RITORNARE normali. Alla vigilia dell´incrocio pesante a Barcellona la Skipper deve pensare a tutto quello di buono, non poco, che ha fatto prima del massacro di domenica, che brucia, ma deve essere rimosso o congelato per evitare altre serate da encefalogramma piatto.
Matteo Boniciolli ieri ha diretto l´allenamento (il primo vero di Basile da 20 giorni), con l´obiettivo recuperare, gruppo e morale. «La colpa di un derby giocato così me la sento addosso, da responsabile. Nessuno si sarebbe potuto aspettare una partita del genere da parte nostra. Il nostro proprietario e il nostro pubblico non se la meritavano una caduta così umiliante. Per sei mesi abbiamo fatto tutto bene, cercando con successo di rimarginare le ferite brucianti del passato prossimo. Ma domenica, anche con una buona dose di masochismo, abbiamo riaperto alla grande la cicatrice, che io speravo fosse stata medicata in maniera definitiva».
E Seragnoli dopo il - 31 ha detto qualcosa? «Ha voluto incontrarmi - continua il coach biancoblù - e io alla fine l´ho ringraziato: parlandomi direttamente e non per interposta persona ha fatto un gesto importante. Io farò da tramite con la squadra. Dopo i 40´ di nulla con la Kinder dobbiamo capire che la credibilità che ci siamo progressivamente conquistati non è gratuita. Bisogna confermarla: e invece nell´ultima occasione abbiamo profondamente deluso. Non eravamo noi». E col Barca che Skipper si dovrà presentare? «A prescindere dagli infortuni e dall´importanza della gara, di partite vitali in questa stagione ne abbiamo già giocate almeno una decina, si dovrà riprendere a marciare sicuri. La combattività è una caratteristica di questa squadra. La nostra «strategia», indipendentemente dal risultato, sarà quella di ricominciare a comportarsi in modo normale, quello al quale siamo abituati e che ci ha permesso di condurre una stagione positiva». Ma sarà possibile mettersi alle spalle dopo soli tre giorni una scoppola del genere, con l´aggravante di una condizione fisica non certo ideale? «Se siamo andati bene per sei mesi, non mi sembra impossibile poter recuperare, anche dopo una gara disastrosa come il derby, certo non facile da dimenticare. Domani qualsiasi cosa dipenderà dal recupero di un atteggiamento consono alle nostre qualità».
Boniciolli non ha menzionato nessun giocatore, in effetti il crollo ha coinvolto tutti. Il poco tempo per macerarsi potrebbe essere un vantaggio: stamattina la Fortitudo parte per Barcellona, per l´ennesima ultima spiaggia. E come ha detto il coach, quest´anno alle ultime chiamate ormai ci ha fatto il callo.
Francesco Forni
Matteo Boniciolli ieri ha diretto l´allenamento (il primo vero di Basile da 20 giorni), con l´obiettivo recuperare, gruppo e morale. «La colpa di un derby giocato così me la sento addosso, da responsabile. Nessuno si sarebbe potuto aspettare una partita del genere da parte nostra. Il nostro proprietario e il nostro pubblico non se la meritavano una caduta così umiliante. Per sei mesi abbiamo fatto tutto bene, cercando con successo di rimarginare le ferite brucianti del passato prossimo. Ma domenica, anche con una buona dose di masochismo, abbiamo riaperto alla grande la cicatrice, che io speravo fosse stata medicata in maniera definitiva».
E Seragnoli dopo il - 31 ha detto qualcosa? «Ha voluto incontrarmi - continua il coach biancoblù - e io alla fine l´ho ringraziato: parlandomi direttamente e non per interposta persona ha fatto un gesto importante. Io farò da tramite con la squadra. Dopo i 40´ di nulla con la Kinder dobbiamo capire che la credibilità che ci siamo progressivamente conquistati non è gratuita. Bisogna confermarla: e invece nell´ultima occasione abbiamo profondamente deluso. Non eravamo noi». E col Barca che Skipper si dovrà presentare? «A prescindere dagli infortuni e dall´importanza della gara, di partite vitali in questa stagione ne abbiamo già giocate almeno una decina, si dovrà riprendere a marciare sicuri. La combattività è una caratteristica di questa squadra. La nostra «strategia», indipendentemente dal risultato, sarà quella di ricominciare a comportarsi in modo normale, quello al quale siamo abituati e che ci ha permesso di condurre una stagione positiva». Ma sarà possibile mettersi alle spalle dopo soli tre giorni una scoppola del genere, con l´aggravante di una condizione fisica non certo ideale? «Se siamo andati bene per sei mesi, non mi sembra impossibile poter recuperare, anche dopo una gara disastrosa come il derby, certo non facile da dimenticare. Domani qualsiasi cosa dipenderà dal recupero di un atteggiamento consono alle nostre qualità».
Boniciolli non ha menzionato nessun giocatore, in effetti il crollo ha coinvolto tutti. Il poco tempo per macerarsi potrebbe essere un vantaggio: stamattina la Fortitudo parte per Barcellona, per l´ennesima ultima spiaggia. E come ha detto il coach, quest´anno alle ultime chiamate ormai ci ha fatto il callo.
Francesco Forni
Fonte: La Repubblica