita dal college ha giocato una stagione din Grecia, a Dafni, prima di accasarsi a Biella dove è stato soprannominato dai tifosi «il guerriero». Ed è un nomignolo che parla da solo e conferma il giudizio dato da Malaventura, suo compagno di squadra in Piemonte: «Un giocatore tosto fisicamente, buonissimo difensore, uno che trasmette spirito alla squadra» dice Matteo. L'ultima stagione l'ha chiusa giocando 25' di media, segnando quasi 7 punti (col 57% su azione) e pigliando 5,8 rimbalzi. Per uno che dovrebbe partire dalla panchina cifre oneste, anche se adesso c'è da capire chi saranno i titolari. Sembra complicarsi, infatti, la strada che porta alla riconferma di Tusek: il giocatore sloveno è atteso a Pesaro la prossima settimana per parlare con la società e col nuovo allenatore. Se Lacey è il cambio dei lunghi, è ovvio che Tusek dovrebbe partire titolare: va chiarito se tutti sono convinti di questa scelta. E forse c'è anche un rinnovo che dal punto di vista economico sarebbe oneroso, legato al fatto che Marko da quest'anno è considerato nuovamente extra-comunitario. Staremo a vedere.
Elisabetta Ferri
Fonte: Il Resto del Carlino
