TRIESTE - I campioni di Russia dell’Ural Great Perm, i campioni di Jugoslavia del Partizan Belgrado, i vicecampioni di Slovenia del Krka Novo Mesto e quelli di Croazia dello Zadar e ancora le semifinaliste francesi dello Cholet e dello Chalon e quella spagnola dell’Estudiantes Madrid.
L’Uleb cup in cui, dall’8 ottobre, si troverà a competere la Coop Trieste è una vera e propria serie A2 europea con quasi tutte le più forti formazioni continentali dopo le 24 che partecipano all’Eurolega. Per Trieste un’occasione irripetibile, oltre che storica. È facile capire che la Coppa Korac che nel ’94 sfuggì solo in finale a opera del Paok Salonicco alla Stefanel Trieste di Gentile e Fucka non era di questo spessore. Così come le altre edizioni alle quali la Pallacanestro Trieste partecipò. Nè le migliori formazioni alabardate della storia, la Ginnastica Triestina dei cinque scudetti vinti tra il 1930 e il 1941 e quella che fu trascinata da Gianfranco Pieri al secondo posto nel 1954-1955 ebbero l’occasione di partecipare a competizioni continentali nate appena, con la Coppacampioni, nel 1957.
Ma oggi la Trieste del basket è dinanzi a un paradosso: conosce i prestigiosi palcoscenici sui quali si esibirà (A italiana e A2 europea), ma non sa quali attori formeranno la sua compagnia. Ammesso e non concesso che tra martedì e mercoledì Erdmann dica sì (è tutta la città che se lo augura), andrà ad aggiungersi a Maric, Podestà, Casoli e Cavaliero e appena metà squadra sarà fatta. È lampante che i tempi stringono. A giorni però potrebbe essere annunciato l’arrivo di un nuovo sponsor, foriero di liquidità e di entusiasmo per completare la formazione.
Ma intanto già tutte le altre scadenze incalzano. Le iscrizioni all’Uleb cup (dove ci sono 32 posti) si chiudono oggi a mezzogiorno. I campioni nazionali in carica presenti sono già ben sei: oltre a Ural Great Perm e Partizan, anche Ricoh Astronauts Amsterdam campione d’Olanda, Ostenda campione del Belgio, Lugano campione di Svizzera e London Towers campione d’Inghilterra. Non si contano le squadre finaliste e semifinaliste nei rispettivi campionati.
Del pacchetto delle italiane la meglio piazzata è Trieste, giunta fino ai quarti di finale. Con il passaggio di Siena all’Eurolega per il forfait di Cantù e le rinunce di Pesaro e Roma, sono state ripescate Roseto, Varese e Udine mentre una wild card è stata assegnata a Milano. Ben cinque italiane dunque saranno presenti con la possibilità di riproposizione anche su scala continentale del derby con la Snaidero per la gioia dei tifosi e dei cassieri.
Ventisei le formazioni già iscritte, oggi saranno annunciate le altre sei. Domani, a Barcellona, i sorteggi dei quattro gironi da otto. Trieste conoscerà le prime sette avversarie che affronterà ogni martedì, a partire dall’8 ottobre, con partite di andata e ritorno. Le prime quattro di ogni girone si qualificheranno agli ottavi con eliminazione diretta, ma sempre con andata e ritorno, così i quarti e le semifinali che si concluderanno il 15 aprile. Il 29 aprile la finale secca. La vincitrice sarà promossa all’Euroleague.
Facile capire che il nome di Trieste e del suo sponsor (quello europeo potrebbe essere diverso da quello per il campionato) andranno in giro per l’Europa: dall’Inghilterra ai Balcani, dalla Russia alla Spagna, e che il PalaTrieste diventerà una méta per alcune delle migliori squadre del continente. In via Flavia logicamente approderanno, per il campionato, anche le migliori squadre italiane: Treviso, le due bolognesi, Cantù, Siena, Pesaro, Roma e così via.
Dalle suggestioni del derby tra due città, Trieste e Udine, separate soltanto da 70 mila metri, all’esotico fascino di sfide con metropoli lontane migliaia di chilometri: nel carnet di appuntamenti della prossima stagione per gli appassionati di basket non mancherà nulla. Sarebbe di conseguenza anche il momento opportuno per avviare almeno alcune di quelle iniziative (negozio, ristorante, maxischermo, Internet-point, house-organ, eccetera) in grado di trasformare il PalaTrieste in una vera e propria casa del basket. Intanto per lanciare con incisività una doppia campagna abbonamenti (per il campionato che inizia il 22 settembre e per la coppa che parte l’8 ottobre) e che coinvolga, sperabilmente, appassionati fin da Gorizia e dall’Istria, è necessario che sia delineata almeno l’ossatura di quella nuova squadra che tra poco più di due mesi dovrà incominciare un entusiasmante tour de force.
Silvio Maranzana
L’Uleb cup in cui, dall’8 ottobre, si troverà a competere la Coop Trieste è una vera e propria serie A2 europea con quasi tutte le più forti formazioni continentali dopo le 24 che partecipano all’Eurolega. Per Trieste un’occasione irripetibile, oltre che storica. È facile capire che la Coppa Korac che nel ’94 sfuggì solo in finale a opera del Paok Salonicco alla Stefanel Trieste di Gentile e Fucka non era di questo spessore. Così come le altre edizioni alle quali la Pallacanestro Trieste partecipò. Nè le migliori formazioni alabardate della storia, la Ginnastica Triestina dei cinque scudetti vinti tra il 1930 e il 1941 e quella che fu trascinata da Gianfranco Pieri al secondo posto nel 1954-1955 ebbero l’occasione di partecipare a competizioni continentali nate appena, con la Coppacampioni, nel 1957.
Ma oggi la Trieste del basket è dinanzi a un paradosso: conosce i prestigiosi palcoscenici sui quali si esibirà (A italiana e A2 europea), ma non sa quali attori formeranno la sua compagnia. Ammesso e non concesso che tra martedì e mercoledì Erdmann dica sì (è tutta la città che se lo augura), andrà ad aggiungersi a Maric, Podestà, Casoli e Cavaliero e appena metà squadra sarà fatta. È lampante che i tempi stringono. A giorni però potrebbe essere annunciato l’arrivo di un nuovo sponsor, foriero di liquidità e di entusiasmo per completare la formazione.
Ma intanto già tutte le altre scadenze incalzano. Le iscrizioni all’Uleb cup (dove ci sono 32 posti) si chiudono oggi a mezzogiorno. I campioni nazionali in carica presenti sono già ben sei: oltre a Ural Great Perm e Partizan, anche Ricoh Astronauts Amsterdam campione d’Olanda, Ostenda campione del Belgio, Lugano campione di Svizzera e London Towers campione d’Inghilterra. Non si contano le squadre finaliste e semifinaliste nei rispettivi campionati.
Del pacchetto delle italiane la meglio piazzata è Trieste, giunta fino ai quarti di finale. Con il passaggio di Siena all’Eurolega per il forfait di Cantù e le rinunce di Pesaro e Roma, sono state ripescate Roseto, Varese e Udine mentre una wild card è stata assegnata a Milano. Ben cinque italiane dunque saranno presenti con la possibilità di riproposizione anche su scala continentale del derby con la Snaidero per la gioia dei tifosi e dei cassieri.
Ventisei le formazioni già iscritte, oggi saranno annunciate le altre sei. Domani, a Barcellona, i sorteggi dei quattro gironi da otto. Trieste conoscerà le prime sette avversarie che affronterà ogni martedì, a partire dall’8 ottobre, con partite di andata e ritorno. Le prime quattro di ogni girone si qualificheranno agli ottavi con eliminazione diretta, ma sempre con andata e ritorno, così i quarti e le semifinali che si concluderanno il 15 aprile. Il 29 aprile la finale secca. La vincitrice sarà promossa all’Euroleague.
Facile capire che il nome di Trieste e del suo sponsor (quello europeo potrebbe essere diverso da quello per il campionato) andranno in giro per l’Europa: dall’Inghilterra ai Balcani, dalla Russia alla Spagna, e che il PalaTrieste diventerà una méta per alcune delle migliori squadre del continente. In via Flavia logicamente approderanno, per il campionato, anche le migliori squadre italiane: Treviso, le due bolognesi, Cantù, Siena, Pesaro, Roma e così via.
Dalle suggestioni del derby tra due città, Trieste e Udine, separate soltanto da 70 mila metri, all’esotico fascino di sfide con metropoli lontane migliaia di chilometri: nel carnet di appuntamenti della prossima stagione per gli appassionati di basket non mancherà nulla. Sarebbe di conseguenza anche il momento opportuno per avviare almeno alcune di quelle iniziative (negozio, ristorante, maxischermo, Internet-point, house-organ, eccetera) in grado di trasformare il PalaTrieste in una vera e propria casa del basket. Intanto per lanciare con incisività una doppia campagna abbonamenti (per il campionato che inizia il 22 settembre e per la coppa che parte l’8 ottobre) e che coinvolga, sperabilmente, appassionati fin da Gorizia e dall’Istria, è necessario che sia delineata almeno l’ossatura di quella nuova squadra che tra poco più di due mesi dovrà incominciare un entusiasmante tour de force.
Silvio Maranzana