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Cantù riparte dagli Usa

Arrigoni e Sacripanti alle Summer League in cerca di talenti per la prossima stagione

CANTU’ – Il vincente duo biancoblù formato dal direttore sportivo Bruno Arrigoni e dall’allenatore Pino Sacripanti è partito alla volta degli Stati Uniti proprio ieri. Nelle prossime due settimane potranno così assistere ad un paio di summer league. Come prima tappa ci sarà la Shaw’s Summer League di Boston dove Arrigoni e Sacripanti incontreranno già da oggi anche alcuni ex canturini a cominciare da Dan Gay, il quale sarà nel Massachussett per assistere all’avvenimento e non per scendere in campo. Dan, infatti, è molto interessato a questi eventi in quanto è il presidente, per l’Italia, dell’Associazione Internazionale dei Giocatori Americani (AIPA, in inglese).
Inoltre, sempre a Boston, i due canturini potranno parlare direttamente con Jerry Mc Cullough e Todd Lindeman, biancoblù della scorsa stagione impegnati in questa summer league. Jerry sarà in campo con la maglia numero 4 dei New Jersey Nets, mentre la “Montagna Bianca” Lindeman indosserà la prestigiosa canotta dei New York Knicks, numero 51. Anche altri ex canturini saranno impegnati a Boston: Casey Shaw (#30) e Glen Whisby (#32) con gli Atlanta Hawks; Lou Roe (#15) ai Minnesota Timberwolves; Jarret Stephens (#31) con i New York Knicks.
Chiacchierando con Bruno Arrigoni prima della sua partenza, abbiamo scoperto che questo viaggio servirà allo staff canturino per visionare molti giocatori, alcuni davvero interessanti: “Come al solito – inizia Arrigoni – il livello di queste summer league dovrebbe essere abbastanza buono, sicuramente superiore a quello di Porthsmount. Certamente più alto anche di quella di Treviso dove, a dir la verità, ho visto un giocatore come Tony Akins (22enne play di 1,78 uscito da Georgia Tech) sotto tono nelle prime uscite ma poi capace di vincere una partita da solo. Il nostro viaggio in America servirà quindi ad arricchire le nostre conoscenze e a guardarci in giro perché al momento non abbiamo ancora nulla di certo”.
Trattative dunque più complicate del previsto in casa Oregon. Quale situazione preoccupa di più Bruno Arrigoni?
“Posso dire quella che mi preoccupa di meno. Per Todd Lindeman sembrano esserci meno ostacoli che con gli altri. Lui è un giocatore che possiede 101 qualità ma di sicuro non è un grande rimbalzista. Allora, prima di scegliere di prendere uno come lui dobbiamo trovare un quattro verticale ed un tre che va a rimbalzo, un po’ quello che abbiamo fatto lo scorso anno. Per gli altri si deve pazientare e stare tranquilli anche se bisogna considerare che non possiamo metterci a fare le aste con le altre squadre che offrono contratti importanti ai nostri giocatori”.
Dopo la parentesi bostoniana, Arrigoni e Sacripanti si dirigeranno a Salt Lake City (Utah) per presenziare al Rocky Mountain Revue, altra summer league dall’alto livello tecnico.
(s.g.)
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