MILANO — Quando il presidente Corbelli ha annunciato di aver già in casa due nuovi acquisti, i cronisti presenti avevano già i loro nomi sul taccuino. Di Vanuzzo si sapeva. Poi l'attesa per il nome di Sconochini. E invece ecco Claudio Coldebella. L'ex play del Paok è uscito dal nulla e si è materializzato in casacca Olimpia. Per Coldebella stupire non è una novità: «E' una mia caratteristica andare controcorrente - racconta il nuovo play biancorosso - quando sei anni fa sono andato in Grecia nessuno condivideva la mia scelta. Lasciavo la Virtus per andare a giocare nella formazione arrivata al decimo posto del campionato ellenico. Ma nelle mie decisioni mi faccio guidare dal feeling. Allora le sensazioni dicevano Grecia, oggi dicono Milano». Nonostante ci fossero molte offerte per restare al di là dello Ionio: «L'Aek mi voleva, sono i campioni, giocano l'Eurolega. Ma la decisione di venire a Milano segna un punto importante nella mia carriera e spero sia quella giusta». I tifosi però sono insorti, il ricordo dell'avversario Coldebella non è dei migliori: «Sono sempre andato fiero di questa situazione. In campo dò l'anima per la mia squadra, anche se questo non mi rende sempre politically correct. L'attaccamento alla maglia e ai tifosi è una cosa importante. Per questo non ho cambiato tante squadre in carriera». Alcuni dicono che sia un giocatore a fine corsa: «Se i campioni greci mi volevano a tutti i costi, forse non è così. Sono a Milano anche per dimostrare di poter dare ancora molto a questo sport e a questa società». All'Olimpia c'è euforia per la nuova proprietà ma anche bisogno di tornare a vincere: «Ho visto com'è finita la passata stagione, mi è dispiaciuto vedere un'Olimpia caduta così in basso. Sono sempre stato tifoso del Milan e dell'Olimpia, il mio mito era Meneghin in maglia Tracer e Philips. E poi l'Olimpia mi ha aiutato a prendere in giro i tifosi dell'Aek, per quella incredibile rimonta. Insomma ce la metterò tutta per vincere con questa squadra». Proprio una bella promessa.
Maurizio Trezzi
Maurizio Trezzi