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Viola, il futuro dietro l'angolo

REGGIO CALABRIA – Momento di stallo o calma apparente? L'onda lunga della crisi d'identità nella quale versa da almeno un biennio la palla-a-spicchi europea, sta mietendo vittime illustri. Anche le metropoli del basket devono fare i conti con bilanci in rosso e un ridimensionamento generale, a dispetto del loro ruolo trainante per tutto il movimento. In questo contesto, poco incline ad entrare nel vivo di una campagna acquisti-cessioni col freno a mano tirato, una delle poche realtà a stonare e ad avere le idee chiare, è certamente la Viola. Dopo aver operato un restyling nell'organizzazione della struttura societaria, ha provveduto per tempo a gettare le basi per la programmazione di un futuro ambizioso. In itinere la campagna abbonamenti, che procede a ritmo blando ma costante; in stand by la definizione del roster. La conferma di buona parte dell'organico della passata stagione, suona come un implicito proposito di non stravolgere un meccanismo ben oleato e altamente competitivo. Poche operazioni, ma importanti. Aver firmato uno dei migliori allenatori che la piazza proponesse (Lino Lardo, ndr) e strappato il sì di Rombaldoni e Lamma, guardie dall'inestimabile valore tecnico, soprattutto in prospettiva, «certifica» la voglia di far sul serio del club di via Pio XI. Il generale manager Giuse Barrile è rientrato da qualche giorno dall'ennesima riunione di Lega tenutasi a Bologna, nel corso della quale ha avuto modo di intraprendere ulteriori contatti con dirigenti e presidenti delle maggiori realtà cestistiche. Appare scontato che gran parte delle mosse della società reggina, ruoti attorno a Carlos Delfino, nuovamente al centro di una ridda d'ipotesi che lo vedrebbero allontanarsi dai colori neroarancio. Dopo il «pasticciaccio» col Real Madrid, nonostante la sua firma fosse apposta in un contratto pluriennale siglato con la Viola e regolarmente depositato in Lega; nei giorni scorsi la stessa società madrilena ha avuto modo di formalizzare la rescissione dello stesso accordo, evidentemente non valido. Delfino resta dunque a Reggio? La società non fa mistero di voler avvalersi ancora delle prestazioni del gaucho, ma si ci fossero sirene di portata superiore a quella reggina, la Viola non avrebbe difficoltà a liberare l'atleta al costo del suo reale valore di mercato. Il problema, forse, sta proprio qui. In Italia sono in pochi a potersi permettere l'oneroso contratto del nazionale argentino, mentre oltr'Alpi le offerte più interessanti sembrano giungere solo dalla Spagna. Ovviamente la cessione di Delfino, rivitalizzerebbe non solo le casse, ma anche le velleità della Viola nel basket-mercato. Ad oggi l'unico obiettivo dichiarato sembra il reperimento di un'ala piccola ed un post basso. Per il primo tassello, i più accreditati candidati sembrano essere Styepan Stazic e Mindaugas Mockus, visionati nei giorni scorsi da Lino Lardo. Per l'altro elemento da affiancare sotto le plance a Tomidy, tutto tace. Uno degli obiettivi era Shariff Fajardo, ingaggiato però dalla Di Nola Napoli. Nei prossimi giorni potrebbero esserci buone nuove.
(v.c.)
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